A ben nove anni dall'uscita del secondo capitolo e quattro dal non fortunatissimo esperimento free-to-play Unchained, Robot Entertainment ha pensato fosse ora di rispolverare la sua serie in stile tower defense a base di trappole, orchi e meccaniche third person shooter cercando stavolta di rimanere nel solco della tradizione, come vi spiegheremo in questa recensione di Orcs Must Die! 3.
Pubblicato in esclusiva temporale su Google Stadia nel 2020, il gioco è approdato in questi giorni anche su PC, PS4, Xbox Series X|S e Xbox One, per la gioia di chi non vedeva l'ora di cimentarsi nuovamente con la stuzzicante esperienza messa a punto dallo studio texano, che ha più di un elemento in comune con il blockbuster che risponde al nome di Fortnite.
Sappiamo cosa state pensando, ma il battle royale di Epic Games ha fatto il proprio debutto nel 2017, cinque anni dopo Orcs Must Die! 2. Insomma, è proprio vero: le buone idee possono riscuotere uno straordinario successo, a patto di presentarle nella maniera giusta e di avere un pizzico di fortuna.
Certo, bisogna anche riconoscere che Fortnite ha svoltato, trasformandosi in un fenomeno di costume, solo quando è diventato un competitivo free-to-play, accantonando la formula cooperativa delle origini.
Gameplay
Dicevamo del rimanere nel solco della tradizione: il gameplay di Orcs Must Die! 3 introduce alcune novità nell'ambito della campagna, gli Scenari di Guerra, ovverosia missioni ambientate nel passato e caratterizzate da un'enfatizzazione tanto dei poteri a nostra disposizione quanto delle unità nemiche che si riverseranno sulla mappa, nell'ordine delle migliaia.
Al di là di questo, tuttavia, le meccaniche sono quelle che i fan della serie già conoscono bene e che i fan di Fortnite troveranno subito estremamente familiari: uno sparatutto in terza persona in stile orda, con una fase strategica che si svolge prima di ogni ondata e in cui potremo spendere i punti guadagnati per acquistare e piazzare trappole sempre più efficaci e strambe.
Il gioco ci mostra di volta in volta i percorsi che gli orchi seguiranno per provare ad entrare nella nostra breccia, ed è dunque lungo quei tragitti che dovremo installare spuntoni, mura che sparano frecce, meccanismi antigravitazionali, barricate utili anche per incanalare il "traffico", superfici che rallentano il movimento, mortali meccanismi a molla, ma anche pedane che proiettano gli orchi in aria, arcieri di vario tipo, postazioni differenti ed enormi catapulte.
Una volta che avremo collocato tutti i trabocchetti che riteniamo opportuni, o quando avremo esaurito i punti per acquistarli, potremo far partire l'ondata e gestire la faccenda in maniera diretta. A differenza dei tradizionali tower defense, in cui fondamentalmente si rimane fermi ad aspettare, aggiungendo magari qualche ulteriore dispositivo in corsa, in Orcs Must Die! 3 il nostro personaggio sarà infatti libero di muoversi e di usare le sue armi per eliminare gli orchi che avanzano.<
La formula adottata da Robot Entertainment, come detto, non stravolge quanto visto nel secondo capitolo del 2012, ma risulta ancora parecchio divertente e soprattutto impegnativa: vi capiterà spesso di dover ripetere una missione dopo aver visto il modo in cui gli orchi si muovono oppure quali unità speciali vengono mandate in campo a un certo punto, stravolgendo quello che sembrava un piano perfetto.
Ovviamente risultano fondamentali i potenziamenti che diventano disponibili fra un livello e l'altro, sulla base dei teschi guadagnati fino a quel momento, che consentono di migliorare l'efficacia delle armi del nostro personaggio (inizialmente potremo scegliere fra due diversi maghi, ma si aggiungeranno ulteriori combattenti lungo il cammino) e delle trappole.
