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Nato negli uffici del team britannico HotGen, il piccolo protagonista di To-Fu: The Trials of Chi si presenta come il cugino sfortunato di Meat Boy: la creatura di Edmund McMillen è succulenta quanto una bistecca al sangue, mentre il piccolo To-Fu è un insapore cubetto di soia; Meat Boy salta, corre e si arrampica da una parete all'altra, ma l'unica azione che To-Fu può fare è restare appiccicato a una superficie; Meat Boy ha una ragazza che lo aspetta alla fine di ciascun livello, ma l'unico premio per il solitario To-Fu è uno striminzito biscotto della fortuna. Eppure entrambi condividono lo stesso obiettivo: superare decine e decine di livelli zeppi di trappole e mortali aculei utilizzando pazienza e riflessi come uniche armi a propria disposizione. Certo, con il vispo e atletico Meat Boy era facile, ma come ve la caverete nel nuovo gioco di HotGen?
To-FFFUUUUUU
Nonostante gli occhi a mandorla e l'hachimaki sulla fronte possano trarre in inganno, il protagonista di The Trials of Chi non è in grado di compiere alcuna acrobazia particolare, e l'unico modo per spostarlo da un punto all'altro è quello di allungarlo con un dito e fiondarlo altrove, in maniera non troppo diversa da quanto visto in Angry Birds. Così, saltando da una superficie all'altra, il giocatore deve raggiungere l'altro capo del livello superando ostacoli di vario tipo: dagli ormai obsoleti e onnipresenti aculei a raggi laser, da lame taglienti a pareti scivolose. La curva di difficoltà ci mette tempo a diventare ripida, e anzi la prima metà degli oltre 100 livelli disponibili (qui chiamati 'prove') riesce a risultare fin troppo facile. Solo negli scenari più avanzati viene richiesto un notevole tempismo e una precisione in rari casi eccessiva, mentre l'impossibilità di allontanare la telecamera pizzicando lo schermo rappresenta spesso un handicap: anche se questa si allarga leggermente toccando To-Fu, non si riesce mai ad avere una visione complessiva dello scenario e, soprattutto nei livelli da risolvere con un unico ed elaborato effetto a catena, spostare continuamente la telecamera risulta macchinoso e poco intuitivo.
Un'oretta o due dovrebbero bastare a portare a termine il gioco, ma per aggiungere un po' di pepe e invogliare il giocatore a ripetere più volte una stessa prova, HotGen ha deciso di inserire un sistema di medaglie simile a quello visto in Continuity 2: la prima si ottiene semplicemente raggiungendo il biscotto della fortuna, la seconda richiede la raccolta di tutte le sfere di Chi sparse per lo scenario, mentre la terza, forse la più interessante, sfida il giocatore a completare il livello utilizzando il minor numero di mosse possibili. Non di rado queste ultime due medaglie vanno in conflitto tra loro e non è possibile prenderle entrambe nella medesima prova, un'idea che secondo gli sviluppatori avrebbe dovuto raddoppiare la longevità del gioco, ma che poi finisce per scoraggiare una parte dei giocatori che vorrebbero terminare l'intero titolo al 100%. In particolare, raccogliere tutte le sfere di Chi nei livelli più lunghi o complicati si rivela un procedimento talmente tedioso, impegnativo e frustrante da convincere i più a ignorarle e puntare dritto alla prossima prova. Più riuscita è invece la seconda medaglia, in cui ciascun livello si trasforma in un vero e proprio rompicapo da risolvere, aggiungendo un piacevole strato di complessità e rigiocabilità all'esperienza. E, se le medaglie non dovessero bastare ad allungare il brodo, sappiate che l'ultimo aggiornamento importante ha introdotto una serie di obiettivi sbloccabili su Game Center, che spaziano dal semplice progredire nei livelli al completare vere e proprie missioni secondarie all'interno di determinate prove. Fa inoltre piacere notare la cura che il team di sviluppo ha riposto nella realizzazione grafica di To-Fu, più che evidente nelle buffe animazioni del protagonista, nelle gradevoli palette di colori o nell'effetto d'ombra che si crea quando il piccolo cubetto di tofu è controluce, mentre ciascun livello termina con un'esplosione di coriandoli e confetti usciti a mò di piñata dal biscotto della fortuna.
La versione testata è la 1.3.0
Prezzo: 0,79€
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Conclusioni
Nonostante l'idea assai semplice alla base delle meccaniche di gioco, To-Fu: The Trials of Chi si è rivelato inaspettatamente piacevole e divertente. Il sistema di controllo, anche se più lento e statico di molti altri platform, funziona alla grande, e il buffo protagonista sprizza tenerezza e personalità da ogni poro gommoso. Raccogliere tutte le medaglie e sbloccare obiettivi aggiunge inoltre una buona profondità alle oltre cento sfide proposte, ma solo i giocatori più pazienti e tenaci troveranno la forza di completarle tutte. Non manca qualche difetto, certo, ma considerando il prezzo infimo al quale viene venduto e la frequenza degli aggiornamenti pubblicati dagli sviluppatori, The Trials of Chi è un acquisto più che consigliato a tutti i possessori di iPhone, iPod Touch e iPad.
PRO
- Un buffo e simpatico protagonista
- Meccanica di gioco semplice ma efficace
- Medaglie e obiettivi aggiungono parecchia rigiocabilità
CONTRO
- L'impossibilità di allontanare la telecamera si rivela spesso un handicap
- Adatto solo ai giocatori più pazienti e tenaci