Nata nel 2010, la serie di Cut the Rope ha riscosso uno straordinario successo su mobile, totalizzando centinaia di milioni download grazie alla sua formula puzzle originale e piacevole, basata appunto sul "taglio delle corde" per fare in modo che in ogni livello il simpatico Om Nom riuscisse ad addentare le caramelle di cui è ghiotto.
L'unico limite della creatura di ZeptoLab risiede appunto nella sua idea di base, che non è semplice da rinnovare: il team spagnolo ci è riuscito con il secondo capitolo, dieci anni or sono, introducendo nuovi personaggi e nuove meccaniche; ma poi sulla saga è caduto uno strano silenzio, interrotto solo con l'arrivo della remaster dell'originale Cut the Rope su Apple Arcade nel 2021.
Ebbene, la collaborazione con la casa di Cupertino deve aver spronato gli sviluppatori a riportare Om Nom sullo schermo di iPhone e iPad, ma in dieci anni può succedere di tutto e così il buffo personaggio si è presentato in compagnia di suo figlio, Nibble Nom! Come ci è sembrata la loro avventura insieme? Ve lo raccontiamo nella recensione di Cut the Rope 3.
Struttura: il viaggio delle meraviglie
Quando Om Nom e il piccolo Nibble Nom scoprono che là fuori ci sono tante creature davvero rare e particolari da scoprire, decidono di partire a bordo di una mongolfiera e di visitare quattro differenti ambientazioni, dove dovranno cimentarsi con gli immancabili puzzle a base di corde da tagliare e stelle da raccogliere per ottenere l'ambito premio: una foto dell'animale da inserire nel loro album.
Comincia così la campagna di Cut the Rope 3, composta (per il momento!) da centoventi livelli come al solito molto rapidi, che si pongono come puzzle da risolvere nel giro di pochi secondi usando un pizzico di ingegno, prontezza e immaginazione. Il premio, ogni tre stage completati, è la foto di una delle circa quaranta creature in stile Pokémon che Nibble Nom vuole a tutti i costi collezionare.
Diciamo che la formula storica della serie anche stavolta non si smentisce, confermandosi piacevolissima e ideale per passare qualche ora in maniera rilassante, ma al contempo incapace di esprimere una sfida vera e propria se non in rari casi, quando l'ottenimento di tutte e tre le stelle all'interno degli stage finisce per richiedere qualche minuto di ragionamento.
Gameplay: un figlio cambia tutto?
Dicevamo in apertura che l'unico limite di Cut the Rope è sempre stato la difficoltà di rinnovare davvero la formula di base, efficace ma per forza di cose limitata, e questo nuovo capitolo fa un tentativo in tal senso introducendo un elemento inedito come quello rappresentato appunto dal figlioletto di Om Nom, che svolge un po' il ruolo della caramella da afferrare.
Prima che il piccolo torni fra le braccia di suo padre, tuttavia, dovremo controllarlo e fare in modo che, tramite l'uso delle immancabili corde e di altri meccanismi (fruste, palloncini, cannoni ecc.), raccolga le tre stelle che sanciscono il completamento di ogni livello, nell'ambito di un gameplay che si rivela più dinamico rispetto al passato e ricco di variabili.
La familiarità con Cut the Rope risulta dunque preservata e "ci si sente a casa" anche con questo nuovo episodio, sebbene ZeptoLab abbia fatto il possibile per mischiare un po' le carte e aggiungere qualcosa di nuovo all'impianto originale. Arrivare alla fine della campagna non richiede grandi sforzi né grandi attese, ma il viaggio si conferma piacevole e tanto basta.
Realizzazione tecnica: i dettagli che contano
Lo stile cartoonesco da sempre adottato per la serie si esprime al meglio in Cut the Rope 3, grazie ad alcune belle animazioni, alla grande simpatia dei personaggi e ad ambientazioni ben differenziate, ognuna caratterizzata da un tema differente che porta con sé tonalità di colore uniche. Molto carini anche gli animaletti che avremo modo di fotografare, sebbene limitati a semplici artwork bidimensionali.
La colonna sonora è esattamente come ce l'aspettavamo, perfettamente funzionale all'azione e senza dubbio piacevole da ascoltare, anche se alla lunga un po' ripetitiva e in generale priva di spunti che possano conferirle un ruolo diverso dal semplice sottofondo musicale. Stesso discorso per gli effetti audio, carini ma ampiamente già sentiti.
Conclusioni
Cut the Rope 3 ribadisce tutte le qualità della serie targata ZeptoLab, capace di proporre una sequenza di puzzle divertenti e generalmente poco impegnativi al fine di consegnare un'esperienza magari breve e priva di particolare spessore, ma senza dubbio piacevole e rilassante. Con il debutto del figlio di Om Nom sono arrivate diverse meccaniche inedite che arricchiscono la formula originale quel tanto che basta per catturare ancora una volta tutta la nostra attenzione: se amate Cut the Rope e siete abbonati ad Apple Arcade, il download è d'obbligo.
PRO
- La formula di Cut the Rope funziona ancora bene
- È arrivato un figlio e ha portato diverse novità
- Molto carino da vedere e da ascoltare
CONTRO
- Non aspettatevi una grande sfida
- Si completa molto in fretta