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Century: Age of Ashes, la recensione del gioco multiplayer a base di draghi

Nella recensione di Century: Age of Ashes voleremo in sella a un drago sparando palle di fuoco e volteggiando liberi nell'aria contro altri giocatori

RECENSIONE di Gianluca Scattarella   —   13/12/2021

Quando nel 2007 usciva il dimenticabile Lair, tutti i ragazzi dell'epoca hanno cominciato a rendersi conto di cosa può voler dire in effetti trovarsi in sella a un drago: inseguimenti, fughe, duelli a colpi di palle di fuoco e aliti fiammeggianti, scontri corpo a corpo e distruzione di massa. Nonostante il gioco non ci abbia fatto gridare al miracolo ha però fatto scuola ed eccoci nel finir del 2021 con in mano un prodotto che non solo è estremamente divertente, ma anche e soprattutto più profondo e dinamico di quanto mai ci saremmo aspettati, soprattutto da un free to play. I ragazzi di Playwing sono al loro primo lavoro e dobbiamo dire che se queste sono le premesse è lecito aspettarsi grandi prodotti in futuro.

Vediamo però le motivazioni che ci spingono a elogiare questo gioco nella recensione di Century: Age of Ashes.

Viverne, non Draghi

Un artwork di Century: Age of Ashes
Un artwork di Century: Age of Ashes

Pensiamo sia necessario dare il titolo del paragrafo a un aspetto fondamentale per qualsivoglia nerd che si possa definire tale. I "draghi" di Century: Age of Ashes sono tutti viverne che, per chi non lo sapesse, differiscono dai cugini per la caratteristica di avere le ali appaiate con gli arti superiori, anziché averle sul dorso. Capiamoci subito, è sicuramente una scelta azzeccatissima, dato che le viverne risultano da sempre più agili e scattanti rispetto a un tradizionale drago, avendo la possibilità di tagliare meglio l'aria e avendo meno "arti" da controllare.

Fatta questa breve premessa, possiamo cominciare con il dire che il titolo non ha quasi nessuna base narrativa, le viverne e i loro cavalieri si trovano nelle arene sulle quali si svolgono le varie schermaglie per un non precisato motivo, ma tant'è. Ci sentiamo di dire che fondamentalmente la rilevanza di questo dettaglio è pressoché nulla data la natura esclusivamente PvP (per ora) del gioco.

Dopo un breve ed esaustivo tutorial, ripetibile ogni qual volta si desideri, veniamo messi davanti a una scelta immediata per affrontare la prima di diverse battaglie aeree: quella della classe. Century: Age of Ashes ci dà la possibilità di scegliere tra 3 classi, Marauder, Phantom e Windguard, tutte con le loro caratteristiche e abilità peculiari, nonché un set di viverne apposite con cosmetici, skin e gingillerie varie. Il Marauder è una sorta di attaccante, la classe con maggior potenza di fuoco e forse con le bestie più stilose, tozze, muscolose e "cattive". La sua abilità speciale consiste nel potenziarsi e nell'apporre un marchio a un avversario sotto tiro così da infliggergli più danno e, nel caso di uccisione dello stesso, perseverare nel suo status potenziato. Il Windguard dalla sua ha uno stile più sinuoso ed elegante, con movimenti più femminili quasi (di fatto il suo cavaliere di base risulta essere una donna) ed è l'healer del gruppo, potendo aiutare con il rilascio una nube tossica che acceca l'avversario oppure con la sua mossa speciale curando e proteggendo un compagno. Il Phantom invece, come dice il nome, ha un aspetto più inquietante, quasi come se volesse intimorire l'avversario uscendo dall'invisibilità della sua special, per poi trafiggere gli scudi avversari.

Queste tre classi fanno sì che gli scontri risultino frenetici e tremendamente belli da vedere e giocare. Non è raro infatti notare piccoli gruppi di alleati che si spalleggiano a vicenda con le loro abilità peculiari e uscire vittoriosi da scontri che altrimenti sarebbero stati letali in singolo. Piccolo appunto, nello shop è possibile notare una quarta classe non ancora disponibile: a nostro parere sarà una sorta di Tank, che in effetti manca.

Modalità ed equipaggiamento

la cova delle uova è una delle aggiunte più gradite
la cova delle uova è una delle aggiunte più gradite

Possiamo ritenerci soddisfatti dell'offerta all'uscita di Century: Age of Ashes per quanto riguarda le modalità di gioco. Abbiamo la possibilità di scegliere tra tre di esse, sempre divisi in due squadre da 6 giocatori che si differenziano non solo per le mappe, ma anche per lo scopo. In Gates of Fire dovremo raccogliere una bandiera al centro di uno scenario prevalentemente montuoso e dovremo riuscire ad attraversare più porte possibili, delimitate da fasci di luce, cercando di passarne più degli avversari. Nella modalità Carnage, invece, ci troveremo di fronte al sempreverde deathmatch a squadre nel quale entro un tempo limite dovremo totalizzare più uccisioni della squadra avversaria. In questa modalità avremo anche dei bonus come ad esempio le Taglie, riferite ai giocatori che hanno fatto più kill e che donano un punteggio più alto in caso di uccisione, o il Drakepiercer, un oggetto che una volta raccolto darà la possibilità di uccidere con un solo colpo il nostro avversario.

La mappa in questo caso consiste in un castello diroccato sull'orlo di un grande lago ghiacciato al tramonto, molto suggestiva.

