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Distant Worlds 2, la recensione di un imponente strategico 4X

La recensione di Distant Worlds 2, lo strategico spaziale 4X di Slitherine Software dalle dimensioni colossali, che ci ha messo davvero alla prova.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   14/03/2022

Descrivere un videogioco è più o meno difficile a seconda del livello di complessità dell'oggetto che si vuole provare a raccontare. In generale, più sistemi sono presenti, più diventa arduo, quanto inutile, andare a dettagliarli tutti, perché il rischio concreto è quello di perdersi il quadro complessivo, che è poi ciò che conta davvero quando si deve rendere conto dell'esperienza avuta. Per la recensione di Distant Worlds 2 però ci siamo trovati in una situazione inedita: non sapere bene da dove iniziare.

Strategia ai massimi livelli

La flotta è completamente personalizzabile
La flotta è completamente personalizzabile

Di suo Distant Worlds 2 è uno strategico spaziale 4X in cui si deve riuscire a costituire un impero galattico, con la possibilità di mettere in pausa l'azione in qualsiasi momento, per gestire tutti gli aspetti del gioco. In termini di obiettivi generali non è molto distante da uno Stellaris, ma scendendo nei particolari ci troviamo di fronte a un gioco di una magnitudo completamente differente, con talmente tante cose da fare che inizialmente si rimane completamente spiazzati.

Considerate che solo per creare una partita ci vogliono diversi minuti, tanti sono i parametri da considerare. Quindi si deve familiarizzare con il sistema di gioco, cosa che può richiedere diverse ore, perché ci sono veramente moltissimi elementi da considerare e una visione di gioco che differisce enormemente da quella della concorrenza, a partire dalla possibilità di personalizzare completamente la propria flotta e le proprie stazioni, fin nei più minimi componenti. Qui già emerge la diversità di fondo del titolo di CodeForce dai concorrenti perché la personalizzazione non è solo una scelta estetica, ma anche economica: volete creare una flotta usando componenti che richiedono un certo materiale? Allora dovrete ricercare quel materiale, esaminando i pianeti e gli asteroidi conosciuti. Non ne trovate perché un impero avversario ha preso possesso delle miniere più grosse dello stesso? Allora dovete comprarlo o iniziare una guerra di conquista, dagli esiti imprevedibili (in particolare per la reazione degli altri imperi e delle nostre colonie stesse). Volete affidarvi completamente ai mercanti, che oltretutto vivono autonomamente le loro attività, agendo secondo le commesse del momento?

È possibile farlo e, anzi, capirne il comportamento è essenziale per prosperare. Volete pensare a tutti gli altri aspetti tranne a questo? Bene, basta metterlo in mano all'intelligenza artificiale e potrete disinteressarvene per il resto della partita. Lo stesso vale per ogni altro settore dell'impero, che può essere completamente automatizzato, compreso quello militare, con funzioni specifiche che possono essere assegnate a ogni flotta, a cui basterà quindi dare degli ordini generici per, ad esempio, partire alla conquista di un certo sistema stellare o alla ricerca di vita ai confini dell'universo conosciuto.

Certo, l'intelligenza artificiale può avere dei problemi, soprattutto nell'elaborare strategie troppo complesse. Quindi, se si ha in mente qualcosa di molto specifico, è meglio agire manualmente. Ad esempio se si vogliono far convergere più flotte su di un singolo obiettivo per realizzare un attacco congiunto e contemporaneo, è meglio evitare l'automazione, perché si rischia che le flotte inizino a guerreggiare in ordine di arrivo, facendo crescere le perdite. Comunque sia, con l'allargarsi dell'impero delegare diventa semplicemente necessario, perché mettersi a gestire ogni singolo aspetto può rivelarsi controproducente e far perdere il quadro generale.

Un universo di possibilità

Graficamente è molto basilare
Graficamente è molto basilare

Guardiamo in faccia alla realtà: l'elemento di maggior spicco di Distant Worlds 2, quello che lo farà letteralmente adorare da alcuni giocatori, è anche quello che terrà a debita distanza molti altri. Se dovessimo definirlo, più che strategico 4X, lo chiameremmo uno strategico Photoshop, nel senso che il sistema di gioco è così ampio, versatile e pieno di strumenti che spesso il giocatore non è chiamato a capire cosa fare, ma deve semplicemente sfruttare i mezzi a sua disposizione per mettere in pratica le sue fantasie più sfrenate.

Certo, ci sono alcune tattiche che sembrano funzionare meglio di altre, ma è difficile dire quali. Ossia, il margine di sperimentazione è così ampio che è difficile anche solo provare a dire fin dove ci si possa spingere, nel momento in cui si intende forzare il gameplay in un certa direzione. Certe volte si riesce, altre si fallisce, ma in ogni caso si percepisce che le scelte fatte hanno avuto degli effetti su ciò che è accaduto sullo schermo, nel bene o nel male. Ed è questo il punto più forte di Distant Worlds 2: non si sente mai di essere stati sopravanzati dal gioco, ma l'agency è sempre altissima. Per dire, durante una campagna abbiamo subito un attacco a sorpresa da parte di un'alleanza di due fazioni avversarie.

