La recensione della MSI GeForce RTX 2070 Armor ci riporta nel regno delle nuove schede video NVIDIA, con una custom modesta ma non priva di sorprese che riprende il tema bianco e grigio scuro della serie puntando ancora una volta su due grosse ventole TORX, ma spinge con più incisività sulle linee spezzate e sul look aggressivo. Un qualcosa, questo, che viene accentuato dalla rinuncia al design simmetrico, con il colore bianco confinato a una cornice che circonda la sola ventola sinistra. Dall'altra parte della scheda, invece, troviamo un backplate pulito, impreziosito da poche eleganti linee spezzate, in parte in bassorilievo, ma comunque capace di attirare l'attenzione grazie alla scritta MSI impressa sulla scheda a caratteri cubitali e immancabilmente affiancata dal drago simbolo della compagnia. Il risultato complessivo combina una discreta eleganza con l'inevitabile modestia di una scheda che sul fronte delle luci si accontenta delle insegne MSI sul bordo superiore e rinuncia ai LED dedicati ai connettori di alimentazione ausiliaria visti su modelli più costosi, ma ha dalla sua l'innegabile pregio, almeno in relazione ai prezzi della serie RTX, di essere reperibile a meno di 600 euro.
L'RTX è possibile anche su una RTX 2070
La GeForce RTX 2070 MSI Armor è una scheda massiccia, con 31cm di lunghezza e 155 di altezza, ma non tocca lo spessore di altre custom, fermandosi a 5 centimetri. Ciononostante arriva comunque a pesare 1.2KG che corrispondono a un chip TU106 da 2304 CUDA core, a un totale di 288 tensor core dedicati al deep learning e a 36 RT core pensati per rendere possibile il Ray tracing in tempo reale nei videogiochi. Il tutto spinto a 1620MHz, come nel caso della versione Founders NVIDIA, e accompagnato da a 8GB di memoria GDDR6 a 14Gbps per 448GB/s di banda. Abbastanza per superare una 1080, seppur di poco, anche se la RTX 2070, lo sappiamo, costa anche di più, con la versione MSI Armor che salvo offerte viene all'incirca 575 euro e soffre dello stesso problema delle altre schede Turing, dotate di nuove tecnologie che promettono grandi cose ma per ora sono vincolate quasi esclusivamente alle demo. Nei videogiochi non c'è ancora traccia dell'avanzato upscaling potenziato dai core dedicati al deep learning, quel DLSS che rappresenta un elemento chiave per dare una spinta alle prestazioni delle nuove GPU, non v'è ancora traccia nei videogiochi, mentre la tecnologia RTX può contare una sola freccia al suo arco, potenziando il comparto visivo di Battlefield V grazie a gli RT core che rendono gestibile il Ray tracing in tempo reale.
Tra l'altro la patch pubblicata il 5 dicembre dai ragazzi di DICE ha migliorato sensibilmente la situazione, con la GeForce RTX 2070 Armor che con l'impostazione DXR a Ultra riesce a superare i 60fps di media in 1080p, godendo di un incremento prestazionale del 50% che garantisce anche una media di oltre 45fps al secondo in 1440p. Non male, anche se la meno potente delle tre GeForce Turing attualmente disponibili è l'unica, nel caso dei cali più drastici di fremarate, a scendere al di sotto dei 60fps in 1080p. E sebbene confidiamo di vedere ulteriori ottimizzazioni, non ci aspettiamo miracoli da una scheda che non è solo meno potente delle sorelle maggiori, ma deve fare i conti con un numero ridotto di RT core. Tra l'altro, oltre a pesare molto sulle performance, la tecnologia RTX può contare, come dicevamo, su un solo un solo titolo supportato, anche se l'approdo della prima patch DXR è il segnale di via per l'arrivo di altre e per l'ampliamento del supporto che si estenderà anche all'MMO cinese Justice, con un incremento a dir poco netto della resa visiva. Inoltre l'implementazione del DLSS, si spera ritardata per aumentare la qualità dell'upscaling, dovrebbe alleggerire ulteriormente il lavoro della GPU, rendendo la tecnologia RTX più digeribile per tutte le soluzioni. E ce lo auguriamo fortemente, visti i prezzi delle nuove GPU NVIDIA, mentre ci concentriamo sulle prestazioni nude e crude che rappresentano ancora il nocciolo della questione.
