Per la recensione della Radeon RX 6700 XT, in arrivo il 18 marzo, abbiamo messo mano alla nuova soluzione per il 1440p di AMD nella versione reference, voluta da AMD per garantire un maggior numero di schede video in un momento in cui queste mancano come l'acqua nel deserto. Ma si parla comunque di poche migliaia di pezzi per una GPU che viene già venduta, nelle varianti custom, a prezzi decisamente superiori a quelli consigliati. Per questo ci mettiamo l'anima in pace, sperando in un futuro migliore. Nel frattempo ci concentriamo sulle qualità tangibili di una scheda video a due ventole che come le sorelle maggiori punta alla potenza bruta, pur non rinunciando all'hardware dedicato al ray tracing.
Una scheda che punta tutto sulla velocità
A prima vista decisamente simile alle sorelle maggiori, la Radeon RX 6700 XT, dotata di 3 DisplayPort e di un'uscita HDMI 2.1, è ben protetta da un pesante guscio tutto metallizzato, escludendo il bordo superiore che vira verso nero per esaltare il rosso della cornice e della scritta illuminata Radeon. Cambia però sul frontale, con la rinuncia a una ventola che però da una parte vale un lieve accorciamento della scheda e dall'altra lascia uno spazio al centro per una grossa erre lucida che paradossalmente rende più particolare ed elegante il modello più economico della serie RX 6000. Non parliamo però di una scheda di fascia bassa. Con un prezzo consigliato di 479 dollari, la Radeon RX 6700 XT guarda comunque alla fascia medio-alta del mercato, puntando a chi cerca buone prestazioni in 1440p e framerate stellari in 1080p. Ma i cento dollari di risparmio rispetto alla RX 6800 comportano comunque qualche compromesso.
Il chip Navi 22 a 7 nanometri della RX 6700 XT, equipaggiato con bus a 192-bit per 384 GB/s di banda passante, si accontenta infatti di sole 40 Compute Unit, composte da un totale 17.2 miliardi di transistor per 2560 stream processor, contro le 60 Compute Unit della Radeon RX 6800. Inoltre si ferma a 12 GB di GDDR6 a 16 Gbps, contro i 16 GB che caratterizzano le Radeon RX 6000 di fascia superiore. Ma si tratta di un quantitativo più che abbondante anche considerando pacchetti di texture in alta risoluzione che fa il paio con la caratteristica su cui AMD ha puntato per compensare il numero inferiore di Compute Unit. Queste infatti calano del 33% rispetto alla RX 6800, ma la frequenza della GPU aumenta della stessa identica percentuale. Il game clock passa infatti da 1815 MHz per arrivare a 2424 MHz in game mode e 2581 MHz in boost, lasciando ampi margini di overclock vista la capacità del nostro sample di arrivare, tramite il software Adrenalin, fino a 2744 MHz. Una velocità estrema per una GPU che non a caso finisce per consumare 230W contro i 250W della sorella maggiore, nonostante la dotazione hardware nettamente inferiore. Il consumi, comunque, non sembrano comportare problemi di rumorosità per una scheda che, completa di modalità zero decibel, monta un'alimentazione da 9 fasi completa di materiali premium e accorgimenti per sostenere frequenze decisamente elevate.
In quanto a potenza bruta parliamo di 13.21 TFLOP single precision contro i 9.75 TFLOP della RX 5700 XT, con un incremento di soli 5W di total board power che evidenziano l'incremento netto in quanto a efficienza dell'architettura RDNA 2. Valutando a spanne parliamo di un 50% in più, merito anche di tecnologie come il Variable Rate Shading ora integrata anche con il Radeon Boost. Nasce da qui il Radeon Boost VSR, un'evoluzione della tecnologia che passa dalle DirectX 11 alle DirectX 12 e sfrutta il Variable Rate Shading per migliorare l'efficacia della tecnologia che lavora sulla risoluzione dell'immagine durante i movimenti di telecamera, quando la percezione della definizione è inferiore, per garantire guadagni prestazionali senza perdite di qualità percepibili. Va detto che questa nuova incarnazione lascia indietro alcuni titoli supportati dal Radeon Boost standard, ma la lista dei titoli che ne beneficiano conta già otto voci che sono Cyberpunk 2077, Metro Exodus, Fortnite, Resident Evil 3, Rise of the Tomb Raider, Shadow of the Tomb Raider, Borderlands 3 e COD: Modern Warfare 2019.
