Uno di voi dovrà farlo!
Il gioco in realtà è una sorta di action-adventure, poco adventure e molto action. La vostra avventura inizia a casa Baggins e verrete confrontati da Gandalf… il resto della storia dovreste saperlo. In questa prima parte potrete gustarvi una splendida ricostruzione di Hobbiton dato che potrete esplorarla in lungo e in largo per portare a termine alcune piccole sotto quest (le uniche del gioco) per gli abitanti del luogo: potrete così visitare posti soltanto descritti nel libro e non toccati dal film come la casa dei Sackville-Baggins o la locanda. Purtroppo questo gioco non è un CRPG e dunque dovrete limitarvi alla visione degli esterni, non potendo entrare come vi pare e piace nelle varie abitazioni. Il resto del gioco segue fedelmente la progressione degli eventi che vi porteranno sulle rive del fiume Anduin e alla fine del primo libro. In vari frangenti del gioco potrete controllare altri personaggi oltre a Frodo come Aragorn e Gandalf. Il gioco però cercherà comunque di farvi rimanere molto spesso da soli o al massimo in compagnia di un altro personaggio. Cosa un po’ strana dato che nel primo libro la compagnia è sempre (o quasi) al gran completo, mentre nel gioco la vedrete riapparire soltanto negli intermezzi animati.
Al ponte!
I tre personaggi che avrete a disposizione sono dotati di caratteristiche ovviamente differenti, Frodo ad esempio oltre a colpire con la sua spada, potrà lanciare sassi (abilità usata in alcuni frangenti, ad esempio per distrarre alcuni nemici, come i cavalieri neri) e naturalmente indossare l’anello. L’ “unico” è stato rappresentato mediante una barra, denominata “purezza” che si esaurisce man mano che userete l’anello, per ricaricarsi in seguito, e rappresenta l’influenza che l’anello ha su di voi. Non diventerete “malvagi” ma se la barra dovesse esaurirsi, morirete. Frodo è inoltre l’unico personaggio capace di saltare. Aragorn invece è l’unico a poter usufruire dell’arco ed è dotato di alcune mosse speciali con la sua spada. Gandalf, naturalmente, potrà lanciare vari incantesimi, ognuno dei quali valevole un certo numero di punti “spirito”. Non preoccupatevi, cibo e pozioni sono abbastanza comuni. Se c’è una cosa però molto simile al film e la possibilità di infliggere il colpo di grazia ai nemici quando uno di loro dovesse trovarsi a terra, non ancora morto: il vostro personaggio si avvicinerà e lo ucciderà, infilzandolo col suo bastone hobbit o con la sua spada! Alcune mancanze nell’interfaccia di gioco si fanno però sentire, come l’assenza di una bussola o una mappa, cosa che vi farà perdere l’orientamento molte volte e soprattutto l’assenza di un riferimento all’energia rimasta nei vari nemici, caratteristica apprezzata in questo genere di giochi.
E tutti mi ameranno disperandosi!
Il gioco nel complesso, vi vedrà impegnati nel tentativo di portare l’anello a Mordor (incredibile!), e una volta usciti da Hobbiton il gioco si trasformerà in una sorta di beat’em-up 3D che vi vedrà avere a che fare con i vari nemici che popolano la terra di mezzo: ragni, archetti, goblin, orchi, troll, per arrivare ogni tanto al classico “boss” (ovviamente un Nazgul, il Balrog, a seconda della situazione), il tutto inframmezzato dall’occasionale attivazione di pulsanti e leve. Fortunatamente a spezzare la routine vi saranno innumerevoli intermezzi animati atti a meglio descrivere lo svolgimento della trama. Sebbene i dialoghi dovrebbero seguire fedelmente quelli del libro (almeno così mi è stato detto, per la versione originale), in quella italiana i dialoghi sembrano molto più “poveri”, senza contare l’assoluta mancanza di un qualsivoglia tentativo di dare un minimo di intonazione ai vari discorsi. Nessuno dei doppiatori (tutti di ovvia provenienza cartoonesca) recita con pathos, anzi sembra che stiano tutti davvero leggendo. Un vero peccato.
E’ mio! E’ venuto da me!
In conclusione, la Compagnia dell’Anello, è un gioco tutto sommato divertente, dotato di una grafica davvero bella (le musiche sono di pregevole fattura, ma l’assenza della colonna sonora di Howard Shore si fa sentire). Peccato per le mancanze notate in precedenza e per una longevità non proprio elevata (tre pomeriggi sono stati sufficienti per finirlo), cosa che potrebbe far riflettere sul suo acquisto.
Pro
- Grafica di altissimo livello
- Tratto dal libro
Contro
- Non è la licenza ufficiale del film
- Scarsa longevità
- Non eccessivamente innovativo
Un anello per domarli....
Arriva finalmente sul PC, il primo di una lunga serie di giochi dedicati al Signore degli Anelli. Questo qui in particolare non è il Tie-In ufficiale del film, ma gode di una licenza diversa, ed è infatti ispirato ai libri e rappresenta un tentativo più o meno timido di approfittare della notorietà che circonda tutto quello che riguarda la Terra di Mezzo: Tolkien si starà probabilmente rigirando nella tomba. Chiaramente in questo gioco i protagonisti non rispetteranno le sembianze degli attori per ovvi motivi di diritti: un po' una delusione dato che nell'immaginario collettivo per molti anni a venire (finchè non verrà in mente fra qualche decade di fare un remake della trilogia) pensare a Frodo e Aragorn richiamerà innegabilmente nelle nostre menti i volti di Elijah Wood e Viggo Mortensen. Ironicamente le sembianze dei personaggi hanno qualche rassomiglianza con le fattezze dei personaggi della fallimentare versione cartoonesca di Ralph Bakshi della trilogia. Inoltre vi saranno alcune differenze col film negli stessi punti in cui esso discosta dal libro: nel gioco troverete la presenza di Tom Bombadil e Baccador, in occasione del salvataggio di Frodo arriverà Glorfindel al posto di Arwen... Inoltre vi saranno parti in più come quella del Sinuosalice e delle Barrow Wights (le tombe in cui Frodo ottiene la spada dell’ovest) e in meno come quella riguardante la lotta fra Gandalf e Saruman. Se ciò sia un bene o un male spetta a voi stabilirlo.