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Need for Speed: The Run, recensione

Dovendo rinunciare alle variazioni sul tema garantite dal Frostbite su console HD e PC, Need for Speed: The Run arriva su Wii nella forma di un normale racer arcade, anche in questo caso tutt'altro che duraturo

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   30/11/2011

Versione testata: Wii

È notte, e un gruppo di misteriosi sgherri è impegnato a spingere in acqua un'auto con il parabrezza in frantumi. Seduto al posto di guida c'è un uomo privo di sensi, che per fortuna si riprende in tempo e riesce a fuggire dalla trappola di metallo in cui lo avevano rinchiuso. Quando riemerge, trova ad aspettarlo una bellissima ragazza, che senza dirgli chi è né fornirgli spiegazioni, gli porge un mazzo di chiavi e lo esorta a darsi una mossa se ancora vuole partecipare alla gara clandestina per eccellenza, un evento a cui ogni anno prendono parte centinaia di piloti provenienti da tutto il mondo e che si svolge lungo il tragitto da San Francisco a New York: oltre trecento chilometri in cui non mancano le insidie tra volanti della polizia, tizi poco raccomandabili e un bel po' di traffico a cui prestare attenzione.

Need for Speed: The Run, recensione

I due si mettono dunque in marcia, approfittando di ogni porzione di gara completata per svelarsi reciprocamente qualche segreto, fino all'inevitabile fase finale in cui dovranno giocarsi il tutto per tutto e fidarsi, davvero, l'uno dell'altra. Need for Speed: The Run si pone per molti versi come un episodio di rottura per la serie prodotta da Electronic Arts, vista l'adozione del potente engine Frostbite 2 e l'inserimento di sequenze in cui possiamo vedere e controllare il nostro personaggio al di fuori dell'abitacolo, da sempre una sorta di tabù per i giochi di guida. La versione Wii, tuttavia, deve rinunciare a tali feature in favore di un approccio tradizionale, affidato agli autori del divertente (ma tutt'altro che spettacolare, dal punto di vista tecnico) TrackMania Wii.

Quanti ottani?

Per la realizzazione di Need for Speed: The Run, Firebrand Games ha messo in campo il proprio motore grafico, Octane, sulla carta capace di sfruttare a fondo le capacità tecniche delle console Nintendo grazie a un rendering poligonale simil-HDR, effetti di riflessione avanzati sulle superfici e la garanzia di una buona drawing distance, il tutto a 60 frame al secondo. Non abbiamo potuto controllare se sia questo o meno il frame rate del gioco, tuttavia bisogna ammettere che la grafica scorre in modo fluido, senza incertezze, e che alcuni scenari vantano una corposità, un dettaglio e un design niente male.

Need for Speed: The Run, recensione

Le location in cui si corre in mezzo alle foreste o fra le montagne sono indubbiamente le migliori, da questo punto di vista, mentre alcuni tracciati urbani risultano invece scialbi e desolati. Si procede fra alti e bassi anche per quanto concerne le vetture: quelle più celebri vantano dei buoni modelli, mentre le auto "secondarie", in particolare quelle che si sbloccano per le sfide, possiedono un aspetto eccessivamente spigoloso e "finto". Le sequenze di intermezzo, che come detto su console HD e PC si svolgono "dal vivo", utilizzando lo stesso engine delle fasi di guida, su Wii sono state rappresentate tramite l'espediente del "fumetto", con una serie di vignette caratterizzate da uno stile di disegno altalenante, che però vengono "recitate" da doppiatori italiani in modo più che discreto. Il resto del comparto sonoro punta molto sulla soundtrack "firmata", che monopolizza ogni momento e diventa ben presto un po' invadente, visto che copre quasi del tutto gli effetti. Che sia un bene?

Volante fra le mani

È possibile giocare sfruttando l'accelerometro integrato nel Wii-mote, meglio se incastonando il controller in un adattatore a forma di volante, oppure optare per una soluzione tradizionale con Classic Controller. Entrambe si rivelano valide, anche se la seconda offre una maggiore precisione, specie quando il traffico è intenso e ci teniamo a evitare scontri frontali indesiderati. L'approccio puramente arcade del gameplay si traduce in curve ampie, da affrontare a manetta senza problemi, mentre in caso di difficoltà si può entrare in derapata e cavarsela senza toccare il freno, a patto di agire con un certo anticipo.

Need for Speed: The Run, recensione

La gestione delle velocità appare quantomeno curiosa: disponiamo di una barra della nitro che si riempie completando sorpassi, effettuando manovre acrobatiche, rimanendo in scia degli altri veicoli e marciando al massimo delle possibilità, ma l'attivazione del boost non produce chissà quale vantaggio rispetto ai nostri avversari, che in alcune occasioni riusciremo a superare quasi perché sono loro a mollare il gas. Nel riquadro del tachimetro possiamo vedere anche una barra che indica l'energia della nostra vettura, che scende quando subiamo degli urti e una volta azzerata ci fa perdere una delle tre "vite" disponibili per terminare la corsa. Non sempre per vincere bisognerà tagliare il traguardo per primi: nel corso della campagna avremo a che fare con regole differenti, incluse le gare a eliminazione in cui bisogna speronare gli altri concorrenti. Come detto, lo story mode è coadiuvato da una modalità "sfide" i cui contenuti vanno sbloccati gradualmente, fra auto e personalizzazioni estetiche, mentre il multiplayer è unicamente in locale via split-screen. Considerando la brevità della campagna, completabile in poco più di un paio d'ore, il quadro è purtroppo quello di un prodotto dall'aspettativa di vita estremamente ridotta.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.8
Lettori (152)
6.8
Il tuo voto

Privato degli elementi più originali rispetto alle versioni PS3, Xbox 360 e PC, Need for Speed: The Run si presenta su Wii come un gioco di guida arcade di stampo classico fra nitro, sorpassi, speronamenti e derapate. Che si giochi tenendo il Wii-mote in orizzontale oppure collegando un Classic Controller, l'esperienza si rivela piacevole ma tutt'altro che rivoluzionaria, con una campagna in single player che dura troppo poco e non vanta elementi in grado arricchire davvero il gameplay: le vetture da utilizzare ci vengono imposte, non è presente un sistema di upgrade (che avrebbe fatto la differenza) e il livello di sfida è generalmente basso. La mancanza di una modalità multiplayer online risulta anch'essa un bel macigno rispetto alla durata del prodotto, che dalla sua può vantare unicamente un comparto tecnico di buona qualità.

PRO

  • Buon comparto tecnico
  • Gameplay solido...

CONTRO

  • ...ma anonimo e privo di spunti
  • Campagna troppo breve
  • Multiplayer solo in locale