Da non dimenticare poi l'arsenale di tecnologie FidelityFX, ormai supportate da oltre 40 giochi, che includono il Contrast Adaptive Sharpening oltre a effetti che vanno a migliorare anche illuminazione e riflessi, compensando laddove l'integrazione del ray tracing, come in Dirt 5 e Godfall, è stata ottimizzata in modo da garantire buone performance anche senza la più attesa delle tecnologie FidelityFX: la Super Resolution. D'altronde si tratta della risposta al DLSS NVIDIA, l'upscaling basato sull'intelligenza artificiale che per il momento è l'unica arma capace di contrastare l'enorme peso del ray tracing applicato in modo massiccio con schede che pur essendo sempre più potenti non possono certo fare miracoli.
Purtroppo pare che la decisione di implementare la tecnologia Super Resolution anche sulle console di nuova generazione, dotate di architettura RDNA 2 come le Radeon RX 6000, abbia ritardato l'arrivo della tecnologia, ma ci auguriamo che un po' di rodaggio in più faccia bene a una tecnologia che a differenza di quella messa in campo dalla concorrenza non può contare su core dedicati. Le Radeon RX, però, godono di parecchia potenza bruta una parte della quale potrebbe essere sacrificata in favore del machine learning. Di questo comunque, come della Smart Access Memory che finalmente concede al sistema l'accesso a tutta la memoria della GPU, ed è disponibile anche sulla concorrenza dietro al nome Resizeable Bar, abbiamo già parlato così come abbiamo parlato dei benefici e dei limiti delle nuove potenti Radeon. Non ci resta quindi che metterle alla prova.
Prestazioni
Come banco di prova abbiamo usato un Ryzen 7 5800X, una GIGABYTE X570 AORUS Master e 16 GB di G.Skill TridentZ Royal, attivando la tecnologia Smart Access Memory e puntando sul preset grafico più alto per tutti i giochi provati. Prima di passare a questi ultimi, però, abbiamo dato un'occhiata ai benchmark sintetici, utili per verificare il corretto funzionamento del sistema e per misurare la potenza bruta di una scheda in relazione ai modelli di fascia superiore basati sulla medesima architettura. Ed è qui che abbiamo dovuto constatare la netta differenza con la Radeon RX 6800 reference, messi di fronte a 11864 punti in 3D Mark Time Spy che corrispondono un divario del 28% tra le due schede. Ma d'altra parte mostrano anche il peso delle frequenze nel ridurre un divario che in Fire Strike Ultra, dove abbiamo ottenuto 8611 punti, si è assottigliato fino al 24%. Impietoso invece il paragone tra le due schede nel caso del DirectX Ray Tracing Feature Test, con un divario del 48% che ha reso dolorosamente evidente il peso di un numero nettamente inferiore di ray accelerator. Ma quando sono entrate in campo anche le altre tecnologie, nel test Port Royal, la RX 6700 XT ha rialzato la testa, finendo al 30% di distanza dalla sorella maggiore. Si parla, però, di test sintetici, meno sensibili alle frequenze che nel caso della neonata AMD giocano un ruolo fondamentale.
Non è un caso che, partendo con il rendering standard, RAGE 2 ci abbia premiato con 165fps in 1080p, arrivando al 16% di distanza dalla Radeon RX 6800. Certo, in risoluzione Full HD non è da trascurare il ruolo della CPU nel frenare le GPU di fascia estrema, ma le frequenze della la Radeon RX 6700 XT si sono fatte sentire sia in 1440, con 109fps, sia in 4K, con 56fps, permettendo alla scheda di restare al 24% di distanza dalla sorella maggiore. Non male, considerando il 33% di Compute Unit in meno che risulta ancora meno pressante in The Witcher 3 che toccando 165fps in 1080p, 123fps in 1440p e 68fps in 4K ha visto la RX 6700 XT viaggiare a tutte le risoluzioni al 20% in meno RX 6800. Inoltre ha confermato la bontà della scheda in 1440p, benché ci siano titoli come Cyberpunk 2077, ancora privo di supporto ray tracing per le GPU AMD, difficili da gestire.
