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Heroes Chronicles

RECENSIONE di La Redazione   —   27/04/2001
Heroes Chronicles
Heroes Chronicles

Ecco a grandi linee come si snoda la trama dei 4 capitoli

Warlords of the Wastelands (colore viola)
Dopo centinaia di anni di oppressione, Tarnum scopre la vera storia del suo popolo, e a testa di un esercito di barbari lotta contro i tiranni. Marciando attraverso le aride terre natie del nord passando attraverso le paludi del sud, egli segue le gesta (e le surclassa, direi) dei suoi antenati fino alla sconfitta dei Maghi imperatori.

Conquest of the Underworld (colore rosso)
Quando l'anima del padre della Regina Allison è rapita dal Paradiso, Tarnum si occuperà di guidare la pulzella attraverso i meandri degli abissi e le lande maledette e senza fine di Underworld. Ogni passo di questo epico viaggio sarà ostacolato dalle fiamme dell'inferno e dai demoni, oltre che dalle fredde nebbie delle città-necropoli dei morti, che tenteranno in tutti i modi di rendere Tarnum un perenne abitante di questi luoghi.

Masters of the Elements (colore blu)
Gli Elemental Lords decidono di terminare 10.000 anni di pace e faranno della terra il loro campo di battaglia, a meno che Tarnum non superi la sua diffidenza verso la magia e impari gli incantesimi necessari a costruire la metropoli Conflux (dove tutti gli elementi del piano dell'esistenza confluiscono) e sconfiggerli. Per riuscire a formare un'armata tale da affrontare e sconfiggere i signori degli elementi, dovrà viaggiare attraveso le magiche nuvole, gli oceani splendenti, le montagne rocciose e i deserti di fuoco dei piani dell'esistenza.

Clash of the Dragons (colore verde)
Nemmeno gli eserciti degli elfi delle foreste di Rampart possono sopravvivere alle forze combinate dei Dragoni Neri, Rossi, color Ruggine, Azzuri e di Cristallo capitanati dalla Regina-Drago Mutare. Mentre gli elfi si ritirano nelle fitte foreste e nei piani della magia l'eroe immortale, Tarnum, cavalca verso la battaglia e questo nuovo nemico, che tenta di sbilanciare l'equilibrio dei poteri nel regno e che vorrebbe piegare il mondo ai suoi voleri.

Heroes Chronicles
Heroes Chronicles

Una veduta panoramica

Ecco la prima cosa che mi viene da dire valutando cosa hanno da offrire queste 4 "icone" dell'universo Might and Magic. Infatti chi non ha mai giocato al titolo originale avrà sott'occhio tutto quello che può trovare a livello di ambientazioni, creature, città magie. Se volete scendere di più nel dettaglio vi consiglio di spararvi il "pistolotto" descrittivo e completo nella recensione di HOMM3 di qualche tempo fa, sempre ad opera del sottoscritto.
Per i cliccatori più pigri (sapete che voglio bene anche a voi) farò un breve riassunto del riassunto (un dado Knorr dell'universo Heroes). Si tratta di un gioco fantasy-strategico a turni, nel quale voi comandate diversi eroi, appartenenti alle diverse classi tipiche (guerrieri, maghi, etc) e meno tipiche (beastmasters, eretici). Questi eroi al vostro soldo sono i leader delle armate di creature (tantissime e molto varie) che assieme costituiranno i vostri eserciti, che userete per battervi con gli eroi nemici e per mettere sotto assedio le città. Nel frattempo un occhio blando alla parte gestionale del tutto avverrà con raccolta e scambio di risorse, costruzione di edifici e ampliamento delle città...nonché sana esplorazione e ricerca di artefatti magici. Detto così o vi suona abbastanza ordinario, oppure penserete che difficilmente si possa sintetizzare tutta questa roba in un gioco. In realtà la natura stessa del gioco e come esso è concepito è il suo successo: una serie di idee geniali che trovano carburante e sfogo nella vostra fantasia. Eventi di mesi e campagne interminabili figurate in sinergia tra testo, immagini e immaginazione. Questo è un gioco che o si odia o si ama alla follia...
Torniamo a "Chronicles". Rispetto al suo papà digitale non offre la possibilità di giocare mappe singole e casuali, e non contiene nemmeno l'editor gratuito e completo di mappe e di campagne (features presenti in HOMM3) e neppure esteticamente si distingue. Stessa grafica e stessa interfaccia. E' un peccato? Direi proprio di no... dato che grosso peso è stato dato alla trama e agli eventi, con tante situazioni descritte e affrontate in maniera diversa. (Oltretutto ognuno dei singoli capitoli funziona in autonomia e non necessita di installare il "genitore").

Cavalcare senza mai fermarsi...

Sicuramente la sensazione di "completezza" qui viene a mancare, eppure non riesco ad immaginarmi senza questi capitoli sulla vita di Tarnum. Chiamatemi ostinato, adoratore, etc. ma solo il fatto che un gioco riesca ad offrire a quasi 4 anni dalla sua uscita tanto materiale ufficiale e di buona qualità dovrebbe far riflettere, anche chi si soffermerebbe solo nel dire "E' una sporca manovra commerciale". Forse forse altri motivi ci sono, e si nascondono all'occhio dei superficiali. La spontaneità di questo gioco, la sua genuina voglia di non entrare in competizione con la concorrenza, la proposta di qualcosa che stimoli la fantasia e susciti sano divertimento sono chiavi vincenti e pochi titoli possono vantarsi di possederle tutte.
Il mio interrogativo è questo: perché sentirsi onniscienti e limitarsi al trend dell'estetica a tutti i costi e dei ritmi di gioco serrati, quando è cosi piacevole lasciarsi ipnotizzare e sedurre (ehm... chiaramente non vado a letto con le scatole di Heroes Chronicles ^_^') ogni tanto anche dal piacere del puro divertimento fine a se stesso... della gioia di accorgersi che ci si siede dopo pranzo e ci si alza quando fuori dalla finestra salgono le prime ombre della sera? (frase classificata al 1° posto per il concorso premio "Cuore Puro e Animo Innocente 2001", qui ho riso, n.d.Pucci).
Come avrete capito da soli una seria lezione di "buon-giocare", non esente dai difetti sopraccitati, ma capace di reinventare in voi un sentimento videoludico sopito ormai da troppo tempo.

Heroes Chronicles
Heroes Chronicles

I quattro dell'Ave Maria

Chi non muore si rivede, e qui la frase casca proprio a fagiolo: stiamo per parlare di Heroes Chronicles, una serie di espansioni ufficiali dell'ormai assodato blockbuster Heroes of Might and Magic III (almeno in terra anglo-sassone, qui da noi forse meno), portando di fatto a quota 6 i "prolungamenti" del gioco originale. Dopo Armageddon's Blade e Shadow of Death (quest'ultima giocabile anche separatamente da HOMM3, dato che è una versione arricchita dello stesso).
La caratteristica principale di HC è il filo conduttore della trama, che li lega assieme. Di fatto si può parlare di 4 capitoli di un'unica mega- espansione. Tutto ruota attorno alla figura del mitico Tarnum, delle sue vicissitudini e gloriose battagle, prima come Re dei barbari, poi come creatura riportata in vita dopo la morte, fino alle sue gesta come leggenda mitica. Un personaggio tormentato, che già da subito vedrete come protagonista di situazioni allo stremo...