Sappiamo perfettamente da tempo oramai come sia difficile tenere il ritmo del mercato degli smartphone Android, che soprattutto a causa dei produttori cinesi viene letteralmente inondato ogni anno da decine e decine di modelli che spesso si differenziano solo per alcuni dettagli. Huawei è certamente una delle "colpevoli" di questa situazione, e infatti questo nuovo Honor 9X arrivato agli sgoccioli del 2019 contribuisce a rendere ancor più affollata la scena. Ciò nonostante la qualità tendenzialmente è sempre in grado di emergere, motivo per cui uno smartphone "di livello", seppur appartenente alla fascia medio-bassa, avrebbe certamente parecchie chance di mettersi in mostra anche in mezzo alla massa. Scopriamo quindi, grazie alla nostra recensione dell'Honor 9X, se è effettivamente questo il caso, oppure se siamo destinati ad avere di fronte soltanto "uno dei tanti" destinato all'oblio nell'arco di qualche mese.
Design e schermo
Honor 9X continua il processo di "ottimizzazione", per metterla in maniera gentile, delle risorse già disponibili di Huawei, recuperando buona parte di forme e contenuti del precedente P Smart Z uscito alcuni mesi fa. Il display è lo stesso LCD FHD+ da 6.59" e risoluzione 2340 x 1080 che, nonostante le cornici abbastanza sottili, determina un prodotto dotato di un'impronta importante, piuttosto voluminoso e quindi non certo adatto a chi apprezza i cellulari poco ingombranti; nel dettaglio, le misure sono di 77.2 x 163.1 x 8.8 mm. Di converso, l'ampia diagonale è ottimale per l'utilizzo di contenuti video, come Netflix e simili: pur lontano dalla resa dei pannelli Amoled, questo LCD è comunque più che discreto con buoni colori ben saturi, ottimo livello di dettaglio e una luminosità ampiamente sufficiente e tale da garantire la leggiblità anche sotto la luce diretta. Qualche limite esce fuori quando non lo si guarda direttamente, perché l'angolo di visuale è piuttosto ridotto. Così come il P Smart Z poi, anche l'Honor 9X adotta la soluzione della fotocamera frontale a scomparsa, tramite un modulo pop up automatizzato. Questo significa ovviamente che non esiste alcun notch o punch hole simili, lasciando completamente a disposizione l'intera area dello schermo: un ulteriore punto a favore per chi adopera parecchio lo smartphone con foto e video, e che di certo apprezzerà questa scelta da parte degli ingegneri cinesi. Per il resto il design è estremamente banale, come oramai sembra inevitabile nella stragrande maggioranza dei cellulari degli ultimi anni: se della parte frontale abbiamo già detto, il retro e infatti caratterizzato da una superficie liscia interrotta soltanto dal sensore di impronte posto nella solita zona in alto al centro, ben raggiungibile quindi dall'indice durante la presa, e dall'apparato fotografico principale. Lungo la cornice i tasti volume, accensione, la presa USB-C, il jack cuffie e lo speaker mono. Chiudiamo brevemente il discorso sul sensore di impronte confermando come sia rapido e affidabile, come d'altra parte è lecito attendersi per una tecnologia ormai ampiamente collaudata. Vale la pena sottolineare però come questo sia di fatto l'unico metodo di sblocco rapido disponibile dal momento che, per qualche strano motivo, non è contemplato il riconoscimento del volto tramite camera frontale che è invece presente in altri smartphone con camera frontale pop-up.
