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Fallout 76 - Spedizioni: il Pitt, a spasso nella fossa di Pittsburgh per la recensione

La prima spedizione di Fallout 76, il Pitt, è disponibile s PC e console. Dopo aver trascorso un po' di tempo a Pittsburgh vi raccontiamo tutto in questa recensione.

RECENSIONE di Giordana Moroni   —   01/10/2022

Il 2022 non è un anno qualunque per la saga di Fallout: il mondo post-apocalittico di Bethesda compie infatti 25 anni e, per celebrare questo traguardo, era necessario uscire un po' fuori dagli schemi. E il Pitt, l'ultima espansione di Fallout 76, esce sicuramente dai binari tracciati fino ad oggi da questo MMO. Parliamo sicuramente dell'espansione più importante dell'anno per Fallout 76, specialmente per la tipologia di contenuti offerti. Per la prima volta infatti, i giocatori escono dai confini dell'Appalachia per visitare il Pitt (letteralmente la Fossa), ubicata a Pittsburgh. La città della Pennsylvania, come molti fan della serie sapranno, è un'ambientazione già nota della zona contaminata, protagonista dell'omonima espansione di Fallout 3.

La prima e nuova spedizione ha quindi il sapore di una novità nostalgica, capace di strizzare l'occhio ai giocatori di vecchia data, ma perfettamente comprensibile e integrata nell'esperienza di Fallout 76. Dopo aver trascorso un po' di tempo nella Fossa di Pittsburgh, vi parliamo di Fallout 76 - Spedizioni: il Pitt nella nostra recensione.

Avviare una spedizione

Il Vertiboard ci porterà nel Pitt
Il Vertiboard ci porterà nel Pitt

Il Pitt è la prima spedizione inserita in Fallout 76, ovvero missioni al di fuori della mappa classica. Questo tipo di avventure, hanno già dichiarato gli sviluppatori durante il Quakecon 2022, diventeranno un apporto importante di contenuti per Fallout 76, ma saranno sempre affiancati da espansioni più lineari, come quelle che hanno visto protagonista la Confraternita d'Acciaio. Ciò che non cambia assolutamente tra le espansioni più tradizionali e la nuova serie di spedizioni è la velocità con cui la quest viene avviata e prende forma. Noi vi avvisiamo: chi ha fretta di partire per la Pennsylvania si metta l'anima in pace perché il procedimento non è dei più immediati.

Avviato il gioco post aggiornamento (che per PC Microsoft Store, Xbox e PlayStation si aggira attorno ai 75GB), il gioco ci suggerirà di dirigerci al Whitesprings, il lussuoso resort a sud della mappa. Questa ambientazione è leggermente cambiata dopo l'arrivo dei Soccorritori, fazione che si occupa di aiutare i sopravvissuti nella zona contaminata. Il gruppo insediatosi nel resort, ora conosciuto come il Rifugio, è molto ben organizzato e dotato persino di un Vertibird, un mezzo di trasporto aereo. L'aeromobile sfrutta una batteria a ultracite, che va sempre ricaricata prima di una missione; i Soccorritori razionano con grande parsimonia le proprie risorse quindi non aspettatevi che il gruppo vi scarrozzi qua e là a piacimento.

Il combustibile, o meglio, le ultracelle per caricare la batteria, le dovrete guadagnare andando a soddisfare specifiche richieste: queste si configurano come tre missioni giornaliere, dove le prime due vi forniranno il 25% di ricarica e la terza il 50% restante. Per sapere chi assegnerà le quest giornaliere dovremo rivolgerci ad Orlando, la misteriosa figura che gestisce il Rifugio, che ci accoglierà e indirizzerà verso i Soccorritori che hanno più bisogno d'aiuto. Una volta fatto favori a destra e manca saremo pronti per ricaricare il Vertibird e partire per la spedizione.

Struttura e ricompensa delle spedizioni

Le missioni possono essere giocate da un massimo di 4 giocatori online
Le missioni possono essere giocate da un massimo di 4 giocatori online

La struttura delle spedizioni de Il Pitt segue la tradizione MMO dei classici dungeon: si entra nell'istanza, si portano a termine tre missioni e si raccoglie il loot, una parte distribuito di default più una serie di ricompense extra qualora i giocatori abbiano portato a termine incarichi aggiuntivi. Le missioni sono due, intitolate "Per l'Unione" e "Dalle ceneri al fuoco", che danno rispettivamente accesso a due aree distinte del Pitt, il distretto industriale e la trincea. Nonostante le sostanziali differenze in termini di mappa e lore, "Per l'Unione" e "Dalle ceneri al fuoco" condividono la stessa ripartizione: ogni missione è composta da tre fasi diverse, ognuna delle quali richiede di soddisfare un obiettivo diverso. Questo viene scelto casualmente all'inizio di ogni spedizione, portando i giocatori a vivere avventure sempre leggermente diverse. Non scenderemo volutamente nel dettaglio della storia e della lore de Il Pitt perché, nonostante la dimensione non vastissima delle mappe, l'esperienza esplorativa è comunque rilevante. Vi forniremo quindi solo un'infarinatura generale sulla situazione in cui Pittsburgh verte.

Oltre ai Soccorritori, si aggiungono ne Il Pitt altre due fazioni: da una parte l'Unione, un gruppo di sopravvissuti che vuole risanare la città sfruttando il suo polo industriale, dall'altra i Fanatici, una banda di predoni che sta tentando di espandere i confini del proprio territorio. Tra le due missioni attualmente disponibili nella spedizione di Pittsburgh, Dalle ceneri al fuoco è quella che più ricorda l'atmosfera pesante che si respirava in Fallout 3, complice la presenza di alcuni NPC che non lasciano dubbi di sorta; nonostante il terzo capitolo sia proiettato numerosi anni nel futuro, già in questa espansione di Fallout 76 vediamo i prodromi ciò che accade nel 2277.

