Nani, che vivano in un mondo fantasy o in uno fantascientifico, il loro lavoro è sempre lo stesso: scavare, scavare e scavare. Nella recensione di Deep Rock Galactic vedremo come quelli protagonisti di questo titolo non sono diversi dagli altri. Anzi, se vogliamo il prodotto Ghost Ship Games è la summa della mitologia del nano, una delle sue rappresentazioni più pure e incontaminate, dato che non ci sono altre razze a fargli da contraltare. La storia che fa da sfondo all'azione è un canovaccio abbastanza superfluo che non varrebbe la pena nemmeno di riportare.
Diciamo che la nostra missione è quella di andare a recuperare materiali all'interno di alcuni grossi asteroidi per conto di una compagnia mineraria intergalattica, la Deep Rock Galactic, così da raggranellare soldi e altre risorse con cui migliorare e personalizzare il nostro personaggio. Se vogliamo è la solita corsa all'accumulo, ovvero una celebrazione nemmeno troppo velata del sistema capitalista, ma in questo caso fatta particolarmente bene, soprattutto se condivisa con gli amici.
Gameplay
Il gameplay di Deep Rock Galactic è molto semplice da spiegare: scelto il nostro nano tra una delle quattro classi disponibili (Artigliere, Esploratore, Trivellatore e Ingegnere) bisogna selezionare una delle missioni disponibili e partire all'avventura da soli o in compagnia di un massimo di altri tre nani. Come vedremo quest'ultima è la configurazione ideale per giocare, ma non corriamo troppo. Ogni missione offre una ricompensa adeguata al suo livello di difficoltà.
Solitamente ci viene richiesto di raccogliere una certa quantità di un dato minerale, ma ci sono anche delle varianti che comprendono la raccolta di oggetti nascosti, come delle uova, oppure altre in cui bisogna uccidere dei nemici particolarmente ostici, o altre ancora in cui bisogna sistemare i danni causati da chi ci ha preceduto.
In ogni caso dovremo scavare. Le grotte in cui ci inoltreremo vengono generate proceduralmente e sono completamente distruttibili. Ogni classe di nano dispone di un suo equipaggiamento specifico, ma non manca mai di portare con sé un prezioso piccone, che permette non solo di frantumare i filoni di minerale prezioso, ma anche di scavare nella nuda roccia.
Lungo tutte le missioni saremo seguiti da un'unità di deposito dei minerali, che potremo sfruttare per liberarci di quanto raccolto e per chiedere rifornimenti, nel caso ci trovassimo a corto di pallottole o altri oggetti utili come granate o rampini. Alla fine di ogni missione il nostro nano sarà premiato non solo con la paga che gli spetta, ma anche con dei punti esperienza. Questi ultimi sbloccheranno dei livelli, legati a dei potenziamenti del nano o dell'equipaggiamento.
Ghost Ship Games si è impegnata per rendere i personaggi personalizzabili il più possibile, sia esteticamente, sia nella loro dotazione. Il sistema di progressione tiene conto davvero di ogni aspetto del nostro nano e permette di potenziare ogni pezzo del suo equipaggiamento, con alcuni miglioramenti che si sbloccano solo dopo essere saliti di livello e che non sono accumulabili con altri della stessa fascia, ma sono conservabili nel caso li si voglia provare in un secondo tempo (o li si voglia recuperare). In questo modo è possibile sperimentare tutti i bonus, senza però squilibrare il gioco rendono il nostro nano troppo potente.
Modalità cooperativa
Ma torniamo nelle grotte. Queste solitamente sono dei dedali di roccia, lava, cristalli e quant'altro (dipende dal bioma selezionato) che richiedono di scendere sempre più in profondità per andare a caccia di quanto richiestoci dalla missione.
Raggiunti gli obiettivi primari si può chiamare la nave da estrazione che ci riporterà alla base, ripercorrendo di corsa tutta la strada fatta. Purtroppo le grotte non sono spopolate... anzi, sono piene di giganteschi insetti che non vedono l'ora di farci a pezzi per protestare contro la nostra aggressiva politica espansionistica (o perché sono stati disegnati così, direbbe Jessica Rabbit). In condizioni normali in giro si trovano non moltissimi nemici. Il vero pericolo è rappresentato dalle orde, ossia delle grosse ondate di insetti da abbattere senza pietà. L'unico modo per fermarle è sopravvivere abbastanza a lungo da farle esaurire.
Ora, immaginate quattro nani che si aiutano a vicenda in un ambiente così angusto e pericoloso. C'è un baratro troppo alto? L'ingegnere può creare delle piattaforme per far passare tutti. Vogliamo sapere cosa c'è in una grotta di cui non scorgiamo bene le caratteristiche?