Struttura
L'efficace concept alla base di Orcs Must Die! 3 si applica ai diciotto livelli che compongono la campagna principale, giocabile da soli o in cooperativa online, per una durata di circa nove ore; ma anche all'espansione Misure Drastiche, che il team di sviluppo ha pensato bene di integrare in questa nuova edizione del gioco e che, con le sue cinque missioni, arricchisce senza dubbio il pacchetto.
I contenuti di questo nuovo capitolo non si esauriscono qui, ad ogni modo: ci si può cimentare ad esempio con l'ostica modalità Remix, in cui bisogna completare cinque scenari facendo affidamento su di un unico contatore della breccia, oppure con la modalità endless Senza Fine, in cui si combatte fino alla morte provando a durare il più possibile. Infine sono presenti le Sfide Settimanali, che si rinnovano ciclicamente.
Realizzazione tecnica
La grafica fumettosa e accattivante di Orcs Must Die! 3 è un altro aspetto che accomuna il titolo di Robot Entertainment e il già citato Fortnite, tanto che il dubbio che alcuni designer siano passati nel corso degli anni a Epic Games viene fin da subito, trasformandosi quasi in una certezza quando si nota il sistema di collocazione delle trappole sul terreno.
Purtroppo gran parte dei livelli sono ambientati all'interno di fortezze che sembrano un po' tutte uguali, accomunate da asset spesso generici che contribuiscono ad alimentare una generale sensazione di ripetitività, forse il limite più grande di questa produzione. Tuttavia le animazioni dei personaggi sono ben fatte e le tipologie di orchi che dovremo affrontare piuttosto numerose.
La trama si pone sicuramente come un aspetto secondario del gioco e vi ritroverete a seguirla solo distrattamente, anche per via di sequenze di intermezzo piacevoli ma un po' datate, sebbene il discreto doppiaggio in italiano vi aiuterà senz'altro a non perdere il filo delle vicende dei maghi protagonisti dell'avventura, che si svolge venti anni dopo gli eventi di Orcs Must Die! 2.
Su PC tutto si muove alla grande, a 4K e 60 fps con i preset su Ultra, e non poteva essere altrimenti considerata la relativa semplicità della grafica, che mette da parte l'effettistica più sofisticata in favore delle prestazioni e punta forte sui numeri, gestendo letteralmente migliaia di orchi in contemporanea sulla mappa. Abbiamo trovato i comandi perfetti, sia con mouse e tastiera che con il controller.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 10400
- Scheda video: NVIDIA RTX 3070
- Memoria: 16 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5 2300, AMD Ryzen 3 1200
- Scheda video: NVIDIA GTX 660, AMD HD 7870
- Memoria: 6 GB di RAM
- Storage: 12 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 7 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i5 9600K, AMD Ryzen 5 3600X
- Scheda video: NVIDIA GTX 1060, AMD RX Vega 64
- Memoria: 8 GB di RAM
- Storage: 12 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 64 bit
Conclusioni
Orcs Must Die! 3 non rivoluziona in alcun modo gli elementi caratteristici della serie targata Robot Entertainment, ma può senza dubbio contare su di una formula tower defense in stile action che risulta ancora oggi relativamente fresca e appassionante. Piazzare trappole e combattere in tempo reale le orde di orchi intenzionati ad accedere alla nostra breccia è senza dubbio qualcosa di entusiasmante, e la novità degli Scenari di Guerra ci mette di fronte a situazioni ancora più esagerate e spettacolari. Ottima infine l'integrazione dell'espansione Misure Drastiche, che arricchisce un pacchetto già piuttosto corposo aumentando la durata dell'esperienza insieme alle modalità di contorno.
PRO
- La formula di Orcs Must Die! funziona ancora alla grande
- Diversi personaggi e trappole da potenziare
- Espansione inclusa nel pacchetto, tanti contenuti
CONTRO
- Ben poche novità rispetto al precedente episodio
- Gameplay inevitabilmente limitato, un po' ripetitivo
- Grafica carina, ma datata