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Cossacks II: Napoleonic Wars

L'occasione è quindi quella giusta per mettere mano alla sacchetta della polvere da sparo, ricaricare il moschetto e pregare che Dio sia dalla vostra parte!

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   10/06/2005

Ufficiale e gentiluomo

Approdato ora a distanza di anni dall'ultimo titolo della serie, Cossacks II: Napoleonic Wars merita attenzione per diversi motivi che lo portano un passo avani rispetto alle precedenti uscite. Innanzitutto è uno strategico in tempo reale non privo di spunti interessanti e in secondo luogo è ad ora l'unico gioco di strategia che metta in scena le guerre di conquista napoleoniche. Il singolare affresco storico non è un fattore da sottovalutare, dopo una decade si sanguinosi scontri tra saladini e bizzosi reggenti britannici, senza contare le infinite simulazioni che ci hanno regalato i resoconti della Seconda Guerra Mondiale. In virtù di quel vuoto che passa tra la spada a due mani e l'obice, possiamo senz'altro gioire per l'innovativo ed elegante scenario bellico proposto da Cossacks II. Se vi siete sempre chiesti quale misterioso pensiero stesse alla base di scontri in campo aperto, dove centinaia di uomini si sparano gli uni con gli altri senza muoversi di un passo dalla propria posizione, ora avrete finalmente occasione di comprendere quanta fine strategia passi dietro a quelle fucilazioni di gruppo.

Guerre di galateo

Se guardiamo Cossacks II dall'alto possiamo apprezzare innanzitutto le dimensioni consistenti della mappa di gioco, così ampia da poter ospitare diversi villaggi; obiettivi preziosi da mettere al sicuro a cannonate. Su questo esteso peasaggio sono presenti come per la maggior parte degli strategici due elementi distinti ma intimamente dipendenti l'uno dal funzionamento dell'altro: la gestione delle risorse e le fasi di scontro vero e proprio. In questo senso Cossacks II si inserisce nel filone con alcune variazioni molto interessanti. La chiave per la gestione delle risorse consiste nell'occupare gli insediamenti presenti sulla mappa per procurarsi oro, carbone, cibo, ferro e altro ancora cercando di impedire al nemico di ottenere lo stesso tipo di approviggionamenti. Da questo si capisce subito come un controllo strategico delle strade e delle vie d'accesso ai centri abitati giochi un ruolo chiave nella riuscita dei rifornimenti. I vostri braccianti si occuperanno esclusivamente di raccogliere legno e pietre, ma questo non incide sul sistema di accentramento delle materie prime, che vengono immagazzinate nella vostra base dove potete investirle in unità di supporto e nuovi edifici. Una gestione così snella delle risorse vi consente di concentrarvi sugli spostamenti delle unità presenti sul campo di battaglia, che necessitano di cibo e polvere da sparo per non perdere la propria autonomia.

Cossacks II colma una grossa lacuna nel mercato degli strategici e offre un'esperienza accessibile al grande pubblico

Dal punto di vista dello scontro vero e proprio Cossacks II si dimostra molto più minuzioso e particolareggiato; bisogna considerare a tale proposito due elementi portanti, che sono gli spostamenti e i confronti a fuoco, sui quali il grosso del lavoro è svolto dalla fanteria, in accordo con l'epoca dell'inarrestabile Napoleone. Dovrete quindi scegliere accuratamente la formazione di marcia considerando il livello di fatica sostenibile dall'unità e il livello del morale, che se dovesse scendere sotto un certo limite porterebbe alla disgregazione del plotone, che si disperderebbe rovinosamente. Per quanto riguarda i confronti in campo aperto la strategia vincente consiste nel calcolare il momento più idoneo per aprire il fuoco sul nemico, tenendo presente che un moschetto non è un remington e impega molto tempo per essere messo nuovamente in grado di sparare un altro singolo colpo. Fortunatamente dei segnalatori d'area colorati vi forniscono un'idea della gittata in rapporto all'efficacia dello sparo, così che il perimetro rosso diviene la distanza ideale per ottenere il maggior numero di vittime. Vi possiamo comunque garantire che decimare il nemico richiede un'accorta strategia che bilanci spostamenti, rifornimenti e tempismo. L'equilibrio tra la gestione del proprio esercito e l'intelligenza artificiale del computer è buona, in quanto la cpu vi darà filo da torcere spingendovi a sprecare il turno di tiro cercando al contempo di spezzare l'unità del vostro esercito, anche se in modalità per giocatore singolo la difficoltà raggiunge alcune punte di tensione troppo brusche, senza un adeguato umento graduale dell'impegno richiesto per tornare al forte sulle proprie gambe. Si potrebbe quindi riassumere che al di là del controllo sulle materie prime il grosso del gioco consiste nel mandare in rotta le unità nemiche cercando nel contempo di affamarle o privarle della polvere da sparo, impresa tutt'altro che semplice comunque.