Ma siamo comunque riusciti a giocare a 73fps in 1080 e 53fps in 1440p, toccando 27fps in 4K. Inoltre abbiamo colto l'occasione per la risoluzione dinamica, fissata all'80% e compensata dalle tecnologie FidelityFX, riuscendo a far girare il titolo a 76fps in 1080p, 62fps in 1440p e 37fps in 4K senza riscontrare crolli evidenti nella qualità dell'immagine su uno schermo da 27 pollici. Non è da dimenticare però il nuovo Radeon Boost con VRS che ci ha permesso di giocare a 57fps in 1440p, senza alcuna perdita visibile di qualità, riducendo nettamente i cali di frame durante i movimenti della visuale. Da non trascurare quindi, in un arsenale di effetti che pur non avendo il peso drastico del DLSS garantisce la possibilità di sfruttare a pieno l'ottima potenza di rendering delle schede RDNA 2, evidente con la RX 6700 XT anche nei 158fps di Death Stranding.
Resta ovviamente la questione del ray tracing che risulta gestibile in titoli ottimizzati come Dirt 5, ancora sprovvisto del supporto ufficiale in con un update fissato per il 30 marzo, e come Godfall che alla qualità massima, con l'avveniristica illuminazione attiva, è arrivato a 100fps in 1080, 72fps in 1440p e 42fps in 4K. Ma risulta difficile da digerire per le schede Radeon e soprattutto per la Radeon RX 6700 XT che, decisamente più debole delle sorelle maggiori da questo punto di vista, arriva a faticare anche in 1080p, almeno nel caso di Control che sulla nostra configurazione si è aggirato intorno a una media di 45fps. Va detto che le cose sono andate meglio con Metro Exodus e Battlefield V, spinti rispettivamente a 62fps e 65fps, ma nel primo caso parliamo di ray tracing applicato alle sole ombre e nel secondo caso di un titolo più leggero che comunque ci ha messo di fronte a un calo drastico nelle prestazioni.
In rendering puro invece la Radeon RX 6700 XT ha dimostrato di cavarsela egregiamente, sfruttando le frequenze per compensare, almeno in parte, una dotazione hardware decisamente inferiore a quella della Radeon RX 6800. Certo, con soli 100 dollari di differenza ci saremmo aspettati qualcosa in più, ma parliamo comunque di 1440p a framerate elevato a 479 dollari di prezzo consigliato. Il tutto valorizzato da ventole piuttosto silenziose e da consumi che in gioco non hanno quasi mai superato i 185W, restando al di sotto dei 200W anche portando la frequenza, in overclock, fino a 2744 MHz. Nel farlo però abbiamo riscontrato guadagni prestazionali quasi irrisori, pur spingendo anche le memorie a 2150 MHz. Inoltre la temperatura si è alzata da un massimo di 76 a un massimo di 78 gradi, nonostante un aumento sensibile nei giri delle ventole. Queste, comunque, pur rompendo il silenzio, non hanno mai superato soglie di rumorosità preoccupanti per una scheda chiaramente pensata per sostenere frequenze decisamente elevate. Ciononostante le nostre orecchie non si sono salvate del tutto a causa di un pizzico di coil whine, non sempre presente ma chiaramente udibile.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.7
La Radeon RX 6700 XT è una scheda elegante, robusta e dotata di un quantitativo di memoria più che sufficiente per la sua fascia, una scheda che in rendering puro centra il bersaglio del 1440p, arrivando a confrontarsi con una RTX 3070 grazie a frequenze vertiginose sfruttate per compensare, almeno in parte, una dotazione decisamente inferiore a quella della RX 6800. Ma la differenza tra le due schede è importante, superiore alla differenza di prezzo, e si fa ancor più netta con il ray tracing, a causa del numero nettamente inferiore di ray accelerator. Questi, va detto, sufficienti per garantire buone prestazioni nei titoli ottimizzati per le nuove Radeon, ma scricchiolano sotto al peso di titoli come Control che scivolano ampiamente al di sotto dei 60fps in 1080p. Nel complesso, comunque, parliamo di una buona scheda, per quanto meno economica di quanto avremmo sperato, non particolarmente fresca e già troppo spinta per poter godere di vantaggi prestazionali sensibili dall'overclock.
PRO
- Ottime prestazioni in 1080p e 1440p
- Silenziosa ed elegante
- Alimentazione premium
CONTRO
- Il clock elevato si fa sentire sulle temperature
- Guadagni prestazionali minimi in overclock
- La mancanza di un corrispettivo del DLSS limita il ray tracing