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BPM: Bullets Per Minute, la recensione: uno sparatutto con musica rock e meccaniche roguelike

Uno sparatutto che è anche un po' rhythm game e un po' roguelike, al 100% da non perdere. Scoprite perché nella recensione di BPM: Bullets Per Minute

RECENSIONE di Tommaso Valentini   —   28/09/2020

Se amate gli sparatutto, vi sarà già ben noto quanto sia difficile trovare qualcosa di nuovo e genuino, qualcosa che riesca a distinguersi da quella valanga di tripla A, o presunti tali, che annualmente ci ripropongono sempre le stesse situazioni. Per carità, vanno benissimo e ci esaltano, ma quando si tratta di giocare a COD, a Gears of War o a qualunque altro prodotto di questa fascia, sappiamo che dietro al prossimo livello ci sarà una rocambolesca fuga su veicolo ad attenderci, la fase immancabile con la torretta fissa o il colpo di scena dove il protagonista viene travolto dalla consueta esplosione capace di mandare a gambe all'aria l'ennesima base aliena/fortificazione/bunker della seconda guerra mondiale. Queste declinazioni fanno parte di un cliché spesso abusato e nel tentativo di imitare i fratelli maggiori anche nelle produzioni indie o di fascia bassa le stesse medesime situazioni iniziano a presentarsi sempre con più frequenza. Ecco che allora quando veniamo sorpresi il cuore non può che palpitare di gioia, presi come siamo a divertirci per quello che giochiamo e non solo per le immagini roboanti di una narrazione immobile iterata per la centesima volta. Qualche anno fa sensazioni simili ci erano capitate con lo strepitoso Devil Daggers e oggi ci possiamo di nuovo immergere in un titolo dal costo ridotto, parliamo di circa 15 euro, capace però di intrattenerci per decine e decine di ore. Pronti ad aprire il portafoglio? Vi spieghiamo perché dovreste nella recensione di BPM: Bullets Per Minute.

Un rhythm game dal gusto retrò

Se Doom e Crypt of the Necrodancer avessero un figlio, questo si chiamerebbe BPM: Bullets Per Minute. Questo è il modo più facile e più preciso per raccontarvi in due righe l'essenza del nuovo sparatutto di Awe Interactive, uno studio di sviluppo indipendente deciso ad autopubblicarsi su Steam e pronto a portare in futuro la loro opera anche su console. L'ambientazione è piuttosto strana e affascinante, una sorta di pantheon nordico dove, controllando le valchirie, dovremo esplorare dungeon procedurali massacrando tutto ciò che ci troveremo davanti. Sopravvivere non sarà per nulla facile visto che già a difficoltà easy, la base di partenza, non sarà agevole raggiungere il secondo livello, quantomeno alla prima mandata.

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Il gameplay di BPM chiede al giocatore di restare a tempo mentre spara, mentre salta e persino mentre cerca di schivare i colpi attraverso il dash con l'obiettivo ultimo di far salire il moltiplicatore di punteggio e stabilire un nuovo record personale. Mancate di tempismo e oltre a perdere punti verrete inibiti dal premere il grilletto, con un rumore secco che impedirà al cane della vostra pistola di far partire il colpo, portandovi spesso a subire ferite impreviste. Quattro colpi bastano per mettervi fuori gioco e con il game over direte addio anche a tutti i progressi fino a quel momento ottenuti.

Come ogni buon roguelike che si rispetti, infatti, lo scopo ultimo del gioco è quello di arrivare al boss finale e ucciderlo utilizzando solo una vita ma ci sono diverse opzioni che vi faciliteranno il cammino. La cosa più importante da sapere è che le uccisioni vi ricompenseranno spesso con monete d'oro che potrete andare poi ad utilizzare per comprare potenziamenti di varia natura o recuperare un po' di energia. La generazione di questi oggetti è come di consueto casuale e quindi anche la fortuna conterà moltissimo per avere run facilitate. Oltre agli oggetti potrete poi spendere il vostro tesoro per potenziare statistiche passive, come il danno e la velocità di movimento, potenziare la portata dei colpi o perfezionare l'uso delle abilità speciali. Awe ha infatti deciso di aggiungere alle sparatorie anche degli speciali incantesimi, difensivi e offensivi, capaci di far volgere gli scontri in vostro favore per un ecosistema vario e particolarmente interessante.