Bandiera rossa la trionferà

Napoleone si è fermato in Russia e non è stato neppure l'unico, ma non angosciatevi perché Cossacks II non vi lega forzatamente al destino di questo uomo di grande statura (morale). In realtà le opzioni di gioco meritano una menzione approfondita perché offrono interessanti possibilità che finiscono per giovare alla longevità di questo titolo. La modalità più debole è quella per giocatore singolo, dove una scarna storia piuttosto raffazonata serve il solo proposito di farvi passare da uno scenario all'altro nei panni dell'esercito inglese, ansioso di contenere le giubbe blu francesi. Per quanto fin troppo impegnativa si tratta comunque di un'ottima palestra per tuffarvi nella ben più interessante campagna per il dominio dell'Europa, vero cuore a nostro avviso di Cossacks II. Lo scenario è impostato in modo simile come concetto portante a quello che caratterizza la serie di strategici quali il recente Rome: Total War. Naturalmente siamo molto distanti dalla profondità offerta da quel tipo di giochi, ma l'idea di base offre una variante molto appetibile. Si tratta di una campagna a turni disputata sulla cartina dell'Europa, dove dopo aver scelto una nazione tra le sei disponibili dovrete impegnarvi nella conquista di territori nemici. A vostra disposizione non avrete più di una sola armata da spostare sulla mappa di gioco e l'unica vostra preoccupazione sarà quella di fortificare i territori nei quali l'esercito non è presente. Naturalmente tutti gli scontri si disputano in tempo reale come avviene per la campagna in singolo. L'elemento strategico più interessante risiede nel fatto che la disponibilità di risorse sul campo di battaglia dipende dalle forniture accumulate durante i turni di gioco sulla mappa del Vecchio Continente. Per quanto snella è veloce, esiste comunque un'alternativa ancora più immediata che consiste nelle classiche schermaglie, giocabili sia contro un giocatore umano che al suo fianco in squadra, un'alternativa particolarmente divertente da sperimentare. Oltre a questa modalità è disponibile una campagna tra giocatori collegati in rete che competono per conto della propria nazione, cercando di conquistare piccole fette di una nazione avversaria sullo sfondo come sempre dell'Europa napoleonica.

Lustrini e moschetti

Cossakcs II non è un tripudio di tecnica e il motore di gioco bidimensionale potrebbe far storcere il naso ai più insofferenti, ma il dettaglio delle unità e del terreno di gioco compensa molto bene questa lacuna. Le animazioni sono divertenti e conferiscono ulteriore vitalità a uno scenario naturale che comunque respira sotto il soffio del vento, tra belle pianure di un verde brillante e borghi molto dettagliati. Da non dimenticare la presenza di filmati ricreati dal vivo nei quali vedrete attori in carne e ossa che mimano l'azione che sta eseguendo l'unità selezionata sullo schermo in quel momento. Si tratta sicuramente di un dettaglio molto gradito e originale, sminuito solo dal paralleo confronto con il doppiaggio inascoltabile, privo di tono e a tratti fastidioso. Peccato inoltre per la poca stabilità del gioco che tende a periodici crash accompagnati a volte da un calo del frame-rate nei casi di elevata presenza di sprite sullo shermo. Non è comunque facile chiudere in modo netto e chiaro sull'esperinza offerta da Cossacks II, perché nonostante molte manovre risultino legnose e forse troppo frequenti, la fluida gestione dell'economia vi lascia ampio margine di giocabilità sul vostro esercito, garantendovi il tempo di concentrarvi sugli aspetti prettamente bellici, che sicuramente sono la parte più divertente del gioco. Ad ogni modo il giudizio è positivo, perché Cossacks II colma una grossa lacuna nel mercato degli strategici e offre un'esperienza accessibile al grande pubblico.

Commento

Bisogna riconoscere a Cossacks II il merito di presentare un gameplay meno frenetico rispetto ai molti titoli dello stesso genere, con soluzioni innovative anche se non prive di difetti. Al di là delle meccaniche propriamente belliche non si può dire che il gioco si tuffi in una ricostruzione storica così fedele come vorrebbe la tradizione degli strategici basati su eventi reali, ma compensa rendendo meno evidenti le distorsioni e premiando il giocatore con un sistema di gioco affascinante. Restano ancora dei punti deboli e la campagna per giocatore singolo soffre per una pianificazione un po' frettolosa, ma questo non cambia il giudizio finale: Cossacks II è un titolo accessibile aperto a tutti, che merita di essere scoperto per la sua particolarità (al momento unicità) e che non può non rendere felici i cultori del periodo napoleonico o degli strategici in tempo reale.

    Pro:
  • Scenario storico nuovo per il genere
  • Gameplay unico e affascinante
  • Fruibile anche da un pubblico inesperto
    Contro:
  • Troppe manovre da eseguire
  • Qualche bug di troppo
  • Tecnicamente non fa scintelle