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Gun Metal

Alla guida di un mech tecnologicamente molto avanzato prepariamoci a sconfiggere i malvagi alieni che vogliono distruggere il nostro mondo. Azione frenetica ed effetti spettacolari sono gli elementi forti di questo gioco distribuito nel bel paese dalla Newave Italia.

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   15/06/2004
Gun Metal
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L’ombra che cammina

La meccanica che regola l’azione è altrettanto semplice e può riassumersi in una sola parola: console. Sin dai primi momenti di gioco è chiaro come Gun Metal sia pensato espressamente per un pubblico che ama l’azione sopra ogni altro aspetto… in effetti è molto più semplice giocarlo con un joypad simile a quello della PlayStation che non con il binomio classico per i PC, mouse / tastiera. È addirittura disponibile un sistema automatico di mira che permette di disimpegnarsi parecchio eliminando la necessità di essere precisi. Ma facciamo un passo indietro e torniamo ai menù. Avviando una partita si potrà scegliere l’armamento del proprio mech sia nella modalità a terra (quando è trasformato in robot) sia nella modalità aerea (quando diviene un caccia). Ogni modalità avrà a disposizione quattro armi divise per funzionalità.

Sin dai primi momenti di gioco è chiaro come Gun Metal sia pensato espressamente per un pubblico che ama l’azione sopra ogni altro aspetto…

L’ombra che cammina

Ogni funzionalità avrà tre opzioni di scelta diverse (sbloccabili andando avanti nel gioco), per un totale di 24 armi differenti. Un sistema piuttosto semplice ma visto il tipo di gioco risulta essere piuttosto adeguato. Scelta la nostra missione in una lista lineare (nel senso che finendo una missione se ne sblocca sempre e solo un’altra) si arriva alla fase di briefing che è piuttosto indicativa: generalmente bastano poche righe di testo e una mappa con una manciata di simboli sopra per spiegare tutti i nostri compiti. Avviata la prima missione / tutorial e preso il controllo del robot si viene gettati immediatamente nell’azione, dove l’unica incombenza sarà sparare in modo forsennato distruggendo i carri armati nemici. Dopo uno scontro a terra e uno scontro aereo il primo livello risulta concluso con successo. Si nota subito l’azione frenetica e senza sosta che compone il gameplay e che risulterà ancora più adrenalinica nei livelli successivi. Il bello è che questa semplicità risulta divertente.

Gun Metal
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Una candela troppo corta

Gun Metal è diviso in 14 missioni di cui solo 4 hanno richiesto più di 10 minuti per essere completate arrivando le altre, in qualche caso, a durare appena 3 minuti scarsi. Tra una missione e l’altra non sono stati inseriti full motion video o cut scene realizzate con il motore grafico del gioco. Le cut scene non sono presenti nemmeno durante lo svolgersi dei livelli. Il risultato è una povertà narrativa che da tempo non veniva registrata in un titolo PC. Un po’ più d’impegno in questo senso poteva essere messo anche per eliminare l’impressione di stare giocando ad una sequela di livelli senza collegamenti narrativi fra loro. La durata complessiva del tutto si aggira sulle 3 ore calcolando le volte che si viene uccisi e che si è costretti a rigiocare tutta una missione (non c’è mai modo di salvare ma vista la brevità di alcuni livelli questo non è propriamente un male). Un po’ poco rispetto agli standard attuali e anche rispetto a giochi considerati comunque molto brevi (come Max Payne). Il fattore rigiocabilità è oltretutto molto scarso visto che, concluse con successo le 14 mappe e visto il filmato finale, non viene sbloccato nulla che renda appetibile il ripetere i livelli. Va però detto che se si accetta il fatto che non occorre fare altro che sparare e che il cervello può andare a farsi una vacanza di qualche minuto, durante le partite a Gun Metal, allora ci si diverte e anche molto, soprattutto negli scontri con le navi più grandi che in molti casi ricordano un altro titolo orientato completamente all’azione: Incoming.

Luci e colori

Gun Metal condivide con Incoming anche altro: la ricerca continua e quasi ossessiva della spettacolarità. I giochi di luce sono continui, le esplosioni si susseguono senza sosta e in alcuni casi la ricerca frenetica della bellezza visiva crea qualche problema a livello di gameplay; come quando ci si trova a guardare il sole e lo schermo diviene completamente bianco o come quando nel bel mezzo della battaglia le esplosioni non consentono di capire cosa sta succedendo generando un certo senso di confusione. Il lavoro svolto dallo Yeti Studios è comunque egregio e non ammette troppe critiche anche perché il tutto risulta molto fluido anche su computer non proprio potentissimi. I modelli dei veicoli nemici e soprattutto del mech pilotato dal giocatore, sono ben fatti e piacevoli da guardare, così come gli scenari che sono dotati di texture ben disegnate e di molti elementi che vanno a determinare scenari molto belli e mai monotoni, anche se decisamente piccoli. Dal punto di vista sonoro poco da segnalare: sono presenti alcune musichette di accompagnamento che fanno il loro lavoro senza infamia e senza lode e ci sono dei buoni effetti sonori adeguati all’occasione.

Gun Metal
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Conclusioni

Gun Metal è un gioco divertente ma non un capolavoro. Sicuramente migliore di alcuni giochi d’azione pura usciti ultimamente (ad esempio Bad Boys II) ma pur sempre poco appetibile per chi è abituato a FPS della qualità di Far Cry o di Painkiller. Un gioco divertente e nulla più che può far passare qualche ora piacevole grazie alla sua azione poco impegnativa e alla sua intrinseca spettacolarità. Se cercate qualcosa di un po’ più profondo e longevo lasciatelo perdere. Se invece cercate un gioco divertente, senza pretese e a buon prezzo, Gun Metal fa per voi.

    Pro:
  • Spettacolare
  • Divertente e mai noioso
  • Buona varietà
  • Prezzo conveniente
    Contro:
  • Troppo corto
  • Superficiale in molti aspetti
  • Confusionario in alcuni momenti

L’insostenibile leggerezza dell’essere

Ci sono giochi che tengono impegnati per settimane. Alcuni per mesi addirittura. Sono giochi complessi che richiedono attenzione e cura di molti dettagli, permettono al giocatore di protrarre l’esperienza di gioco quasi oltre il gioco stesso offrendo possibilità di espansione illimitate (pensate ad un FPS a caso di ultima generazione), oppure sono così vasti che garantiscono una longevità altissima grazie alla quantità di possibilità offerte (pensate a Morrowind). Gun Metal non rientra in nessuna delle due succitate categorie. Scorre come un soffio di vento e lascia poco o nulla dietro di sé, risultando semplicemente “easy”, senza pretendere di essere null’altro che un passatempo “pirotecnico”.
La storia narrata dal gioco potrebbe da sola riassumere la filosofia dello stesso: a bordo di un mech particolarmente potente dovete riuscire a vincere una guerra arrivata ad una fase di stallo.