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Metal Fatigue

RECENSIONE di La Redazione   —   27/04/2001
Metal Fatigue
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E ora parliamo di tecnicismi

Come accennato all'inizio dell'articolo, Metal Fatigue usa un motore 3D come mezzo di rappresentazione grafica, infatti lo stile di gioco rimane fondamentalmente simile a quello di classici come Starcraft e quindi diverso da altri RTS 3d come Ground Control. Infatti in Metal Fatigue dovrete tornare a estrarre risorse che vi permetteranno di costruire strutture e unità usando l'equivalente dei "droni" di Starcraft (degli "HoverTIR" secondo il gioco). Avrete però varie vie per raccogliere l'energia, infatti potrete sia estrarla da alcune zone in cui fuoriesce la lava oppure raccoglierla tramite l'uso di pannelli solari. Tramite l'utilizzo di questi ultimi, avrete una fonte di energia pressoché infinita (ma anche la lava, col tempo si ricarica ma l'energia solare rimarrà la fonte d'energia che imparerete presto a prediligere) il che porterà spesso le battaglie in favore (visto che analogamente anche il nemico disporrà di una fonte d'energia infinita) del più "intelligente", visto che tutte le varie fazioni disporranno di piene riserve di energia per l'intera durata della partita.

I pannelli solari menzionati poco prima potranno anche essere ubicati in orbita, su degli asteroidi su cui potrete costruire varie strutture. Infatti come si è intuito, una delle caratteristiche estremamente innovative del gioco è quella di poter condurre la battaglia su più fronti. Infatti non sarete limitati alla sola battaglia in superficie, ma potrete anche sfruttare l'atmosfera del pianeta oppure il sottosuolo. Per esempio potrete mandare le vostre forze aeree in orbita, superare così le difese anti-aeree di superficie e scendere in "picchiata" attaccando la base nemica, oppure scavare dei tunnel sotterranei in modo da attaccare i nemici in superficie colpendoli dalle spalle e così via, naturalmente queste idee "geniali" non verranno solo a voi ma anche al nemico. Infatti l'intelligenza artificiale è estremamente ben sviluppata e vi terrà sotto costante pressione per tutta la durata della missione. 

Metal Fatigue
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I Robot, ehm, i Combot

Come si può quindi intuire Metal Fatigue è un gioco estremamente frenetico che vi spingerà a prendere delle decisioni molto velocemente visto che sarete presto pressati su più fronti e raramente ci sarà un attimo di tregua.
Un'altra delle caratteristiche principali di Metal Fatigue è la stessa che costituisce l'anima vera e propria del gioco. Come si può vedere dalle immagini, in questo RTS 3d l'arma principale del gioco sarà costituita da giganteschi "robot" (sullo stile di quelli visti in tanti cartoni animati giapponesi, il gioco stesso è, secondo gli autori, incentrato sui temi dei manga giapponesi quali l'onestà, la lealtà, l'amicizia e così via). Questi robot non saranno delle semplici unità predefinite ma potranno essere personalizzati. Infatti una delle strutture principali di ogni base è quella atta a costruire delle varie "parti" dei Combot. Queste parti saranno poi "assemblate" in un'altra struttura. Disporrete quindi di una certa varietà per quelle che sono le parti che costituiscono un Combot, e cioè le braccia, il torso e le gambe. Potrete così costruire dei Combot orientati al corpo a corpo, corazzati pesantemente, oppure dei combot "cecchini", dal torso che li rende invisibili quando non combattono e dalle "gambe veloci" per usare la tipica tattica del "mordi e fuggi", oppure ancora Combot armati con armi a lungo raggio, etc. etc. 

Ognuna delle varie parti ha le proprie caratteristiche, per esempio alcune delle armi da corpo a corpo sono più o meno adatte nell' "amputare" alcune parti dei Combot nemici. Infatti un'ascia sarà certamente più indicata di un "pugno robot" nei tentativi di "amputazione". Le parti amputate saranno lasciate sul campo di battaglia al primo che li recupera. Tramite i vostri "droni" potrete quindi recuperarle e riutilizzarle, inoltre le parti nemiche potranno essere analizzate dal vostro laboratorio di ricerca per poter essere costruite da voi. Quindi una volta che in un luogo si sarà svolta una grande battaglia, saranno disponibili una serie di parti che potrete usare per riparare o costruire altri combot. Infatti potrete anche costruirli usando dei pezzi nemici, il che da una sorta di effetto da "morto vivente" al vostro combot (infatti ognuna delle varie corporation ha uno stile diverso per la costruzione dei combot) essendo fatti da parti in origine appartenenti ad i nemici. Ed in multiplayer sarà facile immaginare l' effetto "morale" che il vostro nemico avrà quando si vedrà attaccato da dei combot nemici costruiti con i suoi pezzi. 
Infine i combot disporranno anche di un equipaggio che potrà abbandonare l'unità se le cose si dovessero mettere male e potrete anche "sganciare" le braccia per prendere quelle che dovreste trovare sul campo di battaglia.

