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Platoon

La prima vittima della guerra è la nostra innocenza.
Liberamente ispirato al celebre film di Oliver Stone, arriva sui banchi di prova di M.it, Platoon un RTS in 3D ambientato durante la guerra del Vietnam. Il nostro Matteo Evangelisti ha deciso di arroularsi per partire verso il fronte e farci un resoconto di questo titolo.
Seguiteci nella jungla.

RECENSIONE di La Redazione   —   26/02/2003
Platoon
Platoon

L'albero dell'RTS è sempre verde.

L'idea che sta alla base di Platoon in fondo è molto semplice. Come abbiamo detto si tratta di un RTS (uno strategico in real time) e l'ambientazione scelta dagli sviluppatori di MonteCristo calza quantomai a pennello.
Nel gioco vestiremo i panni di Martin Lionsdale, giovane promessa dell'esercito americano, arruolatosi tra i primi come volontario per la campagna vietnamita e catapultato a 26 anni di età nel bel mezzo dell'inferno. L'avventura che vedrà cadere molti dei suoi eroi prende il via nei primi giorni di guerra, anno 1965. Le speranze del protagonista in una vittoria schiacciante del suo paese in territorio nemico svaniscono ben presto, e la fiera sicurezza si tramuta nella realizzazione di quanto sta veramente accadendo. Il Vietnam è un paese insidioso, il caldo e l'umidità inceppano le armi, mentre la notte si combatte contro pioggia e animali esotici, per non parlare del "nemico", insidioso e apparentemente invisibile.
All'avvio di ogni missione seguiremo la storia attraverso le pagine del diario di Lionsdale, che ci terrà aggiornato sulla missione e sul suo stato d'animo. Una volta superato il caricamento della missione ci troveremo subito nel vivo dell'azione. Platoon è un gioco di vera strategia militare, fedele nell'ambientazione e nella riproduzione di tutto ciò che caratterizzò il conflitto nel Vietnam, per questo basterà poco per capire che non si tratta del solito RTS nel quale le unità schierate in campo contano meno di un laccio da scarpe, ma di pedine fondamentali per una felice conclusione della missione. Ogni singolo componente del plotone ha una precisa funzione e perdere qualcuno per strada potrebbe rappresentare un serio problema per l'incolumità della squadra.

Platoon
Platoon

"S" come Strategia.

L'impostazione di gioco è del tutto originale; nonostante l'idea dell'RTS sia già matura nel panorama videoludico, in Platoon incontriamo la fusione fra il concetto di strategico in real time, i combattimenti "a tappe" (stile Baldur's Gate) e l'azione tipica dei titoli a sfondo militare come Hidden & Dangerous o Rainbow Six. Il realismo è espresso alla sua massima potenza ed il risultato è davvero notevole. Per prima cosa sullo schermo saranno riportati solamente i particolari realmente visibili, mostrati in base al raggio visivo dei nostri uomini, perciò dovremmo disporre sempre le nostre forze in campo in modo da coprire il raggio maggiore e non venire sorpresi dal fuoco di nemici non visti. La composizione particolareggiata della mappa contribuisce ulteriormente a conferire una forte dose di realismo all'intera azione di gioco. Spostando il cursore sullo schermo è infatti possibile evidenziare le caratteristiche del suolo e degli oggetti che ci circondano raccogliendo pertanto informazioni utili all'impostazione della tattica. A seconda del tipo di vegetazione o di formazioni rocciose presenti sul campo infatti potremo ricevere bonus sulla difesa del personaggio e sulla possibilità di essere colpiti o meno. Mediante l'uso della barra spaziatrice inoltre potremo sempre entrare in pausa; questa scelta potrebbe essere molto spesso vitale, in quanto durante la pausa potremo impartire ordini precisi ai nostri personaggi ed analizzare con calma la situazione. Detto questo è facile intuire che non era nelle intenzioni di MonteCristo creare un titolo in cui la fretta e l'azione avventata la facesse da padrona. Ogni scelta va pesata come fosse oro.
Le armi a nostra disposizione sono numerose, e tutte fedeli riproduzioni di quelle utilizzate nel conflitto, con tanto di caratteristiche originali. Avremo a che fare con fucili M14, M16, M12 (sniper), lanciagranate M79, mortai, e unità LAW. Essere in prima linea non perdona nessuno e per questo ben presto dovrete imparare a difendervi con tutte le armi che vi verranno fornite. Per questo in missioni particolarmente articolate non disdegnerete di certo il supporto di mezzi pesanti come M113 APC, sul quale, una volta caricate le vostre unità, farete la conoscenza dell'utilissimo mitragliatore fornito in dotazione con essa.

Platoon
Platoon

Mio eroeee.... ehm...

