Laika: Aged through Blood è la dimostrazione che è sempre possibile prendere un genere dai canoni, apparentemente, immutabili e rivoluzionarlo per creare un'esperienza incredibile. Questo gioco è un metroidvania in cui esplorare e combattere in sella a una moto, dove per ricaricare dovrete fare delle giravolte in aria e in cui l'atmosfera da Mad Max si unisce a una struttura alla Hollow Knight.
La storia di vendetta e redenzione ideata dagli sviluppatori di Brainwash Gang a tinte western e sciamaniche vi metterà nei panni di Laika, una mamma coyote che può parlare con gli spiriti dei morti e tornare in vita quando viene uccisa. Lei è l'unica speranza del suo villaggio, ultimo bastione di resistenza alla dittatura militare degli uccelli che, pur di affermare la loro supremazia, sono disposti a distruggere quel poco che è rimasto della natura.
Esplorare in sella a una motocicletta un'ambientazione bella da vedere e ricca di nemici è un mix che funziona davvero bene e in questa recensione di Laika: Aged Through Blood vi racconteremo perché, secondo noi, questo titolo è uno dei migliori videogiochi indipendenti usciti quest'anno.
In sella
L'elemento centrale dell'intera esperienza di Laika: Aged Through Blood è la motocicletta che dovrete imparare a bilanciare, impennare e usare per eseguire una miriade di acrobazie indispensabili a sopravvivere in combattimento. La fisica di questo mezzo di trasporto richiede pochi minuti per essere compresa ed è solidissima: la velocità accumulata con l'accelerazione è proporzionale alla distanza della rincorsa e detta l'altezza e la gittata dei salti, dei parametri indispensabili per esplorare e gestire le molte sparatorie di questo gioco. La motocicletta di Laika, infatti, non è solo un mezzo di trasporto, ma anche uno scudo per parare e rimandare al mittente i proiettili degli avversari e lo strumento necessario a ricaricare armi e abilità.
L'avventura inizia con un revolver da 2 colpi e l'unico modo per ricaricarlo è effettuare una giravolta all'indietro durante un salto con la due ruote. Le arene, tanto in fase di esplorazione quanto nel corso dei combattimenti con i boss, sono piene di opportunità per queste acrobazie ma gli stimoli sono talmente tanti (tra ostacoli da evitare, proiettili da deflettere e nemici da uccidere) che è sempre una sfida rimettere nel caricatore le munizioni che servono. Gestire al meglio il comportamento della moto non solo vi farà trionfare in combattimento, ma vi permetterà di raggiungere le nicchie più remote dove si nascondono le risorse necessarie a sbloccare nuove armi e potenziamenti tramite un sistema di creazione intuitivo e che non richiede quasi mai di dover cercare nuovi materiali.
Un’ode al cannone di vetro
Fin dai primi minuti di gioco è evidente che in Laika: Aged Through Blood si muore parecchio. La sua struttura, a livello concettuale, è identica a quella della saga di Ghostrunner: in un colpo potrete uccidere ogni nemico (eccetto i boss) e ogni nemico potrà uccidervi in un colpo e rimandarvi al checkpoint che, però, non è mai a più di 20 secondi di distanza. Il vostro più grande alleato è il "bullet time" ovvero la possibilità di rallentare il tempo mentre mirate per poter centrare i nemici e attivare meccanismi anche a metà di un'acrobazia. Morirete facendo i salti tanto quanto per mano dei nemici perché più la storia va avanti, più si aspetta che voi abbiate acquisito padronanza della moto e del combattimento.
Se i salvataggi non fossero così frequenti e clementi questa impostazione sarebbe una tortura, invece, gli sviluppatori hanno indovinato alla perfezione il bilanciamento tra sfida, fallimenti e soddisfazione della vittoria. Ci sono alcune sezioni piene di nemici che abbiamo tentato anche 20 volte di fila per poter azzeccare la sequenza perfetta di salti, spari, ricariche e schivate necessaria a ripulirla, il tutto senza mai sfociare in frustrazione bruciante. La campagna principale, sbagliando e riprovando il necessario, si completa in una dozzina di ore ma viste le molte missioni secondarie a disposizione non abbiamo potuto fare a meno di passarne altre quattro o cinque in compagnia di Laika.
Un racconto bruciante di emozioni
A scatenare in noi una bruciante e perdurante voglia di tornare in sella ci ha pensato la storia di Laika: Aged Through Blood, che vede la protagonista imbarcarsi in un viaggio per proteggere il suo villaggio minacciato dall'invasione dei malvagi uccelli, una società imperialista e incurante dell'ambiente. Tutto comincia con la violenta morte di un caro amico di Laika e di suo figlio, smembrato e crocifisso a un'insegna. Per difendere il villaggio e per proteggere sua figlia, destinata un giorno a ereditare la sua immortalità, Laika decide di andare alla ricerca di alleati nella frontiera desolata, così da indebolire il più possibile i nemici.