Nel corso del gioco sono quindi i Combot a farla da padroni rivestendo quindi un ruolo principale, infatti i combattimenti tra Combot sono estremamente ben fatti dal punto di vista grafico (se avrete il tempo di assistere ad uno a distanza ravvicinata potrete vedere scontri tra spade, mischie furibonde, etc. etc.). Il tutto però rende praticamente inutili le unità "di terra" come i vecchi carriarmati o i lanciamissili (almeno in superficie, dato che sottoterra i Combot non possono andare) essendo questi distrutti in pochi colpi dai Combot. Gran parte del gioco vedrà quindi gigantesche mischie fra Combot visto che le altre unità non offrono prestazioni della stessa efficienza dei combot. Le partite (che pure offrono una certa varietà di obiettivi, infatti non mancheranno quelle in cui non potrete costruire una base ma disporrete di una serie di unità che dovrete manovrare al meglio per raggiungere il vostro scopo) possono quindi durare ore e ore (ma potrebbe anche dipendere dalla mia scarsa abilità...) visto che a causa della presenza di risorse virtualmente infinite, la differenza verrà fatta dalle diverse combinazioni di Combot. Infatti in una partita ho lentamente, ma inesorabilmente perso terreno a poco a poco, a causa della mia scelta di costruire tutti i nuovi combot con delle nuovi e potenti armi da lungo raggio. L'errore fatto era quello di non aver considerato la scarsa efficacia di queste armi nei combattimenti da corpo a corpo. Per cui il vostro esercito di combot avrà bisogno di una grande varietà di mezzi per riuscire a sconfiggere il nemico.

Cosa c'è che non va?

Ma in Metal Fatigue non sono tutte rose e fiori. Nel gioco è presente una buona dose di micromanagement che potrebbe rendere a volte frustrante il gioco. Manca, infatti, qualche opzione che indichi ai vostri "droni" di raccogliere tutte le parti dei combot presenti in una data zona e di riportarle nella vostra base, infatti dovrete indicare a mano al vostro drone di raccogliere la parte e di riportarla nella base e ripetere il tutto per il numero di parti presenti nel campo di battaglia (che può a volte essere anche considerevole). Inoltre ogni vostro combot dovrà essere costruito manualmente selezionando personalmente tutte le varie parti che lo comporranno. Un'opzione che avrebbe permesso di salvare un particolare abbinamento di parti combot da richiamare al momento opportuno avrebbe certamente giovato. Inoltre la storia non riesce a rendervi partecipe come succede in Starcraft per esempio, infatti tra una missione e l'altra non vi saranno scene di intermezzo ma soltanto qualche riga di testo, per giunta nemmeno parlata (ma questo potrebbe dipendere dal fatto che la versione da noi provata era quella destinata ai tester). 
La traduzione effettuata è nel complesso mediocre, non mancheranno infatti termini come "mirante" per l'arma da cecchino o "spara- plasma", "sup-scudo", "espl-energia". Il motore grafico fa il suo lavoro abbastanza onestamente e riesce a offrire un frame rate decente sul mio P2 400 in 1024*768 anche quando lo schermo sarà riempito dai combot (ogni tanto però il gioco è crashato un paio di volte, quando il numero di unità è estremamente alto, ma si suppone che ciò sia stato corretto nella versione che troverete nei negozi). Per concludere Metal Fatigue è certamente un bel gioco che vi terrà impegnati per molto tempo, ma per la sua natura frenetica lo consiglio maggiormente a chi preferisce questo genere di impostazione. Chi invece cerca la tattica e la strategia dovrà rivolgersi ad altri giochi come ad esempio il nuovo e sorprendente Combat Mission. Purtroppo Metal Fatigue non riesce ad avere quel qualcosa in più che l'avrebbe reso rivoluzionario, forse una maggiore varietà tra le unità avrebbe evitato che le battaglie si riducessero a immense mischie fra combot seppur belle da vedere.

Metal Fatigue
Metal Fatigue

Lasciatemi narrare una storia

Metal Fatigue è il nuovo RTS in 3D della sconosciuta software house Zono Inc. Il gioco è ambientato nel 23esimo secolo, in un tempo in cui l'uomo ha finalmente scoperto un modo per viaggiare più veloce della luce. Ciò che successe (o succederà? n.d.Pucci) dopo è facile da immaginare: l'uomo incominciò la sua colonizzazione della galassia, finché un giorno non vennero scoperte le rovine di alcune popolazioni senzienti distrutte da un'antica razza chiamata gli "Hedoth". Le tre più grandi "CorpoNations" umane incominciarono una frenetica corsa agli armamenti, costruendo apparati bellici basati sulle antiche macchine da guerra Hedoth. Una volta fatti i necessari preparativi, le tre corponations decisero di attaccare il sistema Hedoth, ma una volta giunti sul luogo scoprirono che il loro nemico era sparito e quindi all'insegna dell'amicizia decisero di provare gli armamenti tra di loro, dando inizio ad una gigantesca guerra fratricida. E' proprio il caso di usare questo termine: infatti il gioco vedrà tra i protagonisti un gruppo di tre fratelli che fra alterne vicende rimarrà invischiato nella guerra, partecipando però da fronti opposti.
Il gioco è quindi diviso in tre campagne, ciascuna per CorpoNation (Rimtech, Neuropa e Mil-Agro), dove seguirete le gesta di uno dei tre fratelli.