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Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald, la recensione

Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald: torna la magia di J.K. Rowling. Ed è sempre più oscura.

RECENSIONE di Valentina Ariete   —   15/11/2018

Il passato non si può cambiare. E il futuro invece? Emmett Brown, in Ritorno al Futuro, ci ha insegnato che alterare il continuum spazio temporale è molto rischioso. Ma vale anche per i maghi? Sicuramente non è un problema per gli scrittori e J.K. Rowling lo sa: arriva nelle sale italiane il 15 novembre il secondo capitolo di Animali Fantastici, saga prequel di Harry Potter che racconta le avventure dell'universo potteriano molto prima che il mago con la cicatrice a forma di fulmine arrivasse alla scuola di Hogwarts. Passato e futuro, dicevamo. Dalla figurina dedicata ad Albus Silente, che Harry Potter trova nelle Cioccorane nella saga principale, sappiamo che l'illustre professore ha sconfitto il suo grande rivale, Gellert Grindelwald, nel 1945, in uno scontro entrato nella leggenda. Inizialmente amico, poi "molto più che fratello", Grindelwald ha cercato insieme a Silente i Doni della Morte, con lo scopo di diventare Maestri della Morte e porre fine allo Statuto Internazionale di Segretezza della Magia, creando un nuovo ordine mondiale guidato da potenti maghi. Da grandi poteri derivano però grandi responsabilità e Grindelwald ha presto rivelato intenti pericolosi, creando una frattura insanabile con Silente. Questa premessa è essenziale per riassumere il clima emotivo di Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald: il film di David Yates racconta un conflitto la cui risoluzione è già scritta (o forse no?) e i cui punti cardinali sono stati già fissati anni fa. Come rendere dunque appassionante una storia di cui conosciamo già la fine? La soluzione è concentrarsi sui protagonisti, sulle paure che li divorano, sui rimorsi, conflitti interiori e soprattutto sulle loro scelte.

Silente vs Grindelwald: il fascino del male

La magia si può trovare ovunque: negli occhi di chi amiamo, nel manto di creature fantastiche, nella sete di conoscenza. Se però sei effettivamente in grado di controllare gli elementi della natura e le leggi della fisica a tuo piacimento, il gioco si fa sicuramente più interessante. E pericoloso. In I crimini di Grindelwald ci troviamo nel 1927 e l'azione si sposta da New York e Londra a Parigi, dove il mago oscuro, evaso dalla prigione grazie a una fuga spettacolare (la sequenza di apertura del film) è alla ricerca di Creedence Barebone (Ezra Miller), Obscuriale che cerca di reclutare nello scontro contro Silente. Seducente, convincente, dotato di grande carisma e abilissimo con le parole, Grindelwald è l'incarnazione della pericolosità del male: si presenta affascinante, sembra avere tutte le soluzioni, ma alla fine non fa che manipolare persone ed eventi a proprio vantaggio. Pur essendo mosso da desiderio di potere e vendetta, nonché da un disprezzo evidente per tutti i babbani (gli esseri umani non dotati di magia), riesce a convincere molti, anche i più insospettabili, della validità e bontà delle sue intenzioni. Interpretato da un Johnny Depp maestoso, che sembra quasi trovare un riscatto personale grazie a questo personaggio, Grindelwald è il villain per eccellenza, talmente carismatico da farti fare il tifo per lui. Adesso capiamo come mai Silente gli sia tanto legato.

Johnny Depp Gellert Grindelwald Fantastic Beasts The Crimes Of Grindelwald

Newt Scamander: la difficoltà di compiere una scelta

Se Johnny Depp è il cuore nero di I crimini di Grindelwald, il Silente di Jude Law ne è il perfetto contraltare dall'aurea luminosa: sorridente, con un lampo negli occhi, ugualmente dotato di fascino, questo giovane Albus è un uomo che, come il rivale, conosce il proprio ascendente sugli altri, ma decide di usarlo a fin di bene, anche se, per il momento, si astiene dallo scendere in campo personalmente. Per contrastare l'ascesa al potere dell'ex amico, Silente chiede infatti a Newt Scamander (Eddie Redmayne), protagonista del primo capitolo di Animali Fantastici, di rintracciare Creedence prima che Grindelwald arrivi a lui. Sempre più impacciato e timido, Scamander stavolta cede il passo ai due grandi maghi, dovendo affrontare i propri tormenti interiori: da sempre affascinato dalle creature e a disagio con le persone, tanto da non riuscire ad abbracciare nemmeno il fratello, Newt è un romantico, che sogna un mondo senza conflitti, in cui tutti gli esseri viventi siano in armonia fra loro. La sua incapacità di schierarsi, di scegliere, è un altro dei perni del film. Per far sì che il male vinca è infatti essenziale che gli uomini e le donne buoni non facciano nulla: e per il momento Scamander è uno spettatore, come la maggior parte di noi.