Non sarà solo la protagonista a colpire, dato che ognuno degli abitanti del villaggio ha una storia e una personalità ben definite: c'è chi è più malinconico e chi è più tendente alla follia e molti di loro vi assegneranno delle missioni. C'è tanto dolore nel mondo di Laika quindi non aspettatevi un lieto fine da tutti questi incarichi. Alcuni vi sembreranno completamente futili ma, come dice lei stessa "servono a recuperare quelle piccole cose che fanno la differenza tra vivere e sopravvivere". Un altro punto cardine della narrazione è il rapporto di Laika con sua madre, colei che un tempo aveva i suoi poteri ed era incaricata di proteggere il villaggio. Se vorrete, potrete ricostruire la loro relazione disfunzionale per portare un ulteriore spiraglio di luce nella vita della piccola figlia di Laika.
L’arsenale e i potenziamenti
Per combattere in modo più efficiente ed esplorare alcune aree bloccate della mappa sono indispensabili le nuove armi che è possibile sbloccare dal fabbro del villaggio. Senza fare troppi spoiler possiamo dirvi che con i materiali giusti è possibile aumentare il caricatore delle armi così da ricaricare meno di frequente, così come ridurre il tempo di ricarica. Noi vi consigliamo di investire le risorse che avrete a disposizione per ottenere il fucile a pompa il prima possibile perché quest'arma, grazie al suo rinculo, allargherà non poco le vostre possibilità di movimento ed esplorazione. Prima di avventurarvi nella landa desolata controllata dagli uccelli è sempre opportuno dare un occhio ai materiali di cui il fabbro ha bisogno per realizzare il prossimo strumento di morte così da non rischiare di tornare a un checkpoint per raggiungere una risorsa che non vi serve.
Le viscere che vengono raccolte sconfiggendo i nemici sono la moneta di scambio di questo universo. Ogni volta che Laika muore, però, perde una buona parte dei suoi guadagni e solo tornando al punto dove siete stati sconfitti e recuperando un sacco che avete lasciato cadere in precedenza otterrete la valuta persa. Esattamente come in Hollow Knight, poi, c'è un personaggio che potrete andare a cercare in ogni sezione del mondo che vi venderà la mappa di quel luogo aiutandovi a trovare strade, nicchie e scorciatoie per dove dovete arrivare. Queste mappe costano sempre di più man mano che il gioco prosegue quindi vi consigliamo di andare in giro sempre con almeno 150 viscere per poterle acquistare non appena incontrate il cartografo e non dover fare avanti e indietro.
Una sinfonia di colori
Dove Laika: Aged Through Blood lascia veramente a bocca aperta è nel suo comparto artistico. Dei bellissimi fondali si mescolano ad arene curate e piene di dettagli, il tutto con una colonna sonora poetica e malinconica. Beícoli, la musicista dello studio di Brainwash Gang, ha fatto un lavoro magistrale nel tradurre in musica le atmosfere del mondo di Laika. Le chitarre spagnole si mescolano a quelle western e i beat elettronici accompagnano dei cori eterici in una combinazione di toni e melodie che immerge completamente chi gioca nell'ambiente e nelle atmosfere di questo universo narrativo. L'unica pecca è che per sbloccare nuove canzoni della colonna sonora è necessario trovare dei collezionabili, quindi, per le prime tre ore, la playlist è limitata a solo quattro (bellissime) tracce che potrebbero stancare.
La palette cromatica utilizzata, poi, è sorprendentemente varia e spazia dai marroni del deserto ai verdi delle fognature tossiche passando per gli azzurro-grigi del cimitero degli antenati e dai rossi rugginosi di un cantiere navale abbandonato. I toni sono pieni, i contrasti forti e il sangue scorre a fiumi: la contrapposizione tra la dolcezza delle linee e la brutalità degli eventi mostrati è parte integrante dell'identità dell'opera e ci ha completamente conquistato. Laika: Aged Through Blood è una gioia per occhi e orecchie oltre che un monumento all'innovazione in fatto di game design. Mettere un metroidvania su ruote (gli sviluppatori lo chiamano motorvania) con combattimenti a rallentatore e una narrazione così coinvolgente è stata un'ottima mossa per assicurare familiarità e al contempo innovazione.
Conclusioni
Laika: Aged Through Blood è un gioco semplicemente imperdibile. Ha una struttura familiare e insieme innovativa, ha un sistema di combattimento ad alto rischio, ma con salvataggi frequenti e racconta una storia struggente e forte. L'idea di esplorare un metroidvania in sella a una moto è fresca e avvincente, e tutto il gameplay a base di acrobazie per ricaricare le armi è una sfida approcciabile che aumenta di intensità in modo regolare. Il comparto artistico è ispirato, i personaggi ben caratterizzati e la colonna sonora è eccellente. L'unico difetto è che proprio le tracce musicali della talentuosa Beícoli sono legate a un collezionabile da raccogliere e quindi non sono subito a disposizione.
PRO
- Storia toccante e ben sviluppata
- Combattimento unico e divertente
- Comparto artistico eccelso
- Colonna sonora da 10
CONTRO
- Le tracce della colonna sonora sono un collezionabile