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Il ritorno del Robosparatutto

Un Robot che somiglia ad un bidone aspiratutto, una guerra per la salvezza della galassia e tante esplosioni: ecco gli ingredienti per questo interessante sparatutto a scorrimento verticale

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   20/12/2010
Il ritorno del Robosparatutto

Anche i titoli destinate alle piattaforme Apple iOS, nonostante uno zoccolo duro di detrattori vittime di irriducibili preconcetti, cominciano ad avere una schiera di affezionati che aspettano, con hype non trascurabile, sequel o nuovi ID da installare sui propri dispositivi. Al di là dell'emblematico caso di Gameloft, considerata ormai a tutti gli effetti una software house "seria" che da anni sforna sequel dei suoi principali brand, l'enorme successo di vendite di un titolo non può che inevitabilmente preludere al suo seguito. Questa regola del marketing però si applica sia alle mega produzioni "tripla A", sia ai cosiddetti "giochini", i semplici passatempo dal concept geniale e gameplay immediato, protagonisti indiscussi del successo di App Store. Super Blast 2, un classico sparatutto spaziale a scorrimento verticale riconducibile tranquillamente alla seconda categoria tra quelle appena citate, pur non mietendo probabilmente vittime da hype, grazie ad un notevole primo episodio ha saputo meritarsi un posto al sole nel Mare Magnum di App Store.

Giroscopio 2D

Il vantaggio principale di un titolo privo di velleità narrative è quello di calare il giocatore immediatamente al centro dell'azione. Nel caso di Super Blast 2, questa innegabile verità è confermata in maniera letterale, grazie alla particolare conformazione dell'unico menu presente: le sole impostazioni possibili sono infatti legate all'attivazione o meno di musiche ed effetti, al livello di difficoltà e all'accesso alla configurazione Open Feint (del tutto opzionale visto il pieno supporto a Game Center). Cominciare a giocare è quindi questione di una manciata di secondi: il massimo della velocità per il massimo della praticità, elementi che, non ci si stancherà mai di dirlo, nello sviluppo di un titolo per la più mobile delle piattaforme non possono e non devono essere sottovalutati. Il protagonista di questo sparatutto spaziale è un simpatico robot, più simile ad un bidone aspiratutto che ad un letale automa assassino, ma che nonostante l'aspetto non certo terrificante ha in sé un potenziale davvero esplosivo.

Il ritorno del Robosparatutto

Impugnando saldamente il terminale (anche con una sola mano), compito del giocatore sarà indirizzare le raffiche di proiettili lanciate in automatico dal robot verso i numerosi nemici che si frapporranno al coraggioso viaggio intergalattico. Le armi in dotazione del piccolo automa sono però fisse: mirare significherà dunque spostarlo fisicamente a destra e a sinistra, agitando contestualmente il dispositivo. Nessuna leva analogica virtuale dunque, né controllo demandato allo strisciare dei polpastrelli sullo schermo: l'unica modalità di input permessa è quella legata al movimento, registrato però non dai classici accelerometri, bensì dal più "esotico" giroscopio, presente su iPhone 4 e sugli ultimi iPod Touch. Naturalmente è garantito il supporto anche al semplice accelerometro per i precedenti modelli, ma i vantaggi di un utilizzo "bidimensionale" del nuovo sensore integrato da Apple sono facilmente visibili giocando in posizioni non proprio "ortodosse", come ad esempio da sdraiati: i guai nel rilevamento dei movimenti in tali situazioni limite sono definitivamente superati proprio grazie al giroscopio, che permette di giocare il titolo praticamente in ogni situazione. Nonostante la reattività nel rilevare gli spostamenti, Super Blast 2 integra un accenno di fisica, relativa al peso del piccolo robot, che ne rende impacciato il movimento, soprattutto durante il passaggio da una posizione statica ad una dinamica (una volta vinta l'inerzia iniziale, risulta sicuramente più facile manovrare il protagonista). L'unica interazione permessa nel campo delle armi riguarda l'attivazione, toccando un punto a caso sul display, di speciali super bombe utili per spazzare via una grande quantità di nemici contemporaneamente; questi ultimi sono abbastanza vari anche se piuttosto anonimi, costituiti principalmente da altri automi "cattivi" oltre agli ostici boss di fine livello, ciascuno con diverse tipologie di attacco scriptate. Accanto alle super bombe, le armi ordinarie sono molto diversificate ma soprattutto ricche di effetti speciali durante l'uso; di base si può utilizzare solo il classico doppio laser, ma grazie ai bonus frequentemente rilasciati (tra cui l'upgrade per aumentare la vita) si potrà usufruire di cannoni a laser triplo, flussi elettrici, mine o lame rotanti. Il criterio di bilanciamento delle armi è decisamente intuitivo: semplicemente, ad un danno inflitto maggiore corrisponde una minore velocità di lancio. Un particolare plauso va però alla realizzazione tecnica: graficamente, il titolo gode di una fluidità incredibile, oltre ad una piacevole e pulita grafica tridimensionale, bellissime animazioni e spettacolari effetti luce; il comparto audio non comparirà mai in apposite raccolte di colonne sonore, ma almeno stavolta gli effetti non infastidiscono.

La versione testata è la 1.0
Prezzo: 0,79€
Link App Store

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (6)
5.5
Il tuo voto

Super Blast 2 è un buon titolo dedicato agli amanti degli sparatutto a scorrimento verticale, assolutamente privo di novità degne di nota ma non per questo meno divertente. "Mordi e fuggi" per definizione, subito pronto all'uso ma con un comparto tecnico di ottimo livello, potrebbe essere usato come disintossicante dopo lunghe e seriose sessioni di gioco, tra una partita a COD e una a Fifa, oltre che nella situazione, ormai di scuola, legata alla tradizionale attesa "in fila alla posta". Da non sottovalutare infine il costo, elemento che già da solo espande di molto la lista di chi potrebbe trovarlo interessante.

PRO

  • Immediato e divertente
  • Tecnicamente molto bello
  • Longevità finalmente sufficiente

CONTRO

  • A qualcuno potrebbe dar fastidio la "pesantezza" del robot
  • Giocarlo con gli accelerometri potrebbe essere limitante
  • Alcuni tratti decisamente difficili