Jude Law Albus Silente Dumbledor Grindelwald

Lo spettro della Seconda Guerra Mondiale: imparare dal passato

Puntando i riflettori sulla necessità di agire, sul dovere morale di fare una scelta quando ciò che è giusto viene minacciato, J.K. Rowling torna a toccare i temi che hanno reso grande la saga di Harry Potter: contestualizzando la storia di Animali Fantastici in un momento storico preciso, quella della nascita dei totalitarismi, con lo spettro della Seconda Guerra Mondiale dietro l'angolo, I crimini di Grindelwald parla del passato ma sembra gridarci di stare attenti nel presente. Molto attenta al linguaggio e alla comunicazione, l'autrice inglese è tra i maggiori critici del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Twitter (insieme a un altro grande scrittore, Stephen King) e di tutti coloro che usano le parole per manipolare la realtà a proprio vantaggio. L'emarginazione di chi è diverso, il sentirsi soli e quindi tentare disperatamente di appartenere a qualcosa, la manipolazione di chi è pronto a tutto pur di ritagliarsi un pezzetto di felicità: sono temi universali, sempiterni, ma che mai come ora è necessario affrontare, per fare in modo che gli insegnamenti dolorosi del passato non svaniscano come un incantesimo spezzato.

Queenie Fantastic Beasts Animali Fantastici

Nuovi (infiniti) orizzonti per l’universo potteriano

Ambizioso e densissimo, il secondo capitolo della saga di Animali Fantastici, che in totale mira ad arrivare a cinque film, è una creatura molto particolare: è la prima volta che entra pesantemente in contatto con la mitologia di Harry Potter, avendo la responsabilità di rispettarne l'importanza ma allo stesso tempo di non rimanerne schiacciato (e non sempre ci riesce), deve gestire una quantità considerevole di personaggi, che fanno e dicono cose spesso comprensibili soltanto ai fan di J.K. Rowling (attenzione ai dettagli: qualcuno potrebbe aprire un armadietto e far comparire oggetti fondamentali!), il tutto mentre intreccia sempre più il proprio destino a fatti storici realmente accaduti. Sicuramente un capitolo di passaggio, che prepara il terreno a eventi decisivi, Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald brilla meno rispetto al primo capitolo per quanto riguarda la regia (David Yates si conferma sempre più un esecutore che un vero e proprio autore), ma conferisce alla saga una gravitas importante, persino opprimente: non è un caso che le inquadrature sui personaggi siano spesso quasi claustrofobiche, come a voler entrare nelle loro menti. Se c'è una cosa che il film riesce a fare (anche se qualcuno potrebbe perdersi in una storyline particolarmente intricata, soprattutto grazie ai diversi colpi di scena del finale, lanciati quasi come armi) è proprio quella di entrare nella testa degli spettatori: gli indizi sono molteplici e folli, più che dare risposte creano nuove domande e aprono la strada a infinite possibilità. Ancora una volta J.K. Rowling ha compiuto la magia: ci ha lanciato un incantesimo in grado di farci scervellare da qui al prossimo film.

Creedence Barebone Nagini

Conclusioni

Multiplayer.it

7.0

Animali Fantastici - I crimini di Grindelwald ha il compito di fondere la saga di Animali Fantastici sempre più con la mitologia di Harry Potter, cercando però di non rimanerne schiacciato. A fare da faro in un film di passaggio, che prepara il terreno a eventi importanti che avranno luogo nei prossimi tre film, le interpretazioni magistrali di Johnny Depp e Jude Law nei ruoli rispettivamente di Grindelwald e Silente.

PRO

  • Johnny Depp e Jude Law sono perfetti nei ruoli di Grindelwald e Silente
  • I fan di Harry Potter potranno gioire delle numerosi citazioni
  • Le nuove creature, Zouwu e Kelpie su tutti, sono bellissime

CONTRO

  • È un film di passaggio: il finale è dunque molto aperto
  • Chi non conosce l'universo di Harry Potter potrebbe perdersi in una trama intricata
  • David Yates alla regia è più un esecutore che un autore