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Insurmountable, recensione: scaliamo montagne in questo rogue-like

Insurmountable è un'avventura rogue-like che ci invita a scalare delle montagne. Ecco la nostra recensione del gioco PC

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   02/05/2021

La montagna non perdona. Bisogna impararlo subito e capire che non si deve mai andare oltre i propri limiti, perché queste antiche rocce, spaccate dal ghiaccio e sommerse dalla neve, non si preoccupano del nostro destino. Questo è vero nella vita reale, così come in Insurmountable, la nuova avventura di sopravvivenza in stile rogue-like di ByteRockers' Games. Questa lotta contro il freddo, il tempo e la natura ha saputo convincerci? Scopritelo nella nostra recensione di Insurmountable.

Tre montagne per tre scalatori

Cos'è esattamente Insurmountable? Il gioco di ByteRockers' Games è un'avventura rogue-like strategica che ci chiede di scalare tre montagne di fila, con uno tra tre scalatori. I nostri esperti personaggi si differenziano per equipaggiamento iniziale (che include elementi come una tenda per dormire, guanti per scaldarsi, scorte di cibo...) e abilità. Ognuno di loro ha una propria caratterizzazione e un motivo che li spinge alla scalata, ma si tratta solo di poche righe narrative che danno il via alla partita e che ignorerete ben presto.

Insurmountable è infatti un gioco fondato completamente sul gameplay: non c'è trama o lore da esplorare, ma solo tre montagne da scalare una dopo l'altra. Ovviamente, ogni monte è sempre più complesso, precisamente a causa di una serie di modificatori che aggiungono bonus e malus per dare un po' di varietà a ogni nuova partita. Parliamo di elementi come "maggiore accumulo di freddo durante le tempeste", "minore consumo di energia sulla neve", "più esperienza guadagnata negli eventi" e via dicendo.

Insurmountable è un gioco stratificato e ci sono molteplici elementi da tenere in considerazione per poter completare il proprio viaggio. Ogni personaggio ha infatti varie statistiche. Si parte con i punti vita, che se azzerati causano un Game Over e conseguente perdita di ogni avanzamento. C'è poi la salute mentale, che cala regolarmente durante la scalata o eseguendo certe azioni. Importantissima anche l'energia, che si consuma a ogni spostamento. Non bisogna dimenticare di tenere sotto controllo la propria temperatura corporea e, una volta superata una certa quota, anche l'ossigeno. Se uno di questi valori raggiunge lo zero, si entra in stato critico e a intervallo regolare si attivano eventi che causano la perdita di punti vita.

Insurmountable: la mappa è divisa in caselle
Insurmountable: la mappa è divisa in caselle

Come detto, l'indicatore più importante è l'energia. Insurmountable è un gioco a caselle. Ogni montagna è un insieme di esagoni e il nostro compito sarà quello di creare un percorso passando da una casella all'altra, spostandoci in piano o scalando. Ogni movimento consuma energia, soprattutto quando si cambia altezza. Maggiore è la differenza d'altezza tra due esagoni, maggiore è il consumo di energia. Il gioco ci dice quanta energia consumeremmo, quindi possiamo decidere se vale la pena o meno proseguire in una certa direzione. Ci sono poi diversi tipi di terreno che condizionano la difficoltà di spostamento.

Il gioco ci permette di creare percorsi molto lunghi, ma è sempre meglio spostarsi di poche caselle alla volta per poter ottenere una visuale più chiara di quello che ci si para di fronte. Insurmountable propone una visuale dall'alto, ma è volutamente limitata e scomoda (alle volte troppo scomoda), così da non permetterci di avere una visione completa di quello che ci circonda. Inoltre, il gioco propone un ciclo notte-giorno e condizioni meteorologiche (come tempesta di neve o vento forte) che diminuiscono la visibilità e aumentano i malus (una tempesta di neve fa abbassare la temperatura corporea molto più del normale, ad esempio).

Insurmountable: per spostarci creiamo percorsi tra le caselle
Insurmountable: per spostarci creiamo percorsi tra le caselle

Per contrastare le insidie della montagna dovremo usare una serie di oggetti. Potremo equipaggiare scarponi, guanti o una piccozza, ad esempio, che diminuiranno il consumo di energia, calore corporeo e via dicendo. Ci saranno poi oggetti monouso come scorte di cibo o bombole di ossigeno. A questi si sommano abilità passive (che hanno effetto continuo) o attive (che richiedono una ricarica dopo l'utilizzo).

Gli oggetti si possono ottenere attraverso gli "eventi", ovvero caselle sulle quali sono presenti icone. Gli eventi ci ricompensano sempre con punti esperienza: a ogni level up potremo scegliere una nuova abilità. Ogni evento inoltre permette di spendere un po' di tempo, energia, salute mentale, ossigeno o calore corporeo in cambio di una ricompensa (oggetti o effetti rigeneranti), che non sarà mai certa. In qualità di rogue-like, Insurmountable include infatti una componente casuale che ci può facilmente mettere il bastone tra le ruote.

