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Hearthstone: Follia alla Fiera di Lunacupa, la recensione dell’ultima espansione dell’Anno della Fenice

La recensione di Follia alla Fiera di Lunacupa, ultima espansione realizzata da Blizzard per Hearthstone nel 2020 e nell'Anno della Fenice

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   26/11/2020

E sono tre. Con Ceneri delle Terre Esterne, L'Accademia di Scholomance e la recensione di Follia alla Fiera di Lunacupa che state leggendo, si chiude l'Anno della Fenice di Hearthstone. Un anno fatto di diversi cambiamenti, annunciati proprio in occasione del suo inizio da parte del Team 5 al lavoro sul gioco di carte pubblicato nel 2014. Sei anni di vita dunque, trascorsi i quali Blizzard ha deciso di compiere diversi passi per dare un nuovo look a Hearthstone, partendo dall'introduzione di una nuova classe, il Cacciatore di Demoni, per la prima volta dal lancio di questo titolo. La comparsa di Illidan Grantempesta tra gli eroi selezionabili ha dato il via a una serie di modifiche che sono andate a toccare un po' tutti gli aspetti di Hearthstone, partendo proprio dalle dinamiche di gioco per arrivare alle modalità disponibili e infine (come stiamo per vedere oggi) al sistema di ricompense per i giocatori. A distanza di una settimana dallo spacchettamento dedicato alle buste di Follia alla Fiera di Lunacupa, andiamo allora a scoprire quali sono le novità introdotte in occasione di questa espansione che chiude l'anno, in attesa di sapere quali saranno i piani di Blizzard per il 2021 di Hearthstone.

Nuove carte: benvenuti a Lunacupa

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Follia alla Fiera di Lunacupa si compone come da tradizione di centotrentacinque nuove carte, partendo nella sua idea originale dall'ambientazione offerta dalla fiera itinerante di Azeroth conosciuta da tutti i giocatori di World of Warcraft. Meraviglie soprannaturali e bestie esotiche sono quindi alla base delle nuove carte inserite in questa espansione, accompagnate da alcune figure che anche i giocatori di Hearthstone (perlomeno quelli di lungo corso) conoscono molto bene. Follia alla Fiera di Lunacupa riporta infatti alla ribalta gli dei antichi già protagonisti dell'espansione a loro dedicata nel 2016, facendoci quindi incontrare nuovamente C'thun e colleghi vari. Per garantire che non sappia tutto di già visto le carte degli dei si presentano chiaramente in modo diverso rispetto a Sussurri degli Dei Antichi, pur mantenendo alla base del loro design le stesse caratteristiche viste quattro anni fa. È così che C'thun si divide per esempio in quattro pezzi corrispondenti ad altrettante magie, con le quali ricomporlo per infliggere trenta danni ai nemici, N'zoth resuscita come al solito servitori e Yogg-Saron fa ancora una volta dell'RNG il proprio cavallo di battaglia. Parlando di dei antichi vi sarete accorti che ne manca ancora uno, ma stiamo per scoprire il perché.

La nuova dinamica: Corruzione

La nuova incarnazione di Y'shaarj ci porta a parlare della nuova parola chiave introdotta da Fiera di Lunacupa, Corruzione. Quando sono nella nostra mano, le carte che possiedono questa abilità possono ottenere un potenziamento se giochiamo una carta con un costo in mana più alto. Un aspetto che nei mazzi nati dopo l'uscita dell'espansione si è dimostrato ovviamente oggetto di sperimentazione da parte del meta, anche grazie a figure come Bigliettus che ha dato vita immediatamente a un deck dello Stregone che a suon di rimozione di carte dal mazzo dell'avversario prova a togliergli eventuali carte importanti dalla cima e allo stesso tempo a mandarlo in fatica.

Sono tuttavia numerosi gli effetti ottenibili grazie alla Corruzione, tra i quali segnaliamo anche quello del Pagliaccio della Fiera che permette di riempire il proprio lato del campo con una creatura 4/4 dotata di Provocazione, o il Maestro delle Fosse dedicato allo Sciamano che con tre mana dà la possibilità di calare fino a tre creature da evolvere. Al di là degli effetti più eclatanti, la nuova dinamica Corruzione apre le porte a un approccio strategico nei confronti del suo utilizzo. Il giocatore può infatti valutare in base alla situazione se vale la pena usare la versione base della carta che ha in mano, o attendere per farle ottenere il potenziamento, adattandosi così alla situazione presentata dalla partita di turno.

