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Heaven's Vault, la recensione

Heaven's Vault è un'avventura sperimentale realizzata dagli stessi autori dell'acclamato 80 Days. Vi raccontiamo com'è nella nostra recensione.

RECENSIONE di La Redazione   —   26/04/2019

In questi anni abbiamo avuto l'occasione di mettere mano a tante opere che in un modo o nell'altro si sono rivelate al di fuori degli schemi. Mai prima d'ora però ci era capitato di sperimentare un'avventura in cui l'uso e la comprensione di un idioma perduto diventa la chiave per la risoluzione di un intricato mistero. È questo ciò che avviene quando ci si imbarca nel singolare viaggio di Heaven's Vault: il nuovo titolo di Inkle muove proprio in questa direzione, offrendo al fruitore una volitiva esperienza di stampo narrativo che lascia abbastanza spiazzati. D'altra parte se c'è una cosa che non manca a Jon Ingold e al suo team è proprio il desiderio di continuare a sperimentare senza limitarsi a ripetere quanto realizzato in precedenza. Su queste premesse sono stati partoriti progetti interessanti come 80 Days e Sorcery!, e la medesima filosofia è stata applicata anche all'ultima, bizzarra creazione dello studio di Cambridge. Con quali risultati? Continuate a leggere la nostra recensione per scoprirlo.

Una storia da ricostruire

In Heaven's Vault si vestono i panni di Aliya Elasra, un'archeologa dell'università di Iox, che scopriamo essere il pianeta più florido della nebulosa in cui si svolgono gli eventi raccontati durante il gioco. Dopo essere stata convocata dalla direttrice della struttura, la donna viene incaricata di mettersi sulle tracce di Janniqi Renba, uno studioso da qualche tempo misteriosamente scomparso nel nulla. Con il sostegno del robot Six, l'indagine spinge la protagonista a viaggiare ai quattro angoli del mondo di gioco in cerca di informazioni e possibili indizi che le permettano di risalire alla posizione dell'uomo, o per lo meno a scoprire cosa potrebbe essergli accaduto. Al fine di sbrogliare una matassa che sulle prime sembra essere alquanto ingarbugliata, il giocatore viene incaricato di svolgere una serie di indagini su molte delle lune che popolano la Nebula. In questi luoghi capita di imbattersi in altri personaggi ed è possibile scovare informazioni attraverso normali conversazioni, mentre in altre situazioni bisogna limitarsi a esplorare l'area circostante alla ricerca di oggetti che possano in qualche modo essere d'aiuto per la propria indagine. Buona parte dell'esperienza ludica è dunque focalizzata sulla ricerca di informazioni, e uno dei modi più pratici di procedere è per l'appunto quello di entrare in contatto con alcuni individui attraverso un sistema di dialoghi a risposta multipla che può condurre a esiti differenti. Questo genere di interazioni prevede di volta in volta tre risposte tra le quali poter scegliere, o in alternativa di rimanere in silenzio in attesa che l'interlocutore di turno prosegua il proprio ragionamento.

Heaven's Vault, la recensione

Trofei PlayStation 4

I Trofei di Heaven's Vault sono complessivamente 45, suddivisi in 35 di bronzo, 5 d'argento e 4 d'oro oltre al Platino. La maggior parte di essi sono correlati all'apprendimento di vocaboli, all'esecuzione di traduzioni e agli incontri con i personaggi secondari.

