È ormai difficile trovare cose nuove da dire sugli RPG gacha per piattaforme mobile, ma questa recensione di Alchemy Stars potrebbe mettere in risalto un titolo che, sebbene non proprio originale, risulta comunque molto curato, forse tra i migliori del genere usciti in questi mesi.
Il problema è che questa tipologia di giochi ha raggiunto la saturazione ormai da tempo e per chiunque non sia un grande appassionato di gacha è difficile che abbia ancora qualcosa da dire, a prescindere dalle qualità intrinseche che comunque sono facilmente rilevabili in questo titolo di Tourdog Studios pubblicato, manco a dirlo, da Tencent.
C'è un notevole studio dietro Alchemy Stars, e una cura in ogni suo aspetto che emerge chiaramente già dopo qualche minuto di prova, dopo un'introduzione anime di ottima fattura, schermate 2D veramente molto piacevoli che mostrano un character design tra i migliori visti di recente in questo tipo di giochi e un sistema di combattimento che prova a mettere in campo qualcosa di originale e diverso dalla massa.
Peccato che comunque tutto tenda a diventare uguale alle decine e decine di altri giochi simili, una volta che si innescano i soliti meccanismi alla base dell'RPG gacha: il combattimento, seppure originale, soccombe di fronte alla necessità di ricorrere al grind per avanzare, cosa che innesca inevitabilmente l'utilizzo dell'auto-play che a sua volta rende vano qualsiasi tentativo di rendere coinvolgenti gli scontri.
Il gacha si appoggia al solito drop rate che prevede percentuali di possibilità bassissime per i personaggi di alto livello, sebbene almeno introduca un sistema di incremento automatico dopo una cerca quantità di fallimenti, ma la sensazione di trovarsi dentro a un'enorme trappola per micro-transazioni è difficile da scrollare di dosso. Come spesso accade per i giochi che appartengono a generi fortemente codificati, bisogna entrare in un'ottica particolare per valutare Alchemy Stars in maniera più equilibrata: paradossalmente c'è da essere meno imparziali per poter scorgere meglio i suoi aspetti positivi, ma questo rappresenta già una prima importante scrematura, perché tutti coloro che non possono sopportare (anche giustamente) le derive deteriori di questo genere difficilmente potranno prenderlo in considerazione.
Tra JRPG a turni e scacchi
L'elemento più caratterizzante di Alchemy Stars è sicuramente il sistema di combattimento, che mischia il movimento strategico su una scacchiera al classico combattimento a turni dei JRPG. Tutto è basato essenzialmente sull'associazione dei colori: la scacchiera è formata da quadrati di colori diversi, che corrispondono ai vari elementi magici che dominano i singoli personaggi del party. La potenza degli attacchi dipende dalla quantità di caselle del coloro corrispondente si riescono a percorrere in un singolo turno, dunque bisogna cercare di "disegnare" delle traiettorie in grado di toccare più caselle possibili di uno stesso colore, il quale deve corrispondere all'elemento dominante del personaggio che stiamo utilizzando: più caselle si toccano, più aumenta il moltiplicatore della potenza di attacco.
Questa è la meccanica di base, alla quale vanno però aggiunte diverse variabili date dalle abilità specifiche di ogni personaggio e dalle combinazioni tra queste, che possono consentire ad esempio di raggiungere le caselle del giusto colore o cambiare la disposizione della scacchiera in modo da massimizzare la potenza degli attacchi, in un sistema che presenta una notevole profondità.
A dire il vero, il tutto risulta un po' cervellotico e in ogni caso viene presto mortificato dal ricorso all'auto-play, la cui tentazione è difficile da evitare quando subentra il grinding, ma per chi vuole continuare a giocare attivamente questo sistema può fornire sfide interessanti. Al combattimento sul campo si associa poi la consueta gestione del party, che anche in questo caso richiede il dispendio di materiali per effettuare le evoluzioni e i passaggi di livello nella solita meccanica progressiva.
Per quanto riguarda l'aspetto gacha, i personaggi che possono essere evocati vanno dalle 3 alle 6 stelle, ovviamente con drop rate inversamente proporzionali che scendono a numeri estremamente piccoli per i combattenti più ambiti. C'è un sistema che incrementa tali percentuali all'aumentare del tempo passato tra un drop di rilievo e un altro, cosa che quantomeno cerca di rendere più equilibrato il tutto.
Come free-to-play, la quantità di risorse che è possibile raccogliere semplicemente giocando è soddisfacente, anche se per ottenere personaggi potenti e affrontare soprattutto l'endgame è probabilmente necessario ricorrere alle micro-transazioni o a qualche forma di abbonamento. Da notare che Alchemy Stars prevede anche la necessità di potenziare il colosso che fa da base al gruppo, dal quale dipende anche la fornitura costante di risorse ed energia per continuare a giocare.
Non sembra esserci proprio un sovraffollamento di banner vari e in generale la storia e le quest sono ben costruite e narrate, attraverso i soliti dialoghi a immagini semi-statiche dotati di un'ottima grafica e un livello di scrittura non male, sebbene sia esclusivamente in inglese. C'è un bel lavoro effettuato sulla costruzione del mondo di gioco e della storia, mettendo in scena un grande conflitto dalle caratteristiche fondamentali piuttosto trite ma con elementi anche originali, rafforzato da un ottimo character design e delle belle scenografie, anche se tendenti un po' al riciclo alla lunga.
Conclusioni
Se siete ancora disposti a dedicarvi agli RPG gacha, Alchemy Stars rappresenta una delle migliori proposte che abbiamo visto in questi ultimi mesi per quanto riguarda questo sotto-genere. In linea di massima segue il canone ben codificato per questo tipo di RPG, ma cerca di inserire qualcosa di originale nel sistema di combattimento e soprattutto si presenta esteticamente piacevole e curato sotto diversi aspetti, dalla costruzione del mondo al character design, fino alla colonna sonora. Chiunque rifugga da evocazioni, drop rate minimi, grind e auto-play può passare tranquillamente oltre, ma chi si ritrova ancora imbrigliato nel fascino (un po' perverso) di questo genere troverà pane per i propri denti in Alchemy Stars.
PRO
- Bello da vedere e ascoltare, esteticamente curato in ogni aspetto
- Sistema di combattimento a scacchiera piuttosto interessante e profondo
- Storia fondamentalmente già vista, ma raccontata in maniera coinvolgente
CONTRO
- Grind, autoplay e micro-transazioni emergono inesorabilmente sulla distanza
- L'interfaccia risulta spesso imprecisa, con il touch screen che non risponde perfettamente
- Veramente poco di nuovo rispetto ai molti altri titoli simili