Nella modalità Spoils of War infine dovremo recuperare e immagazzinare più oro della squadra avversaria nel nostro quartier generale. Potremo ottenerlo sia dai draghi (si, questi sono draghi normali) trasportatori, colpendoli e abbattendoli per poi raccogliere l'oro abbandonato, oppure recuperando una delle gemme che compaiono casualmente all'interno della mappa le quali ci garantiranno 5 unità d'oro al secondo nonché 300 unità se saremo noi a trattenerla a fine battaglia. O ancora trasportando una bomba all'interno del quartier generale nemico e farla esplodere, per dare così la possibilità al nostro team di raccogliere metà dell'oro incamerato dalla squadra nemica. La mappa di gioco di questa modalità è divisa in due zone speculari con altrettante fortezze e al centro una sorta di grande castello con cunicoli e torri tra le quali volteggiare, il tutto condito con un grande lago sottostante.

In effetti è presente una quarta modalità 3vs3 chiamata Skirmish che si sblocca una volta raggiunto il livello 5, nella quale semplicemente ci troveremo al centro di una tremenda tempesta e dovremo abbattere più avversari possibile entro la fine del tempo. Quest'ultima è senza ombra di dubbio la mappa meglio riuscita tra le quattro indicate.

Il design dei personaggi di Century: Age of Ashes è eccellente
Il design dei personaggi di Century: Age of Ashes è eccellente

Ci sono diverse modalità di sblocco delle viverne e degli elementi cosmetici per i nostri cavalieri. Una di esse permette di sbloccare tutto semplicemente giocando e dovremo giocare veramente molto per arrivare al livello 100 del primo battle pass, soglia alla quale è possibile sbloccare un uovo leggendario. Si, perché anche in questo titolo c'è la sacrosanta divisione del loot in comune, raro, epico e leggendario, sia per quanto riguarda gli elementi cosmetici sia per le viverne. Queste ultime possono essere ottenute in due maniere: sbloccando direttamente il drago adulto, oppure ottenendo una delle sopracitate uova e covarla fino a far nascere e crescere il nostro piccolino. Per far sì che il nostro uovo diventi una viverna adulta dovremo rispettare dei requisiti di combattimento come ad esempio colpire con le mosse finali gli avversari un determinato numero di volte oppure schivare i proiettili per una decina di volte e così via.

Purtroppo è tutto qui, ogni modalità ha solo una mappa a disposizione e in più, una volta raggiunto il livello 10, si sbloccano le classificate, che, per ora, sono il tasto dolente della produzione. Per salire di rango è possibile solo affrontarsi negli Spoils of War classificati, non c'è nessun'altra modalità. Questo porta inevitabilmente a una ripetitività di fondo che comunque confidiamo sarà risolta nel più breve tempo possibile.

Tecnica e gameplay

Century

Dal punto di vista stilistico, delle animazioni, texture e illuminazione i ragazzi di Playwing hanno fatto un piccolo miracolo. Ogni singolo dettaglio delle (poche) mappe è veramente ben curato, riflessi, particellari sound design e map design sono ricercati e decisamente piacevoli. Proprio il comparto sonoro merita un plauso a parte. Le musiche sono evocative, potenti e sempre incalzanti quando serve. A tratti ci hanno ricordato quelle di God of War e Skyrim, capite bene che i brividi quindi sono di casa anche qui.

Abbiamo lasciato per ultimo uno degli aspetti fondamentali di questo Century: Age of Ashes e cioè la sua giocabilità. Dobbiamo anche qui fare i complimenti agli sviluppatori in quanto, pad alla mano, dopo una decina di partite, le nostre care viverne facevano esattamente quello che volevamo. I comandi sono semplici, fondamentalmente si prende velocità, si rallenta e si spara, muovendosi in tutte le direzioni possibili. Sembra una cosa da poco, ma il team di sviluppo è riuscito a dare un peso a ogni singolo movimento degli animali, con risposte visive e di comandi diverse a seconda della sollecitazione del cavaliere; abbiamo visto addirittura le viverne lamentarsi quasi dei cambi di direzione repentini, veramente notevole.

Un altro aspetto fondamentale del gameplay è la velocità, resa meravigliosamente soprattutto durante le picchiate da altezze elevate, con un motion blur che man mano aumenta dando l'impressione di essere rapidissimi. Avremo a disposizione 4 scatti da utilizzare che, una volta esauriti, andranno ricaricati attraversando delle strisce luminose di colore azzurro disseminate per le mappe. Grazie a questa meccanica sfuggire dalle situazioni più difficili richiederà sempre un'interessante gestione delle risorse e un po' di tatticismo in più.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
8.3
Il tuo voto

Nella recensione di Century: Age of Ashes, opera prima dei Playwing games, abbiamo enfatizzato tutto ciò che di buono hanno fatto gli sviluppatori e quanto divertente sia stare in groppa ad una viverna sputando fuoco e fiamme. Mappe ottimamente realizzate per quel che servono, anche se purtroppo una sola per ogni modalità. Gameplay solido e funzionale con le tre classi ben differenziate e complementari, unito ad un sonoro che a volte la fa da padrone, fanno si che anche le classificate giocate sempre e solo nella stessa modalità risultino comunque divertenti. Sentiamo di consigliare ai ragazzi di Playwing di aggiungere qualche mappa e soprattutto di aumentare l'offerta competitiva, dato che Century: Age of Ashes è veramente un piacere da giocare. Ah, ed è gratis!

PRO

  • Visivamente molto bello
  • Audio e colonna sonora ad altissimi livelli
  • Classi ben differenziate
  • Modalità di gioco entusiasmanti

CONTRO

  • Le partite classificate sono disponibili solo con la modalità Spoils of War
  • Poche mappe