Hardware e prestazioni
La scheda tecnica invece per quanto riguarda il "cuore pulsante" del device offre un SoC Kirin 710F accompagnato da 4GB di RAM: considerando il prezzo di listino di 249€, già ulteriormente ritoccati dallo street price dei vari venditori, è una dotazione discreta che comunque consente allo smartphone di svolgere con efficienza i compiti richiesti dall'utenza media. Certo, nella nostra prova non sono mancati alcuni tentennamenti e qualche piccolo rallentamento nelle situazioni di stress o mettendo alla frusta il cellulare, ma sinceramente non è nulla di drammatico tenendo ben presente il pubblico a cui si rivolge il prodotto. Bene invece lato gaming, anche grazie al supporto della GPU Turbo 3.0; titoli come Call of Duty Mobile girano in maniera brillante senza prestare il fianco a critiche. L'ottima qualità costruttiva dà la sensazione di trovarsi di fronte a uno smartphone di livello superiore, motivo per cui per un uso "normale" l'Honor 9X non è certamente una cattiva proposta. La memoria interna è di 128GB UFS 2.1, quindi bella veloce sia in lettura che in scrittura, e può essere ulteriormente espansa tramite Micro SD. Lo slot dedicato quest'ultima e alla Nano SIM è poi triplo, ovvero consente di equipaggiare anche la seconda SIM e la scheda di memoria senza obbligare a dover scegliere una o l'altra. Molto poco comprensibile invece l'assenza di modulo NFC, peraltro presente invece sul gemello P Smart Z, che impedisce di utilizzare una funzionalità ormai sempre più diffusa e che può ridurre in maniera sensibile l'attrattività del prodotto verso alcuni utenti. Davvero ottima invece l'autonomia, che tramite una batteria da 4000 mAh ma soprattutto attraverso il buon lavoro di ottimizzazione fatto dal produttore consente di arrivare ampiamente oltre la giornata completa, permettendo anche di puntare ai due giorni in condizioni di utilizzo non intenso. Non è comunque supportata la ricarica wireless, fatto abbastanza prevedibile vista la fascia di prezzo.
Foto e video
La componente fotografica si poggia su un triplo sensore, col principale da 48 megapixel (i 48 vanno però attivati dalle opzioni, altrimenti di default scatta a 12) + un grandangolare da 8 e uno da 2 per la profondità. Va tenuto ben presente poi che, attivando i 48MP, si deve rinunciare a opzioni importanti come qualsiasi tipo di Zoom, Immagini in Movimento, Scatti in sequenza e la Fotocamera AI. Tenendo conto del costo dello smartphone c'è in ogni caso poco di cui lamentarsi, soprattutto per quanto riguarda gli scatti tramite il sensore principale che risultano molto ben definiti, nitidi e con una gestione convincente delle luci. La modalità notte poi aiuta parecchio a compensare i limiti in condizioni di bassa luminosità. Il grandangolare è senza dubbio meno convincente, ma limitando il suo uso alle scene ben illuminate può dare soddisfazioni dal punto di vista creativo. Appena sufficiente infine il modulo frontale pop-up, che va bene soltanto per selfie e videochiamate presentando parecchi limiti quando gli si chiede qualcosa di più. I video possono essere registrati fino a 1080p a 60fps: in questo caso è però possibile usare solo il sensore principale, mentre si deve scendere almeno ai 30fps per poter includere anche il grandangolare. I risultati non sono però granché, soprattutto con quest'ultimo. In tutti i casi invece si ravvisa una modesta luminosità delle riprese e un lavoro solo sufficiente dello stabilizzatore digitale chiamato AI Video; resta da vedere se futuri aggiornamenti potranno migliorare la situazione. Poco da dire invece sul sistema operativo, Android 9 Pie con la solita EMUI 9.0 che ormai ha fatto il suo tempo; per fortuna l'Honor 9X è nella roadmap per l'EMUI 10 con Android 10 che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, essendo già adesso disponibile tramite beta a invito. Visto che stiamo parlando di Huawei poi, vale la pena sottolineare come siano presenti tutte le Google Apps e il Play Store, permettendo quindi di usare il prodotto "fuori dalla scatola" senza problemi.
Conclusioni
Multiplayer.it
7.4
Honor 9X è un buono smartphone, venduto ad un prezzo tutto sommato corretto: i 249€ di listino, già ritoccati da alcuni venditori, sono una cifra congrua per un device ben costruito, solido, che vale ciò che costa. Certamente non spicca in nessun elemento particolare, ma nemmeno presenta grossi difetti, se si fa eccezione per l'assenza di NFC che è sempre meno accettabile alle porte del 2020 e per una qualità dei video non esente da critiche. Per chi non ha grosse esigenze può rappresentare quindi una scelta interessante, seppur vada riconosciuto che la concorrenza in questa fascia sia veramente molto, molto agguerrita.
PRO
- Ottima qualità costruttiva
- Prestazioni buone per il prezzo
- Design full screen molto apprezzabile
CONTRO
- Le dimensioni possono risultare eccessive
- Componente video modesta
- Niente NFC
- Quasi identico al P Smart Z