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Overlord, la recensione del film che mescola Salvate il soldato Ryan e Wolfenstein

La nuova pellicola prodotta da J.J. Abrams per 20th Century Fox mescola war movie e horror con diversi riferimenti che i videogiocatori potranno sicuramente apprezzare. Ecco la nostra recensione

RECENSIONE di La Redazione   —   13/11/2018

Tutto quello che tocca diventa oro, o quasi. Parliamo di J.J. Abrams, Re Mida della tv (Alias, Lost e Westworld) e del cinema (Star Trek, Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza, Super 8), sia come regista che come produttore. Con la sua Bad Robot ha inaugurato (al netto degli ultimi 4 Mission: Impossible) un interessante filone tra il catastrofico e il cinema di genere, che include Cloverfield, 10 Cloverfield Lane, The Cloverfield Paradox. E questo Overlord, in uscita nelle sale l'8 novembre: in molti pensavano che fosse il quarto capitolo della saga di Cloverfield, ma non è così. È un perfetto war movie che al suo interno contiene un horror. Diretto da Julius Avery (che sarà il regista del prossimo Flash Gordon), Overlord è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, a poche ore dal D-Day, lo storico sbarco in Normandia. L'attacco sarà con truppe di terra, supportate dall'aereonautica. Ma sarà tutto vanificato se non verrà abbattuta la torre campanaria di una chiesa, dove è situata un'antenna di trasmissione decisiva per il contrattacco tedesco. I protagonisti del film sono un manipolo di soldati americani che si lanciano con il paracadute dietro le linee nemiche per abbattere quella maledetta torre.

Return to Castle Wolfenstein e Call of Duty: Black Ops

Overlord è la denominazione dell'operazione che prevedeva la riconquista dell'Europa da parte degli alleati contro la Germania di Hitler e per tre quarti d'ora è un perfetto film di guerra, una missione impossibile tra Salvate il soldato Ryan e Bastardi senza gloria. Delle stranissime urla, quasi ferine, in una casa dove i soldati americani hanno trovato rifugio, ci fa capire però che il pericolo non sono solo i soldati nazisti. Quando uno dei nostri eroi arriverà, per caso, nei sotterranei della chiesa, capiremo che ci troviamo in un altro mondo, che ci sarà qualcosa di sovrannaturale. Dopo aver creato ad arte un'atmosfera e un'attesa, esplodono l'horror e lo splatter, in un crescendo senza sosta. Overlord può essere considerato in vari modi: un war movie dopato, un horror storico, un b-movie aggiornato, un action anni Ottanta rivisitato. E anche un film che raccoglie a piene mani dagli stilemi dei videogame. Il riferimento che viene subito in mente è la saga di Wolfenstein.

Overlord 5

In fondo, per quasi tutta la parte finale, Overlord è uno sparatutto, anche se non in prima persona. E ovviamente ci sono i nazisti che, se creano inquietudine già da soli nella loro divisa e nel loro incedere, qui sono anche potenziati. L'ambientazione claustrofobica è molto vicina a quella del gioco: ci riporta soprattutto a uno dei vecchi tentativi di reboot della serie, Return To Castle Wolfenstein, e a quel viaggio nelle cripte e nelle catacombe, dato che i momenti chiave dell'azione di Overlord si svolgono appunto nei sotterranei della chiesa. Così come i nemici non sono propriamente zombi ma soldati modificati da esperimenti scientifici. I mostri di Overlord non sono simili ai Loper nella forma e nell'aspetto fisico, ma sono figli della stessa idea: quella di creare l'Übersoldat, cioè il super soldato, nell'ottica del Reich Millenario, un impero dotato di militari che non possano morire mai. Attenzione però: in comune i due super soldati hanno solo l'idea. In Overlord non sono cyborg, né hanno corazze. Hanno un corpo totalmente umano, organico, ma estremamente forte e terribilmente resistente. Con effetti collaterali: arti e ossa che si piegano, corpi che si deformano. La mente va anche a Call Of Duty: Black Ops e alla sua modalità Zombie: soldati contro mostri, in un ambiente opprimente e col sangue che scorre a fiotti, non possono che farci pensare alla serie firmata Treyarch. Ma, come abbiamo appena spiegato, l'abilità di Abrams e Avery è quella di creare dei mostri che non somigliano a zombie, e neanche ad altre creature viste finora.

Overlord 4

Il senso di J.J. Abrams per i videogiochi

Da cineasta ispirato e attento a tutti i media e a tutte le forme espressive, J.J. Abrams sembra davvero molto vicino al mondo dei videogiochi. Overlord, in fondo, è uno sparatutto. Ma c'è un altro "esperimento" firmato J.J. Abrams che si avvicina all'estetica degli shooter in prima persona: anche se non c'è tanto da sparare, quanto da scappare, il primo Cloverfield è girato tutto in soggettiva, grazie all'escamotage dei personaggi che portano con sé una videocamera che riprende tutto, ed è l'unica fonte visiva che ci permette di seguire la storia. Viviamo e vediamo tutto in prima persona. Ma non è solo nella parte estetica che Abrams sembra avvicinarsi al mondo videoludico: lo fa anche per quanto riguarda la narrazione. Pensate a Lost e al dipanarsi della matassa che va a comporre il racconto. L'avventura dei naufraghi sull'isola si svolge come in videogioco, con il continuo superamento di schemi e livelli che, una volta completati, portano a quello successivo. La sopravvivenza sull'isola; poi la botola e la stazione all'interno; la zona degli "Altri"; l'isola con le gabbie; lo spostamento dell'isola, e così via, fino all'ultimo livello, quello finale, il completamento del gioco. Ha molto del videogame anche la costruzione della prima stagione di Westworld: quel ricominciare da capo ogni giornata degli automi protagonisti della storia è tipico dei videogiochi, dove, esaurite le vite, ripartiamo da zero. Ogni volta, però, con una nuova consapevolezza che ci permette di andare più avanti. E questa consapevolezza, se ci pensate, è anche quella che, "giocando", cresce negli automi.

Overlord 1

Conclusioni

Multiplayer.it

7.0

Overlord è un film da vedere, divertente, ritmato e ben congegnato, un perfetto horror da multiplex da venerdì o sabato sera. Guardatelo in un cinema con un grande schermo e un buon audio, perché ne vale la pena. Potrebbe esserci il rischio che qualche giorno dopo lo dimenticherete, ma Overlord è prima di tutto grande intrattenimento: inizialmente incuriosisce e tiene sulle spine, poi esplode in un tourbillon di sorprese e di violenza catartica. Sì, catartica. Perché un horror ben fatto è sempre un piacere. Ma quando si tratta di prendere a calci (a fucilate, in questo caso) i nazisti, il piacere è sempre doppio.

PRO

  • È un perfetto film di guerra nella prima parte, puro horror nella seconda. E il mix funziona
  • Ha il pregio di mostrare delle creature piuttosto originali
  • Il film ha ritmo, atmosfera, e i giusti colpi di scena

CONTRO

  • Resta un film di intrattenimento che scorre veloce e potreste dimenticare dopo un paio di giorni Per quanto confezionato ad arte, per la sua impostazione resta un B Movie