Per quanto riguarda il meta, a una settimana dal lancio dell'espansione siamo ancora in fase di assestamento. L'attuale condizione sembra prediligere i mazzi più veloci, per i quali Follia alla Fiera di Lunacupa non fa mancare alternative. Una di queste è senza dubbio la Vincitrice del Mistero dedicata al Cacciatore, grazie alla quale a costo uno è possibile rinvenire un segreto andando così a prepararsi anche la giocata per il turno seguente. Proprio il Cacciatore al momento sembra essere la classe di maggior successo, divisa tra la sua variante Face e quella Highlander (che comunque strizza l'occhio alla prima). Dopo l'acclamazione ottenuta grazie alle carte delle ultime espansioni resta sempre in voga il Pure Paladin arricchito della leggendaria Gran Esarca Yrel, mentre continua ad andare forte anche il Cacciatore di Demoni, anch'esso nella doppia variante Aggro e Soul. Da tenere sott'occhio è anche lo Sciamano, insieme alle sue evoluzioni.

Nuove ricompense, problemi vecchi?

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Anche se tecnicamente il nuovo sistema di ricompense studiato da Blizzard non è parte di Follia alla Fiera di Lunacupa, il suo arrivo è comunque legato alla nuova espansione viste le tempistiche. In maniera diametralmente opposta rispetto al parere positivo sull'espansione e sulle sue carte, in questo caso l'impressione è che il Team 5 potesse studiare qualcosa di meglio per evitare di scatenare le proteste dei giocatori. La scelta è stata infatti quella di abbandonare il vecchio sistema di missioni, arricchendolo con quest settimanali che insieme a quelle quotidiane permettono di accumulare punti esperienza da usare per avanzare sul Percorso Ricompense. Quest'ultimo può essere affrontato più rapidamente nel caso in cui il giocatore acquisti il relativo pass, che aumenta l'esperienza fornita dalle quest al prezzo di 19,99 euro. Una cifra da sommare eventualmente al prezzo dei pacchetti dedicati alle buste dell'espansione.

L'assenza delle quest leggendarie che garantivano pacchetti extra e qualche calcolo sulla convenienza del nuovo sistema di ricompense hanno infatti portato quasi immediatamente i giocatori a schiararsi contro la soluzione implementata da Blizzard. Il team di sviluppo è così dovuto intervenire ai ripari con un post del game director Ben Lee, il quale ha chiesto scusa sia per il modo in cui le nuove ricompense sono state implementate, sia per l'assenza di una adeguata comunicazione da parte di Blizzard nel presentarlo, promettendo cambiamenti destinati a rendere le ricompense più remunerative per i giocatori. Dobbiamo dire che l'idea che possano esserci eventi stagionali dai quali ottenere boost nell'esperienza non ci fa impazzire, visto che non tutti possono garantire la stessa presenza in termini di partite giocate a Hearthstone durante i vari mesi. Resta comunque da apprezzare l'immediata reazione degli sviluppatori alle proteste dei giocatori, in attesa di scoprire cosa succederà nei prossimi mesi.

Conclusioni

Digital Delivery Battle.net
Multiplayer.it
7.8
Lettori (6)
5.4
Il tuo voto

Concludiamo la recensione di Follia alla Fiera di Lunacupa con un parere decisamente positivo. Con la nuova parola chiave Corruzione l'ultima espansione di Hearthstone riesce a integrare nelle sue dinamiche di gioco una componente strategica, pur rimanendo un titolo fortemente legato all'RNG come dimostra il continuo ricorso a effetti simili a quelli della prima incarnazione di Yogg-Saron. Qualche dubbio sul nuovo sistema di ricompense, da valutare nella sua evoluzione nel corso dei prossimi mesi.

PRO

  • Gli dei antichi sono ancora il top
  • Interessanti effetti per la nuova dinamica Corruzione
  • Meta aperto a più archetipi

CONTRO

  • Oltre certi livelli il free to play resta un'utopia
  • Sistema di ricompense da rivedere