Alla scoperta di un linguaggio perduto

La principale peculiarità del gameplay dell'opera è però insita nella presenza di un antico idioma da decifrare. In questo caso Inkle ha messo a punto un vero e proprio linguaggio che il giocatore deve provare a identificare un passo per volta andando per tentativi. Nel momento in cui ci si imbatte in alcune iscrizioni si deve provare ad assegnare ad ogni frase un significato di senso compiuto scegliendo tra alcune varianti. Proseguendo nel proprio viaggio capiterà di imbattersi in altri simboli per mezzo dei quali si può capire se l'interpretazione di quei segni possa o meno considerarsi corretta. In buona sostanza qualsiasi glifo presente nel gioco contribuisce a raccontare una porzione della storia, ma la completezza e i dettagli del racconto dipendono proprio dalla capacità di indirizzare l'interpretazione di questi segni nella direzione corretta. Alcuni di essi possono essere combinati per formare parole e intere frasi, ma da una lettura sbagliata può scaturire un'idea completamente errata su un luogo o un determinato oggetto recuperato durante la propria ricerca. Per la maggior parte della storia le informazioni sull'incarico di Renba sono ridotte ai minimi termini e devono essere svelate a poco a poco attraverso l'attività di indagine e gli indizi progressivamente raccolti nelle fasi esplorative. Una formula inaspettata e senz'altro interessante sul piano meramente concettuale, che tuttavia palesa alcuni problemi soprattutto a causa di una progressione narrativa povera di ritmo, che finisce per coinvolgere solo marginalmente il fruitore facendogli mantenere un certo distacco verso i personaggi principali del racconto e le loro vicende. Sotto questo punto di vista non aiuta la mancanza della localizzazione in italiano, resa impossibile proprio in funzione della particolare struttura che regola il gioco.

Heaven's Vault, la recensione

Come avevamo già avuto modo di spiegare nel nostro provato, l'esperienza offerta da Heaven's Vault si lega alla struttura della grammatica anglosassone a tal punto da non prestarsi alla localizzazione in nessun'altra lingua al di fuori di quella originale. L'altro fattore è relativo alle diramazioni che la trama assume sulla base delle scelte operate dal giocatore, evidentemente poco alla portata di uno studio di dimensioni molto ridotte come Inkle. Insomma, per poter seguire Heaven's Vault è necessario disporre di una discreta conoscenza dell'inglese, anche in virtù di un lessico abbastanza ricercato. Le linee di dialogo appaiono e scompaiono rapidamente, per lo più senza essere sostenute dal doppiaggio, di conseguenza è indispensabile una certa prontezza per non perdere nemmeno una riga dei dettagli e delle riflessioni che la protagonista formula durante la sua ricerca. Nonostante un approccio non privo di spunti interessanti, la lettura dei glifi si è rivelata meno stimolante del dovuto. Come avrete già intuito l'opera offre un'interazione ridotta ai minimi termini, e proprio per questo gli sviluppatori hanno provato a implementare un sistema di spostamento che si alterna alle fasi di raccolta delle informazioni. A bordo di una nave Aliya e Six devono attraversare le correnti della Nebula, che soffiano ad elevata velocità formando dei veri e proprio corridoi percorribili in un'unica direzione. In questi frangenti non bisogna far altro che premere i grilletti del pad per indirizzare il velivolo correttamente, avendo cura di seguire le frecce che di volta in volta indicano il bivio corretto da prendere in base alla destinazione attivata sulla mappa. Queste sezioni fungono da riempitivo ma risultano del tutto slegate dai contenuti principali del gioco, finendo per risultare scarsamente stimolanti e quasi fastidiose da fronteggiare. Purtroppo Heaven's Vault mostra il fianco anche dal punto di vista prettamente artistico, con modelli dei personaggi davvero anonimi e un look generale che tenta la carta dell'unicità senza davvero riuscire a convincere.

Heaven's Vault, la recensione

Conclusioni

Multiplayer.it
6.0
Lettori (1)
6.0
Il tuo voto

Heaven's Vault è un'avventura coraggiosa, basata su un'idea ricca di potenziale che tuttavia avrebbe meritato una realizzazione più efficace e decisamente più organica. Nonostante i buoni propositi, la nuova opera ideata da Inkle ci ha lasciato piuttosto indifferenti, anche in virtù di una generalizzata carenza di ritmo che non contribuisce a rendere il racconto fluido e stimolante quanto avremmo desiderato.

PRO

  • Dialoghi a risposta multipla
  • Situazioni variabili in base alle proprie scelte
  • Concept originale...

CONTRO

  • ... ma poco convincente
  • Caratterizzazione dei personaggi
  • Spostamenti noiosi da fruire
  • Lo scoglio della lingua