35

Activision Blizzard: lavoratori scioperano a oltranza, nonostante le minacce della compagnia

I lavoratori di Activision Blizzard hanno dichiarato sciopero a oltranza, nonostante le velate minacce della compagnia, che teme la sindacalizzazione.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/12/2021

Un gruppo di lavoratori di Activision Blizzard, che si fanno chiamare A Better ABK Workers Alliance, ha dichiarato lo sciopero a oltranza, nonostante alcune velate minacce da parte dei dirigenti della compagnia.

I motivi dello sciopero sono diversi: il principale è avere finalmente dei rappresentanti dei lavoratori ai vertici della compagnia, ma le richieste spaziano dalla costruzione di un luogo di lavoro meno tossico, al reintegro dei dodici lavoratori del reparto QA di Raven Software, licenziati dopo che gli era stato promesso un aumento dello stipendio.

A unirsi alla protesta sono stati più di duecento lavoratori, come riportato dal Washington Post, inclusi tutti tutti quelli del reparto QA di Treyarch. Gli organizzatori hanno dichiarato che lo sciopero non terminerà finché tutti i licenziati non saranno stati reintegrati e a tutti i membri della quality assurance non saranno offerti dei contratti a tempo indeterminato.

Activision Blizzard ha provato a frenare la protesta a suo modo, annunciando che gli scioperanti saranno pagati solo fino a mercoledì e facendo capire che alla dirigenza non è gradita l'idea della nascita di un sindacato interno e che preferiscono che gli impiegati discutano dei problemi con i dirigenti. In tutta risposta Jessica Gonzalez, una delle organizzatrici, ha lanciato una campagna di raccolta fondi per finanziare lo sciopero, che ha già raccolto più di 100.000 dollari in circa 12 ore.

Nella campagna, aperta su GoFundMe, la Gonzalez ha scritto che i dirigenti di Activision Blizzard non sono mai andati incontro ai desideri dei lavoratori e ha definito Bobby Kotick, il CEO della compagnia, inadatto e poco produttivo. Chi vincerà questo furioso braccio di ferro? Kotick rimane ancora alla sua poltrona, nonostante le critiche e le richieste di gesti concreti che stanno arrivando a ogni parte. Intanto le stori inquietanti su Activision Blizzard si moltiplicano, come quella del furto del latte materno.