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Mafia Day Three: La Saga Finale

Dopo le prime due parti del suo personalissimo diario "mafioso", Paolo "Shye" Bersani conclude, con i suoi commenti finali, la nostra appassionante visita guidata a Lost Heaven, il paradiso perduto di contrabbandieri e uomini d'onore. Baciamo le mani.

RECENSIONE di La Redazione   —   18/09/2002
Mafia: City of Lost Heaven
Mafia: City of Lost Heaven
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Mafia Day Three: La Saga Finale
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Il confronto

A volte poi avrei voluto avere maggiore libertà d'azione nelle cose che mi venivano assegnate.
Spesso, per quanto comunque eccitanti, si trattava di "Tommy, vai da lì a lì entro il tempo X" e la cosa mi mortificava un po'.
Certo, subito dopo mi chiedevano di piazzare una bomba o eliminare qualcuno e rimpiangevo le missioni più semplici..sono sempre stato troppo buono per questo genere di affari.
Come ti dicevo, la mia memoria non è più quella dei bei tempi, ma difficilmente ricorderei qualche altro difetto della mia adorata città.
Anzi, credo di essere stato fin troppo cattivo.
Oggi cose del genere non ne fanno più.
Ieri sono andato a trovare mio nipote ed era tutto intento a giocare con uno di quei videogames nuovi tutti luci e colori, un certo AGT3, TAG3 ... GTA3 forse, e mi ha persino chiesto se era quello che facevo ai miei tempi.
Eh no, figliolo, non era proprio la stessa cosa.
Intanto io non ero solo un ladro d'auto, ma le cose da fare erano generalmente più trucide di quelle del gioco del mio nipotino.
E poi le differenze sono molte.
In quel gioco sembra tu possa, così dicono i miei nipoti, girare per la città piuttosto liberamente rubando un po' quello che ti pare, con missioni spesso slegate tra loro e maggiore libertà d'azione.
Nel Paradiso Perduto era un po' diverso; era più come vivere un film..le missioni varie che mi venivano assegnate, anche se non sempre lineari, erano in questo ordine di idee.
Noi facciamo una cosa per averne poi o doverne fare 1 altra.
Anche lì si potevano rubare macchine o intraprendere strade alternative ma si rischiava di rovinare tutto e perdere la fiducia del capo.
E lì iniziavano i problemi...
Non so se mi sarebbe piaciuta davvero più liberta d'azione, in fondo.
Credo sia semplicemente una questione di gusti; nonostante mi lamentassi di continuo, per me Lost Heaven era il paradiso in tutti i sensi.
Tranne che ho sempre detestato la violenza..non c'è mai stato verso di farmi provare un qualsiasi gusto, anche minimo, nel vedere soffrire la gente, si trattasse di un bambino come del peggiore mafioso. Come di Morello, per intenderci.

Mafia Day Three: La Saga Finale
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In the end ..

In ogni caso si poteva decidere quanto sangue fare uscire dai corpi delle vittime dei nostri 'affari'.
Naturalmente intendo colpendo in modo più o meno calibrato, cosa avevate capito? Per il resto comunque la violenza non era davvero mai gratuita. MAI.
Se c'era la necessità di compiere qualche atto estremo era quasi sempre l'ultima scelta che ci restava e, se non altro, il tutto era orchestrato così bene da farti pensare che stavi quasi facendo la cosa giusta.
Non c'erano comunque massacri casuali o giusto per il piacere di farlo.
Altrimenti me ne sarei andato sbattendo la porta dalla Famiglia! Uhm ... forse ...
In ogni caso investire un pedone voleva dire galera, e a vita probabilmente.
Non ci poteva certo mettere a sparare in mezzo alla folla e sperare che nessuno si lamentasse o che non succedesse niente.
Sarebbe stato troppo facile.
Non sarebbe stato Lost Heaven.
Forse è ora che smetta di affidarmi ai ricordi, mi sta quasi per scendere una lacrima dagli occhi..se per la nostalgia o per lo stufato di cipolle di mia moglie, non so dirlo.
Ma una cosa la so di sicuro; se avete la possibilità di tuffarvi nel mondo di Lost Heaven non fatevi sfuggire l'occasione. Assolutamente non fatelo.
Un mondo in cui non vi annoierete davvero mai e dovrete sempre tenere alta la guardia, per evitare brutte sorprese.
Un mondo a metà tra inferno e paradiso.
Un mondo che vi affascinerà per i suoi colori, i suoi suoni, la sua incredibile atmosfera, la caratterizzazione estrema di tutto quello che troverete.
Un mondo in cui ne dovrete combinare di ogni per salvare l'interesse della Famiglia, ancora prima che del vostro.
Un mondo che vi strabilierà per l'enorme dettaglio con cui tutto è stato creato, da Dio o chiunque stia in cielo e dai suoi cittadini, realizzato e mantenuto.
Un mondo che se avete la possibilità di visitare, entrando in un negozio e comprando una di quelle ricostruzioni storiche di Lost Heaven chiamate MAFIA, non potete assolutamente lasciarvi fuggire..

Mafia Day Three: La Saga Finale
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I difetti di Mafia - L'ago nel pagliaio

Bah ... anche la birra non è niente di che. A quei tempi si sorseggiava un vino francese contrabbandato veramente delizioso. Non c'è davvero paragone.
Oggi, che è l'ultimo giorno in cui staremo insieme, voglio però essere sincero al massimo; qualche difetto ce l'aveva anche Lost Heaven, seppur mi tocca ammetterlo a malincuore.
La mia memoria non è quella di un tempo, ma qualcosa me lo ricordo ancora.
Ad esempio, come già ti dicevo, il comportamento dei miei concittadini a volte mi lasciava perplesso. A quei tempi vedere un uomo armato girare per la città non era così strano, anzi.
Nonostante questo appena ne vedevano una cominciavano a gridare all'impazzata attirando plotoni interi di sbirri.
Il che non avrebbe niente di strano se in realtà non si comportassero molto diversamente riguardo alle macchine.
Quando una di queste saliva su un marciapiede o rischiava di investirli con una manovra azzardata, per usare un eufemismo, sembravano quasi non accorgersene se non all'ultimissimo momento.
L'uso del clacson frequente mi ha risparmiato molti sensi di colpa ma continuo a chiedermi come facessero a non sentirmi.
Altri invece erano senza dubbio stanchi della vita visto che dopo avermi apostrofato in malomodo per avergli inchiodato ad un metro riprendevano a camminare e quasi mi si infilavano sotto le ruote.
Ma d'altronde nessuno è perfetto, e i cittadini di Lost Heaven confermano davvero questa regola...
Anche fisicamente a ben vedere non erano granchè; forse ero troppo occupato ad ammirare la prestanza di Sam, la professionalità di Frank e il carisma di Paulie per accorgermene.
I 'comuni mortali' a volte apparivano sciatti e poco curati, a ben vedere.
La cosa che più mi diede fastidio comunque, in quegli anni, fu quella stupida e maledetta gara automobilistica che mi fecero correre..m'avevano forse preso per un pilota professionista? Quante volte ho rischiato la pelle in quei 5 giri non lo so davvero e ancora oggi mi chiedo come diavolo ho fatto ad arrivare davanti a tutti gli altri, nonostante le prodezze della macchina su cui l'amico di Ralphie aveva lavorato tutta la notte.
Mah ... Lost Heaven, dove tutto può succedere