Nel mare degli MMO navigano moltissime navi. Negli anni questi velieri si sono scontrati in battaglie senza esclusione di colpi, e alla fine solo pochi valorosi equipaggi sono riusciti a resistere alle cannonate della temibile corazzata nota col nome di World of Warcraft. Il paragone è persino riduttivo, se si considera che il colosso creato da Blizzard è ormai talmente radicato e popoloso da essere equiparabile ad una fortezza galleggiante inattaccabile, inarrivabile, e gestita da un fantastilione di marinai.
Cotanta possanza ha costretto la maggior parte degli sfidanti ad adeguarsi, e a modificare la loro strategia commerciale. Per sopravvivere hanno dunque deciso di puntare su un modello che tutti adorano dagli albori dei tempi, quello gratuito. Chi mastica il genere ricorderà che in passato i MMORPG free to play erano spesso sinonimo di scarsa qualità. Si trattava di prodotti contenutisticamente carenti o dal gameplay mostruosamente ripetitivo. Negli ultimi anni però anche giochi illustri sono crollati a causa della carenza di utenti - o si sono dimostrati più lungimiranti - e hanno optato per l'eliminazione del pagamento mensile: Dungeons and Dragons Online, Lord of The Rings Online e Champions Online sono solo alcuni esempi di questa tendenza. L'ultima illustre "vittima" è Age of Conan, titolo dal grande potenziale che ha resistito a lungo, ma alla fine ha dovuto cedere di fronte all'avanzata dei vecchi dominatori e dei nuovi contendenti. Non che giocare gratis sia una brutta cosa, ma le software house hanno dimostrato una spiacevole propensione a rendere le loro creature poco più di demo autocelebrative dopo il cambiamento, difficilmente in grado di catturare a lungo un giocatore non pagante. Come ha gestito la situazione Funcom? Oggi ve lo spieghiamo.
Lui è Conan il cimmero
Il passaggio al free to play ha pagato benone nella maggior parte dei casi. Molti MMO vicini al totale fallimento hanno osservato i conti delle loro case di sviluppo tornare in verde per la prima volta dopo anni, ed un sostanzioso proliferare di giocatori in server precedentemente deserti o quasi. Nessuno di questi giochi ha però davvero sbancato, eccezion forse fatta per LotRO, plausibilmente per il motivo citato in precedenza. Infatti i programmatori hanno quasi sempre deciso di dare ai nuovi arrivati poco più di un assaggio del loro mondo virtuale, per invogliarli all'utilizzo dello store in game. Se da Funcom vi aspettavate un approccio diverso, purtroppo rimarrete delusi. Age of Conan: Unchained in realtà di catene ne ha fin troppe, e imprigionano contenuti di notevole importanza.
Non siamo ai livelli di Champions Online, che nemmeno permette di sviluppare a piacere il proprio personaggio, ma le limitazioni sono tante, a partire dalle classi utilizzabili. Sono solo 4 le carriere che potrete intraprendere durante la creazione del personaggio: Barbaro, Demonologo, Chierico di Mitra e Guardiano. Scelta infelice, visto che in un gioco di questo tipo la libertà di scegliere immediatamente il cammino che più ispira è una delle maggiori attrattive. Avrete anche solo 2 slot disponibili per i vostri alter ego. Queste prime barriere possono venir aggirate in due modi, il primo è pagare, il secondo è essere un utente di ritorno dopo un lungo periodo di pausa. Se difatti avete avuto la fortuna di possedere il gioco prima del cambiamento, manterrete tutte le classi da voi create in passato, e lo stesso numero di slot. Sappiate tuttavia che, qualunque sia il vostro caso, non raggiungerete mai la vetta del "più sbabbaro del mondo" senza sborsare del vil denaro, poiché non vi sarà possibile visitare le istanze più impegnative, né le zone di alto livello del Khitai, l'impero introdotto nell'espansione Rise of the Godslayer.
Vai barbaro, uccidi 10 lupi
Age of Conan non ha certo nulla da invidiare agli altri esponenti del genere quanto a grandezza e complessità. L'universo creato da Robert E. Howard è uno dei più noti ed epici di sempre, e il titolo Funcom lo riproduce con una certa fedeltà. Il gioco presenta anche uno dei sistemi di sviluppo del personaggio più completi in assoluto. Al giocatore si chiede di sviluppare molteplici abilità su tre diversi rami, e di distribuire skill points, utili per migliorare caratteristiche come la velocità di guarigione o la resistenza in corsa. Il livello massimo è 80, e le possibilità sono innumerevoli per ogni classe.