Le spedizioni aggiungono ovviamente nuove armaturi, armi e oggetti esclusivi a tema Pitt
Le spedizioni aggiungono ovviamente nuove armaturi, armi e oggetti esclusivi a tema Pitt

Alla fine di ogni missione, com'è doveroso che sia, è il momento di aprire la borsa del loot e riscuotere il meritato bottino. Questo si compone di Punti Esperienza, loot generico e un oggetto leggendario; completando gli obiettivi facoltativi si avrà accesso settimanalmente a progetti rari. Inoltre verranno consegnati anche una serie di francobolli, una nuova valuta introdotta proprio dalle spedizioni, anche questi moltiplicabili qualora dovessero essere soddisfatte alcune quest extra.

Francobolli aggiuntivi spettano poi al capo missione, aspetto che ci permette di introdurre un'informazione molto importante di The Pitt: tutte le spedizioni sono affrontabili da un giocatore, il capo missione, al quale si possono unire fino ad un massimo di altri tre giocatori in multiplayer. A scambiare i francobolli in cambio di merce rara invece c'è un nuovo NPC, Giuseppe, in pianta stabile presso il rifugio e che non vede l'ora di fare affare con noi.

Nelle profondità del Pitt

L'atmosfera del DLC di Fallout 3 si sente tutta ne il Pitt
L'atmosfera del DLC di Fallout 3 si sente tutta ne il Pitt

Come accennato nel precedente paragrafo, le dimensioni delle due mappe di The Pitt non sono vastissime, ma sono più che generose per la struttura delle missioni offerte. Nonostante Fallout 76 non sia l'MMO online più spettacolare dal punto di vista tecnico, il Pitt ha un colpo d'occhio che stupirà i giocatori di 76: gli scorci bucolici delle montagne dell'Appalachia sono sostituiti da una città rugginosa e immersa in una luce calda e sporca.

Il contesto cittadino, poi, offre agli sviluppatori di sperimentare soluzioni di level design mai viste all'interno di Fallout 76, caratterizzato da distese naturali tra le quali vengono punteggiati luoghi d'interesse che però, fatte rarissime eccezioni, sembrano più agglomerati di abitazioni che veri e propri centri urbani. Il Pitt, invece, regala una sensazione molto diversa, quella di una terra ferita (la trincea attraverso una vasta porzione della città come una cicatrice) e brulicante di pericolo. La soluzione urbana-industriale rende quindi gli spazi più interessanti sia durante le fasi esplorative che quelle di combattimento, una piacevolezza che non si può imputare a tutta la mappa di Fallout 76.

Esplorazione che per altro può essere condotta in assoluta tranquillità perché le spedizioni non sono a tempo; dopo un po' di immersioni nel Pitt magari sentirete l'esigenza di battere un record personale in speedrun, ma sarà solo una vostra scelta perché non c'è nessun timer a mettervi fretta. Anzi, non siete nemmeno costretti a finire per forza una spedizione in una sola sessione di gioco: tra una missione e l'altra il gioco salverà i vostri progressi e, se siete capo missione, potrete uscire e riprendere dall'inizio della missione. Un lusso che molti MMO non concedono e che invece Fallout 76 ha deciso di fornire, concessione che a nostro giudizio suggerisce ed incoraggia l'approccio esplorativo alle spedizioni.

Di contro, a nostro avviso, andrebbe fatta una riflessione circa la difficoltà delle spedizioni nel Pitt. Il grado di esperienza suggerito dagli sviluppatori è almeno il livello 50, valore considerevole e per nulla basso. Il pro, qualora ci si trovasse in difficoltà, è quello di fare squadra con giocatori più forti ed esperti, escamotage che vale per qualsiasi esperienza difficoltosa affrontata in Fallout 76. Nel caso in cui però il giocatore forte ed esperto foste proprio voi allora non è detto che The Pitt sia poi così difficile da affrontare. Sono diversi gli utenti che nella settimana successiva all'uscita hanno lamentato un livello di difficoltà non così sfidante, specialmente da coloro che hanno lavorato a build pensate per il combattimento diretto e senza esclusione di colpi. A limitare un po' la facilità c'è la disponibilità di munizioni, anche qui però aggirabile facilmente.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Windows Store
Prezzo 39,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (9)
8.1
Il tuo voto

A nostro avviso, Il Pitt è l'espansione che Fallout 76 aveva bisogno. Forse non quello che i fan si aspettavano per il 25° anniversario della serie, ma è ormai chiaro che il pubblico di Fallout si divide in chi da anni si sta godendo Fallout 76 e chi invece sta aspettando un quinto capitolo. Le spedizioni sono un contenuto dal grande potenziale e capace di aggiungere una varietà ad oggi preclusa a Fallout 76. Il Pitt in particolare gioca e sperimenta con un'ambientazione diversa dal solito, rendendo esplorazione e combattimenti più avvincenti. La scelta di iniziare proprio da uno dei DLC più amati di Fallout 3 è stata una scelta vincente, regalando ai fan della serie numerosi ricordi ma senza risultare al contrario incomprensibile ai nuovi giocatori.

PRO

  • Il Pitt mostra il potenziale delle spedizioni
  • Soluzioni di level design diverse e accattivanti

CONTRO

  • Difficoltà non sempre bilanciata
  • Ripetitività delle missioni da valutare nel tempo