Benchmark, temperature e overclock
La GeForce RTX 2070 Armor ha raggiunto il punteggio di 8675 punti alla voce grafica del test 3DMark Time Spy e risulta quindi superiore alla GTX 1080 che costa qualcosa in meno ma appartiene all'incirca alla stessa fascia di prezzo. E nel piatto, lo ribadiamo, dobbiamo metterci anche le nuove tecnologie che, pur supportate ancora marginalmente, potrebbero dare una spinta in più (anche prestazionale nel caso del DLSS) alle nuove GPU NVIDIA. Ma non è il caso di perdere altro tempo dietro alle prospettive future. Al momento quello che più importa sono le prestazioni in gioco, messe come al solito alla prova scegliendo il profilo grafico più elevato. Con un Ryzen 5 2600 inchiodato a 3.9GHz e 16GB di memoria a 3200MHz, la RTX 2070 di MSI, ha spinto The Witcher 3: Wild Hunt fino a 107fps in 1080p, 76 fps in 1440p e 60fps tondi tondi in 3440x1440, con un bel pezzo di panorama nell'inquadratura, alberi scossi dalla tempesta e parecchie abitazioni davanti a noi. E, cosa prevedibile, si è comportata alla grande con lo spettacolare Forza Horizon 4, anche se in 1080p, con 98fps di media, è risultato meno fluido di The Witcher 3. Ma lo ha superato con 82fps in 1440p e lo ha stracciato con 75fps in 3440x1440. Risultati ottimi, fuori portata nel caso di Shadow of the Tomb Raider che è arrivato a 90fps in 1080p, 62fps in 1440p e 50fps in 3440x1440. E Deus Ex: Mankind Divided è partito anche peggio, con 88fps in 1080p, ma come Forza Horizon 4 ha ingranato alzando la risoluzione, con 78fps in 1440p e 64fps in 3440x1440. Il tutto, tra l'altro, con un massimo di 62 gradi in gioco, contro i 30 in idle, per una scheda che è rimasta estremamente silenziosa durante ogni test, restando prevedibilmente entro i limiti del consumo tipico di 185W. E le cose non sono cambiate in modo con un pizzico di overclock.
Turing vanta una buona efficienza che ci ha permesso di spingere la GPU a 1890MHz e la memoria a 8000MHz, il tutto restando al di sotto dei 70 gradi in gioco, senza rilevare picchi nei consumi e senza violare un silenzio quasi assoluto. Non parliamo certo di overclock spinto, ma è stato sufficiente per evidenziare la bontà del sistema di raffreddamento verificando al contempo l'effettivo incremento prestazionale. Nei benchmark sintetici la scheda ha toccato 9290 punti nel test Time Spy di 3DMark, raggiungendo versioni custom già spinte a frequenze simili e questo si è tradotto, per quanto riguarda i benchamark in gioco con risoluzione 1440p, in 64fps per The Witcher 3, 80fps per Forza Horizon 4, 54fps con Shadow of the Tomb Raider e 71fps con Deus Ex. Tutti valori che possono essere senza dubbio migliorati mettendo sotto torchio una RTX 2070 che pur inferiore a versioni più lussuose, può colmare il gap mantenendo una rumorosità pressoché nulla, anche in overclock che è caldamente consigliato viste le temperature contenute, la stabilità e il guadagno prestazionale sensibile. Tutti pregi di una GPU che con il nostro sistema ci ha garantito framerate da gioco competitivo in 1080p e framerate decisamente elevati anche 1440p, risoluzione per cui risulta perfetta. Inoltre è riuscita a garantire quasi sempre i 60fps in 3440x1440, risultando adatta alle configurazioni basate su monitor ultra-wide. In qualche gioco, va detto, lo scarto rispetto alla scheda Pascal si è fatto sentire meno, ma in titoli come Shadow of the Tomb Raider l'incremento è stato netto ed è cresciuto sensibilmente grazie ai margini di overclock superiori che fanno della GeForce RTX 2070 un'alternativa interessante alla GeForce GTX 1080, almeno prendendo in considerazione i prezzi della grande distribuzione.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.6
Il vantaggio della MSI GeForce RTX 2070 Armor sulla GeForce GTX 1080, inevitabile termine di paragone per una questione di prezzo, non è di certo imperioso, mentre nell'ottica delle nuove tecnologie dobbiamo tenere conto del minor numero di RT core e Tensor core che sono alla base della più grande promessa delle nuove GPU Nvidia. Ma si tratta comunque di un bel pezzo di hardware che con l'avvento del DLSS, speriamo vicino, dovrebbe finalmente far valere una superiorità netta sulle GeForce della serie precedente. Certo, dover pagare fior di quattrini per aspettare non è il massimo della vita, ma nel caso della RTX 2070, se non altro, l'incremento di prezzo risulta più contenuto rispetto a quello delle sorelle maggiori, almeno nel caso di una versione custom come quella di MSI che offre un sistema di raffreddamento eccellente e buoni margini di overclock.
PRO
- Una scheda fresca e decisamente silenziosa
- Buoni margini di overclock con incrementi evidenti nelle prestazioni
- Ray tracing in tempo reale a un prezzo meno estremo di quello delle sorelle maggiori...
CONTRO
- ...anche se comunque decisamente alto
- Pascal ci ha abituato a un salto prestazionale ben più corposo
- Ancora nessuna traccia del supporto in gioco del DLSS