Insurmountable: un tipico evento del gioco
Insurmountable: un tipico evento del gioco

E qui ci imbattiamo nel primo grande problema di Insurmountable: la casualità. Come detto, parliamo di un rogue-like, ma le montagne hanno la stessa struttura ad ogni partita: non viene generata una nuova mappa ogni volta, ma semplicemente gli eventi vengono posizionati in modo parzialmente casuale (molte caselle sono fisse). Le differenze sono veramente minime, quindi ci sono pochi motivi per giocare più volte. Anche gli eventi sono pochissimi e dopo due partite li avrete visti praticamente tutti. Non dovete quindi pensare a Insurmountable come a un vero rogue-like, ma solo come un'avventura con permadeath che, una volta completata, molto probabilmente metterete da parte.

In realtà dovremmo dire "se" riuscirete a completarla. Purtroppo Insurmountable ha gestito malamente il livello di difficoltà. Il gioco infatti propone prima di tutto un livello "normale" e, una volta terminata una scalata completa con un personaggio, si attiva il livello "difficile", che a sua volta può sbloccare un terzo livello di difficoltà. "Normale" è però molto (molto) semplice e con un minimo di attenzione si può completare l'intera partita senza mai attivare uno stato critico o essere realmente in pericolo.

Insurmountable: l'intentario di gioco
Insurmountable: l'intentario di gioco

"Difficile", invece, trasforma la scalata in un inferno. I malus sono brutali e completare anche solo la prima montagna è veramente complesso e non perché sia richiesta molta più strategia o pianificazione. La casualità potrebbe facilmente impedirci di ottenere risorse e ci lascerebbe senza alcuna possibilità di sopravvivenza. In una partita, ad esempio, siamo arrivati in cima alla montagna senza ossigeno e siamo morti poco dopo in quanto sin dall'inizio della scalata non abbiamo trovato un singolo evento che ci avesse dato la possibilità di ottenere bombole di ossigeno, quasi l'unico modo per riprendere fiato (letteralmente).

I rogue-like, per propria natura, hanno delle "partite sfortunate", ma se la vittoria è legata più alla fortuna che alla bravura, qualcosa è andato per il verso sbagliato. Considerate inoltre che Insurmountable è un gioco molto lento, anche aumentando la velocità delle animazioni del personaggio. La prima montagna richiede facilmente un'ora e tutte e tre le montagne sommate richiedono fino a quattro ore. Il ritmo stesso è lento e spesso possiamo giocare per minuti senza fare nulla di particolare se non guardare il personaggio muoversi e cliccare un paio di volte il mouse per completare un evento che abbiamo affrontato più e più volte.

Capite bene che essere sconfitti perché il gioco non ci dà gli strumenti per giocare ci fa rimanere con l'amaro in bocca e la sensazione di aver buttato via una o più ore. Oltre a sbloccare il livello di difficoltà successivo, inoltre, Insurmountable non dà alcun premio per la vittoria, se non un punteggio. Non c'è quindi avanzamento o modo di semplificare le partite successive. Inoltre, i personaggio non sono poi così diversi: a conti fatti, cambia solo una singola abilità, che non rivoluziona il gameplay.

Insurmountable: gli eventi danno esperienza e ricompense
Insurmountable: gli eventi danno esperienza e ricompense

Insurmountable è quindi un gioco con vari problemi. Perlomeno, riesce a ricreare una sensazione di inferiorità nei confronti della montagna. Vederla dal basso è d'impatto e ogni passo sembra veramente un'impresa complessa. Guardarsi alle spalle alla fine della scalata, invece, dà una sensazione di vertigine e compiutezza che nemmeno i giochi AAA sono in grado di dare. Purtroppo anche queste soddisfazioni scemeranno rapidamente dopo poche partite. La grafica non aiuta inoltre: fa il proprio dovere ma di certo non colpisce l'occhio. Anche a livello sonoro c'è poco da commentare, con giusto qualche effetto e un paio di musiche di sottofondo adeguate ma dimenticabili.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.8
Lettori (6)
6.6
Il tuo voto

Insurmountable è un prodotto intrigante sulla carta, fondato su un'idea particolare ma all'interno di una struttura di gioco fin troppo lenta e poco interattiva. I contenuti si esauriscono troppo rapidamente e le possibilità di successo non dipendono dalla nostra abilità ma più che altro dalla fortuna. Nel complesso, è un'esperienza che non riesce a intrattenere se non per poche ore: poi, superato l'effetto sorpresa, si capisce che si ha tra le mani un gioco che non è strategico, non è survival e non è rogue-like. Insurmountable è un insieme di generi, nessuno dei quali riesce a emergere.

PRO

  • La montagna ha il proprio fascino

CONTRO

  • Difficoltà mal gestita
  • Elemento casuale limitante
  • Pochi contenuti