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Una colonna sonora incredibile

Mentre la musica rock aumenta di ritmo e i nemici si fanno via via più pericolosi sale l'adrenalina portando inevitabilmente a fare headbanging (si, anche se avete pochi capelli). La colonna sonora, che cambia ad ogni livello, non è forse a livello di quella di Doom ma è comunque di altissima qualità, tanto che potrebbe benissimo balenarvi in testa l'idea di portarvela a casa in bundle su Steam. Il ritmo non va tenuto solo per sparare ma anche l'azione di ricarica va eseguita seguendo il battito, pena restare senza munizioni nel caricatore fino all'allineamento successivo. Una delle trovate più interessanti in questo caso è la particolare ricarica di ogni singola bocca da fuoco, che vi obbligherà a seguire un ritmo differente. Dobbiamo ammettere che, molto probabilmente, con la pistola iniziale arriveranno i risultati migliori sia per la sua semplicità di utilizzo sia perché BPM sembra essere stato disegnato proprio attorno ad essa con l'aggiunta delle armi successive solo in un secondo momento.

Diverse armi funzionano ovviamente meglio contro diversi nemici specifici e, per esempio, se con il lanciarazzi avrete vita facile contro i boss, provare a sterminare le mosche infernali che vi ronzano attorno diventerà un compito da demandare per forza di cose ad altri fucili. Il gioco offre comunque una più che eccellente varietà degli uni e delle altre lasciandovi tutta la libertà di sperimentare e trovare il modo migliore per affrontare i dungeon. Da uno studio indie ovviamente non ci aspettavamo troppo in termini di design dei nemici e se i modelli lasciano poco di che essere entusiasti, le palette cromatiche sono state sfruttate in maniera intelligente, in modo da dare così uno stile unico e riconoscibile alla produzione, un marchio indelebile che ve lo imprimerà a fuoco proprio sotto l'aureola. A chiudere il pacchetto poi, ci penseranno diverse modalità extra, con una chicca per gli amanti della grafica pixellosa e diverse valchirie con bonus e malus differenti, così da diversificare ulteriormente le run future e aumentando contemporaneamente la rigiocabilità. C'è da lavorare sul bilanciamento di alcuni oggetti ed equipaggiamenti (troviamo ad esempio game breaking la possibilità di avere munizioni infinite), ma generalmente troverete una sfida più che eccellente capace di tenervi impegnati a lungo e farvi desiderare di tornare ancora a mettere piede su Asgard, partita dopo partita.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 16,79 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (10)
8.4
Il tuo voto

Era da un po' che non ci divertivamo così tanto con uno sparatutto e BPM è l'amalgama perfetta di generi molto diversi tra loro, che riescono però a unirsi in maniera meravigliosa e originale. Se amate Doom, se amate le musiche rock e avete una passione sfrenata per i roguelike saprete passare benissimo oltre i pochi difetti del titolo, mettendovi nella difficile posizione di dover correre adesso ad acquistare questa piccola perla indipendente. Diversificati e interessanti i pattern dei boss, BPM latita forse sul design dei nemici ma saprà comunque conquistarvi grazie alla sua colonna sonora davvero strepitosa. Il nostro consiglio è quello di non farvelo scappare e magari consigliarlo anche a tutta la vostra più fidata cerchia di amici. Ci si vede ad Asgard!

PRO

  • Rhythm Game e shooter in un pacchetto strepitoso
  • Originale e dannatamente coinvolgente
  • Musiche di ottimo livello
  • Scelte cromatiche esagerate...

CONTRO

  • ...che potrebbero non piacere a tutti
  • Design dei nemici facilmente dimenticabile
  • Manca di tooltip esaustivi