Peccato che la versione gratuita confini parzialmente anche questo aspetto con l'eliminazione dell'Alternate Advancement originato dall'espansione. Trattasi di un sistema parallelo alla crescita del proprio personaggio, che viene sviluppato con il completamento di obiettivi PVE e PVP, o il semplice scorrere del tempo. Le capacità aggiuntive così ottenibili influiscono notevolmente sullo stile di gioco, e rendono il tutto ancor più profondo. Anche in questo caso quindi "no money = no party", ma è già bello che il resto del sistema sia rimasto invariato. Tra ciò che non è stato modificato c'è fortunatamente anche il gameplay, e precisiamo "fortunatamente" perchè è proprio il gameplay ad aver fatto guadagnare ad Age of Conan di diritto un posto nell'olimpo degli MMO. I guerrieri utilizzano degli attacchi omnidirezionali sia per colpire i nemici, che per eseguire devastanti combinazioni dagli svariati effetti. Un meccanismo molto simile viene applicato ai maghi, con incantesimi in grado di potenziarsi a vicenda da utilizzare in modo oculato. Eppure potrebbe non bastare a catturare nuovi giocatori e a convincerli a rimanere. La giocabilità brilla davvero solo nelle istanze più ardue o nelle battaglie PVP di massa, entrambe cose precluse a chi non paga. Le zone libere ed esplorabili sono quelle basilari, zeppe di quest standard che vi costringeranno a massacrare innumerevoli esemplari di flora e fauna per ottenere esperienza.
Un vero uomo è peloso
Un altro punto forte di Age of Conan è sempre stato il comparto tecnico. I tempi sono cambiati dall'uscita del gioco, ma siamo ancora davanti ad uno dei MMORPG più belli sulla piazza, ed uno dei pochi nel quale è possibile modificare l'aspetto del proprio alter ego nei minimi dettagli. Il mondo di Conan è rappresentato con notevole cura e le viste d'effetto non mancano di certo. Le locazioni più spettacolari a dire il vero si trovano prevalentemente nel Khitai, ma almeno gli sviluppatori hanno voluto rendere visitabili le zone iniziali dell'esotico impero.
I modelli tridimensionali sono piuttosto dettagliati, e le texture di buona qualità. Non si può dire lo stesso delle animazioni che risultano invece piuttosto legnose. Ottima anche l'interfaccia di gioco, nettamente più personalizzabile del normale. Le barre delle abilità e le scorciatoie da tastiera sono ritoccabili liberamente, seppur un po' complesse da gestire per chi non è pratico di GDR online. Uno dei problemi più gravi che i vecchi utenti ricorderanno senza dubbio era il quantitativo impressionante di bug che piagava il gioco. Possiamo dirvi con una certa soddisfazione che sono per la maggior parte spariti, e non vi capiterà più di andare addosso ad enormi muri invisibili o di veder sparire senza motivo apparente le vostre barre abilità. Qualche singhiozzo qua e là però è rimasto, in particolare in certe scene animate che presentano telecamere sballatissime o movimenti dei protagonisti assolutamente ridicoli. Nulla di trascendentale per fortuna. Il sonoro ha alti e bassi e, se da una parte nella cittadina di Tortage dovrete sopportare il doppiaggio atroce degli NPC, dall'altro potrete godervi delle musiche di sottofondo grandiose.
Conclusioni
Age of Conan: Unchained presenta le stesse debolezze che si ritrovano in tutti i nuovi MMO gratuiti, ovvero delle grosse limitazioni all'esplorazione e allo sviluppo del proprio personaggio che rendono difficile godersi l'esperienza senza sborsare dei quattrini. Siamo consapevoli del fatto che un sistema di questo tipo è pensato appositamente per invogliare nuovi utenti ad investire tempo e denaro nel gioco, ma così come stanno le cose questi prodotti non dovrebbero chiamarsi free to play, dovrebbero chiamarsi "grosse demo". Il gioco di Funcom è ancora uno dei migliori MMORPG sul mercato, ma è improbabile che percepiate appieno cosa lo rende tale provando questa versione. Si tratta comunque di una possibilità interessante per chi vuole testare un nuovo mondo virtuale, o è da sempre affascinato dall'universo di Conan. Basterà l'accesso a costo zero a far stare a galla il barbaro conquistatore, ora che all'orizzonte si vedono arrivare sfidanti innovativi come Guild Wars 2 e colossali come The Old Republic? Difficile dirlo. Un'occhiata se la merita comunque e, se decidete di spenderci qualche soldo, pure un punto in più al voto.
PRO
- Ancora uno dei migliori MMO sul mercato
- Sistema di sviluppo del personaggio e gameplay di alto livello
- Tecnicamente non sfigura dopo tutti questi anni
CONTRO
- Solo quattro classi per chi gioca gratis
- Molti contenuti bloccati che costringono a pagare per godersi appieno l'esperienza