La mappa di gioco riporta una grande quantità d'informazioni
La mappa di gioco riporta una grande quantità d'informazioni

L'attacco è stato preciso e spietato e ci ha lasciati completamente spiazzati, facendoci perdere alcune colonie prima di riuscire a far convergere parte della nostra flotta per frenare l'avanzata nemica. Lì per lì abbiamo pensato a un classico trucco della CPU, ma esaminando bene la situazione abbiamo capito che, semplicemente, l'intelligenza artificiale aveva sfruttato un nostro errore, ossia l'aver sottovalutato la difesa di una certa zona dello spazio, pensando che da quella parte non sarebbe potuta arrivare nessuna minaccia concreta. Eravamo così presi dall'espansione su altri fronti, da aver consentito ai nemici di organizzarsi e di fare da cuneo nelle nostre colonie, prendendoci alla sprovvista. Oltretutto abbiamo capito anche di aver provocato gli avversari, andando a caccia di una determinata risorsa, di cui avevamo frenato il commercio facendo salire i prezzi. Così eccoci aggrediti da una flotta rapida, che ci ha fatto capire come fosse consigliabile fermare l'espansione selvaggia per consolidare i territori già colonizzati. Facendolo abbiamo oltretutto scoperto delle risorse di cui non avevamo tenuto conto e, sulla lunga distanza, siamo riusciti a ripristinare una situazione di equilibrio sostanziale, con cui abbiamo potuto mantenere una pace duratura, che ci ha garantito una crescita meno minacciosa per gli altri.

Il gioco fornisce moltissime informazioni
Il gioco fornisce moltissime informazioni

Bello vero? In Distant Worlds 2 tutto (o quantomeno, molto) sembra essere possibile, tanto che un titolo come Stellaris, pur nella sua complessità, sembra la versione Bignami di questo. Il problema è che, come capirete, per fare quanto descritto bisogna arrivare a padroneggiare il sistema di gioco e farlo non è da tutti. E qui torniamo per l'ennesima volta a Photoshop: lì dove per alcuni la ricchezza di strumenti offerti significa avere un margine ampissimo d'intervento e la possibilità di dare sfogo alla propria creatività senza limiti, per altri significa guardare delle schermate misteriose cui non riescono a dare un senso. Purtroppo il tutorial integrato serve a poco. Ossia, spiega molto, ma non consente di accedere davvero alla complessa bellezza del gioco. Per questo non possiamo che consigliare Distant Worlds 2 solo a chi ha una certa pratica con i 4X, perché se si pensa di usarlo come titolo di debutto nel genere, il rischio è che si finisca soverchiati dalla mole di concetti che vanno imparati per poter giocare decentemente e passare dallo stato di spettatore di dinamiche misteriose messe in scena da icone poco comprensibili, a quello di stratega spaziale il cui unico limite è l'universo stesso.

I punti deboli

Si vivono molti bei momenti nello spazio
Si vivono molti bei momenti nello spazio

Dal punto di vista tecnico il titolo di CodeForce mostra purtroppo tutti i suoi limiti. Sapevamo di non trovarci di fronte a fronte a una produzione che potesse ambire a dire la sua dal lato grafico o sonoro, ma se uniamo l'aspetto rozzo, sia nei modelli che nell'interfaccia, alla complessità di fondo, è chiaro che rischia di essere repellente per alcuni. Da notare che l'interfaccia in sé è migliorata rispetto a quella del primo capitolo, ma siamo ancora lontani dal poterla definire piacevole. Quello che possiamo garantirvi è che, una volta entrati seriamente in gioco, la gratificazione estetica diventa davvero l'ultimo pensiero, ma siamo sempre lì: è un altro scoglio da superare prima di poter accedere a qualcosa di davvero magnifico, ma che giace ben nascosto sotto una superficie aspra e inospitale. Da segnalare anche qualche piccolo problema nelle missioni, che in rare occasioni sono impossibili da completare per via di qualche bug. A noi è capitato solo una volta, quindi non ce la sentiamo di penalizzare Distant Worlds 2 per così poco, anche perché recentemente abbiamo visto ben di peggio accadere in titoli molto più blasonati e costosi, in termini produttivi.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 41,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (8)
7.8
Il tuo voto

Il voto di Distant Worlds 2 va ben contestualizzato, perché considera come punto di riferimento un utente medio ideale, conoscitore degli strategici 4X, ma non necessariamente scafatissimo. Se rientrate nella categoria, faticherete un po' a entrare in gioco, ma poi vi ritroverete rapiti per mesi in un'esperienza eccezionale in termini di possibilità offerte e di soddisfazione per il raggiungimento degli obiettivi, personali o assegnati dal gioco stesso che siano. Per tutti gli altri però, il titolo di CodeForce potrebbe risultare inaccessibile (a meno che non si automatizzino la maggior parte dei settori dell'impero). Probabilmente è proprio questo l'obiettivo dello sviluppatore, perché ci troviamo di fronte a uno di quei giochi che sceglie accuratamente il suo giocatore ideale, disinteressandosi a tutti gli altri. Comunque sia è giusto che sappiate a cosa andreste incontro lanciandovi alla conquista della spazio.

PRO

  • Immenso, complesso, pieno di sfaccettature
  • Ogni scelta sembra avere effetti concreti sulla partita
  • Intelligenza artificiale complessivamente ottima

CONTRO

  • Tecnicamente molto rozzo, sia dal punto di vista grafico che sonoro
  • Per alcuni potrebbe risultare semplicemente inaccessibile
  • Prima o poi vedremo un 4X con un lato diplomatico più sviluppato