Secondo un nuovo report del Washington Post, almeno 12 QA Tester di Raven Software, uno dei team di Activision e sviluppatore di Call of Duty, sono stati licenziati. La prossima settimana altri potrebbero essere allontanati dal team. Il tutto è una sorpresa, in quanto i dipendenti si aspettavano invece una aumento di stipendio, secondo quanto promesso dalla dirigenza.
Viene spiegato che i QA Tester erano stati informati da Activision che sarebbero stati trasferiti a un nuovo partner, Volt, che avrebbe aggiunto benefici, bonus finanziari e un aumento di stipendio di 1.50 dollari all'ora, raggiungendo così i 18.50 dollari all'ora. Invece, sono stati licenziati. Uno dei QA Tester che ha parlato con il Washington Post ha affermato che il capo del progetto non aveva alcuna idea di quanto stava per accadere.
L'associate community manager Austin O'Brien di Raven ha scritto su Twitter: "Sono distrutto in questo momento. Ai miei amici del QA di Raven era stato promesso, per mesi, che Activision stava lavorando a una ristrutturazione salariale per aumentare i loro stipendi. Oggi, uno dopo l'altro, membri di valore del team sono stati chiamati in riunione e gli è stato detto che sarebbero stati licenziati".
Ovviamente i licenziamenti non sono una stranezza, soprattutto nel mercato videoludico. Basta pensare alle centinaia di licenziamenti avvenuti nel 2019 sempre presso Activion (subito dopo l'annuncio di ricavi annuali record), o i licenziamenti nell'ambito eSport dell'inizio di quest'anno. Anche EA, sempre nel 2019, aveva licenziato ben 350 persone.
Quelli odierni (per il momento) sono molti meno, ma arrivano in un momento critico per Activision, che sta subendo enormi critiche sia dall'esterno che dall'interno, con vari dipendenti che richiedono l'allontanamento di Bobby Kotic dal ruolo di CEO.
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