Possiamo mandare avanti l'Esploratore con la sua teleferica portatile, che inoltre supporterà l'intera squadra con i suoi bengala. In Deep Rock Galactic il gioco di squadra paga ed è stimolante, al punto che lo definiremmo uno dei migliori giochi cooperativi sul mercato. Gli sviluppatori hanno seguito i molti consigli dati dalla comunità e hanno pubblicato una trentina di aggiornamenti dal lancio in Accesso anticipato avvenuto ormai più di due anni fa, ampliando i contenuti e sistemando quel che andava sistemato.
Le sensazioni che si provano in alcuni momenti sono davvero peculiari, come quando si viene circondati da un'orda in uno spazio angusto e ci si sente accerchiati, ma si riesce a farsi forza a vicenda, sfruttando le idee di tutti quanti i giocatori coinvolti per sopravvivere. Ottimo anche il sistema di comunicazione contestuale che consente di indicare risorse e nemici con grande chiarezza. A far da classica ciliegina sulla torta in questo caso ci pensa anche la comunità, davvero disponibile e molto supportiva verso i novizi, nonché una delle meno tossiche dell'industria dei videogiochi. Erano anni che non giocavamo online a un titolo senza che subissimo insulti di ogni tipo o che vedessimo qualche scena raccapricciante.
Speriamo che con il successo post lancio la situazione non degradi. L'unico difetto della modalità cooperativa, se così vogliamo chiamarlo, è il fuoco amico che può causare qualche momento di frustrazione. Niente di drammatico, ma non è bello colpire accidentalmente un compagno (o essere colpiti).
Il single player
Purtroppo tanto Deep Rock Galactic è eccellente quando giocato in modalità cooperativa, tanto è ripetitivo quando giocato da soli. Il motivo è semplice: in più persone è possibile, se non proprio necessario, sfruttare tutte le potenzialità dei singoli personaggi per uscire vivi dalle miniere, mentre in single player vengono meno moltissimi stimoli, pur essendo il giocatore in compagnia di un drone. In particolare si finisce per notare la ripetitività degli obiettivi da svolgere che, nonostante la presenza di diversi biomi, si riducono sempre a fare le stesse cose. Gli sviluppatori hanno promesso che nei futuri aggiornamenti aumenteranno la varietà delle missioni, ma per ora la situazione è questa. Metteteci anche che i nemici si fanno meno agguerriti, castrando alcune situazioni particolarmente tese come i già descritti accerchiamenti delle orde, e capirete perché in alcune circostanze sembra di trovarsi di fronte a un titolo diverso da quello della modalità cooperativa.
Del resto che Deep Rock Galactic sia stato pensato per essere giocato in coop è chiaro sin dall'hub principale, che è una specie di base pub in cui oltre a svolgere tutte le attività di microgestione del personaggio c'è spazio anche per un po' di socialità. Una birra tra amici rafforza lo spirito di squadra, poco da dire.
Grafica
Dal punto di vista tecnico il titolo di Ghost Ship Games si comporta abbastanza bene, almeno per quelli che sono i suoi obiettivi. Considerate che non c'è molto di spettacolare, ma alcune delle grotte offrono dei begli scorci, nonostante siano generate proceduralmente. In linea di massima i biomi avanzati sono più belli dei primi, che risultano in larga parte anonimi. A compensare ci pensa il fatto che l'intero mondo di gioco è completamente distruttibile.
Certo, ha poco senso mettersi a scavare alla cieca stressando questa caratteristica, ma sapere che non c'è niente che possa resistere ai colpi del nostro piccone da un certo gusto. Ben realizzati anche i nemici, tutti sostanzialmente dei grossi e pericolosissimi insetti, che quando attaccano in massa fanno la loro figura. Meno incisiva la colonna sonora, che fa il suo lavoro ma non rimane impressa più di tanto, nonostante la presenza di un ricco campionario di effetti e di qualche brano orecchiabile.
Conclusioni
Deep Rock Galactic è il classico titolo che giocato da soli rende una frazione di quanto non faccia in cooperativa. Di fatto l'intero gioco è stato pensato per favorire il gioco di squadra. L'area hub stessa grida "facciamolo in compagnia" da tutte le mesh. La sostanza è che se non avete degli amici con cui condividerlo, o non vi piace cercare dei compagni d'avventura nella vasta rete, lasciatelo semplicemente perdere, perché rischiate di essere sopraffatti dalla ripetitività delle missioni e della struttura di gioco, che non offre certo grandissime sorprese, nonostante le meccaniche rifinite e una certa tensione creata dall'arrivo delle orde. Se invece avete degli amici, o se vi riuscite a integrare nella splendida comunità formatasi intorno al gioco, preparatevi a una delle migliori esperienze cooperative degli ultimi anni e forse di sempre.
PRO
- Meccaniche di gioco rifinite
- Una delle migliori esperienze cooperative degli ultimi anni
- La comunità
CONTRO
- Giocato in solitaria rende davvero poco
- Il fuoco amico