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Marble Knights, la recensione

Wayforward se ne viene fuori con un gioco che unisce le biglie all'hack and slash e incredibilmente funziona, come vediamo nella recensione di Marble Knights.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   23/09/2020

Quando non si adagiano su schemi abusati, i giochi indie riescono a volte a proporre delle idee veramente bizzarre anche in ambito mobile, come vediamo in questa recensione di Marble Knights. WayForward è un team che ispira grande fiducia, pertanto se se ne viene fuori con l'idea di unire il gioco delle biglie all'hack and slash fantasy possiamo anche alzare un sopracciglio, ma faremmo bene a seguire la cosa con interesse e mentalità aperta. E in effetti lo strano mix funziona in questo gioco, anche se sembra non riuscire mai ad approfondire pienamente né una né l'altra anima del bizzarro connubio, rimanendo un po' in superficie ma riuscendo, comunque, a interessare prima e intrattenere poi, praticamente già dopo qualche minuto di gioco. Com'è possibile mettere insieme un action hack and slash su cavalieri e draghi e una corsa delle biglie, dunque? Semplice: mettendo in scena le avventure di combattenti fantasy che hanno la metà superiore del corpo dalle forme umane (dunque in grado di impugnare spada e scudo) e la metà inferiore rappresentata da una sfera rotolante.

Marble Knights 4


Sebbene detta così possa sembrare un'idea piuttosto inquietante, nel tipico stile di WayForward si tratta di una caratterizzazione molto fumettosa e allegra, che semplicemente unisce le normali situazioni di un gioco tipo action RPG fantasy alla simulazione fisica di un Marble Madness e riesce a farlo con una semplicità disarmante, nonostante il connubio sia decisamente folle. La storia racconta della terra di Roundingham minacciata dal temibile Lord Terroball, e di una serie di combattenti (opportunamente chiamati Knights of the Round, in perfetta corrispondenza con la loro forma) che sono chiamati a sconfiggere il signore oscuro e i suoi numerosi scagnozzi. La premessa sarebbe quella tipica di un qualsiasi action hack and slash o adventure tipo Zelda, se non fosse che il mezzo di locomozione dei personaggi, ovvero la sfera che hanno al posto delle gambe, introduce dinamiche di gioco alquanto particolari, trasformando di conseguenza il sistema di controllo e lo stesso level design per accordarsi al fatto che i protagonisti sono praticamente delle biglie antropomorfe.

Tra spadate, magie e rotolate

A prima vista, anche guardando le immagini, Marble Knights sembra un semplice action in stile hack and slash, con visuale dall'alto e grafica un po' stilizzata che richiama un po' le atmosfere di Zelda. Tuttavia, basta muovere il personaggio per capire cosa ci sia di strano in questo gioco: avendo una sfera al posto delle gambe, il protagonista rotola più che camminare, cosa che introduce tutto un sistema peculiare di spinte, forza centrifuga e inerzia in grado di modificare in maniera sostanziale il sistema di controllo e l'intero level design, tutto costruito su questa particolarità dei personaggi. Quello di Marble Knights è infatti un mondo a misura di "biglia", per così dire: tutto lo strano regno di Roundingham è popolato da individui rotolanti, motivo per il quale i livelli sono costruiti quasi come piste per far correre delle sfere. A dire il vero, questo è un aspetto che poteva essere forse più approfondito nel gioco e che risulta invece sfruttato solo parzialmente. I livelli favoriscono un po' il movimento delle sfere introducendo anche elementi di sfida collegati a questo aspetto: strapiombi da evitare con rapide manovre di controllo, discese repentine per accumulare velocità e salti improvvisi per passare da una piattaforma all'altra e anche veri e propri labirinti con buche da schivare dosando precisamente le spinte, ma difficilmente questi rappresentano dei veri e propri elementi di sfida, rimanendo solo delle aggiunte colorite e in grado di caratterizzare un po' il gameplay senza essere più di tanto determinanti.

Marble Knights 3


Ad aggiungere ulteriori dubbi su come il gioco avrebbe potuto sfruttare maggiormente questa sua particolare caratteristica è anche il sistema di controllo: l'utilizzo del "tilt", ovvero dell'inclinazione dello schermo per muovere il personaggio di conseguenza, risulta alquanto limitato da una sensibilità piuttosto bassa e stranamente non regolabile, cosa che mortifica un po' le possibilità che l'idea della sfera rotolante potrebbe aprire.

Per il resto, il gioco è impostato secondo le dinamiche tipiche dell'action adventure tipo hack and slash, con combattimenti continui a colpi di spada, scudo o altre armi a distanza e qualche variazione sul tema che assume l'aspetto di leggere sub-quest. A questo proposito si rilevano anche elementi quasi adventure che possono collegarsi anche all'uso delle sfere di vario tipo: le biglie su cui si trovano i personaggi possono infatti essere cambiate con altre caratterizzate da abilità peculiari, consentendo di aprire nuove strade e risolvere semplici enigmi. Ad esempio, la sfera di fuoco semina fiamme ovunque passi, consentendo di bruciare rovi e arbusti per abbattere alcuni ostacoli, oppure quella di ghiaccio può creare ponti e passaggi solidificando l'acqua, tutti elementi che arricchiscono il gameplay con alcune caratteristiche quasi da puzzle game.

Marble Knights 2


Infine, una menzione speciale va fatta per il multiplayer: Marble Knights è progettato per poter essere giocato da un massimo di quattro giocatori contemporaneamente e probabilmente in questa situazione riesce ad offrire il meglio di sé. I combattimenti, le fasi labirintiche o platform e gli scontri con i boss risultano più divertenti con la condivisione della partita, anche se questa può comportare un carico di lavoro forse troppo gravoso su alcuni dispositivi meno prestanti.

Marble Knights 1

Conclusioni

Versione testata iPad 1.0
Digital Delivery App Store
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
7.6
Il tuo voto

Date le premesse così stravaganti, è quasi incredibile che Marble Knights effettivamente funzioni come in effetti dimostra di fare non appena avviato. La meccanica action hack and slash si associa bene al movimento continuo e fluido dei personaggi/biglie, senza disdegnare la presenza di qualche puzzle ambientale in grado di rendere tutto più vario e stimolante. Il punto debole del gioco WayForward è forse il fatto di non riuscire ad approfondire più di tanto questo bizzarro connubio, rimanendo legato più all'action adventure classico e osando un po' meno sull'aspetto della "corsa delle biglie", sia sul piano del level design che del sistema di controllo. In questo modo, proprio il principale elemento caratterizzante di Marble Knights diventa quasi un limite, rendendolo più un action adventure "complicato" che non qualcosa di completamente diverso e unico. Tuttavia, resta comunque un gioco molto immediato e divertente, impreziosito dall'inconfondibile tocco di WayForward.

PRO

  • Un mix davvero bizzarro, che però magicamente funziona
  • Alcune fasi del level design integrano alla perfezione le due anime del gameplay
  • Il multiplayer dona una bella spinta all'azione, pur risultando un po' confusionario

CONTRO

  • Connubio poco approfondito, soprattutto per quanto riguarda le implicazioni della sfera
  • Sistema di controllo "tilt" che poteva essere sfruttato meglio
  • Level design piuttosto semplice e poco strutturato