Nonostante sia molto importante preservare tutti i componenti del plotone dal fuoco nemico, i graduati avranno un ruolo a dir poco fondamentale. Sono loro i veri protagonisti della storia, gli "eroi" dotati di particolari abilità che con la loro perizia nell'uso di armi e affini riusciranno a salvare i commilitoni della maggior parte dei casi. Dalla nostra avremo un cecchino, un medico, un esperto di esplosivi, una pericolossissima unità coomando, un artigliere ed un potentissimo esperto in armi pesanti. Inoltre alcuni dei nostri eroi avranno la possibilità, quando necessario, di richiamara attacchi aerei al napalm o fuochi di copertura d'artiglieria per risolvere i casi più disperati. Perdere un solo eroe sul campo di battaglia equivale in Platoon a perdere la partita, quindi occhio a quello che combinate! Ogni personaggio possiede fra le proprie caratteristiche due barre che segnalano lo stato di salute e la resistenza del soldato. La salute indica il numero di ferite che il personaggio può ancora riportare prima della morte, mentre la resistenza indica quanto ancora il soldato può resistere alla corsa carico com'è di armi fino ai denti. Far scendere troppo il livello di questo indicatore equivale ad esporre il soldato alle insidie della foresta; non potrete muovere ne richiamare un personaggio "sfinito" e dovrete aspettare qualche tempo prima di averlo di nuovo alle condizioni di partenza.
La ricostruzione storica dello stile di combattimento si conclude infine con l'impiego delle strategie di guerra utlizzate dalle due fazioni durante il conflitto. Questo va detto soprattutto per mettervi in guardia sui pericoli della jungla nella quale gruppetti di VietCong vi tenderanno insidiose imboscate.

Platoon
Platoon

Tiriamo le somme.

Non possiamo certo dire, però, che Platoon sia esente dai tipici difettucci che lasciano sempre l'amaro in bocca al videogiocatore esigente. Per prima cosa non è possibile salvare durante una missione. Nonostante sia possibile stoppare continuamente l'azione, mediante l'uso della pausa, potreste trovare particolarmente irritante il dover gettar via lunghe azioni di gioco per uno stupido errore. Del resto però il gioco impone al giocatore di dare il tutto e per tutto per la realizzazione della missione e questo genere di approccio "hardcore" non fa altro che aumentare il grado di coinvolgimento; si tratta senza alcuna ombra di dubbio di una scelta oculata fatta dagli sviluppatori per evidenziare la pericolosità di scelte troppo affrettate. Se consideriamo però che è veramente arduo portare a buon fine le missioni (a causa dell'elevato livello di difficoltà) la cosa può diventare irritante e spingere i più ad abbandonare il gioco prima del tempo. (A onor di cronaca, recentemente, gli sviluppatori, quasi a furor di popolo, hanno deciso di rilasciare una Easy Patch che consente di salvare durante le missioni, N.d.Matt)
Fra le cose da notare spicca senza ombra di dubbio il motore grafico, di ottima realizzazione che permette un coinvolgimento notevole. Una nota positiva va inoltre fatta sull'impostazione dell'angolo di visuale che pur essendo regolabile da tastiera viene automaticamente gestito dal computer che tenterà di offrire ogni volta la panoramica migliore. Zoomando vi accorgerete dell'alto livello di qualità che contraddistingue Platoon dal punto di vista della realizzazione tecnica. Gli oggetti in movimento proiettano ombre dinamiche, mentre per quanto riguarda la realizzazione dei singoli personaggi vale la pena di ricordare che sono state realizzate più di 400 animazioni in motion-capture!
Per chi volesse qualcosa di più dal titolo è ovviamente disponibile anche la modalità multiplayer, la quale permetterà di confrontare le proprie tattiche di guerra con i propri amici. Attenzione a come vi muoverete poichè in multiplayer non è prevista la modalità di pausa, perciò l'azione risulterà più frenetica e veloce (a vantaggio di coloro che non amano partite particolarmente estenuanti).
Peccato per l'interfaccia del giocatore, forse un po' troppo scarna e povera, decisamente fuori dalla norma per i giochi del suo genere che anzi, molto spesso, abbondano di particolari amche superflui.

Contiamo i feriti

In conclusione non ci resta che notare, comunque, come Platoon si dimostri un RTS di buona qualità e di fine realizzazione. Per chi ama il genere e il periodo storico della guerra nel Vietnam è sicuramente un must, lo stesso vale per gli amanti della strategia e della tattica militare e per chi ha amato giochi come H&D e volesse cimentarsi in qualcosa di diverso ma altrettanto divertente. Per tutti gli altri: da vedere!

Pro

  • Ottima ricostruzione storica, notevole la trama
  • Alta importanza alla strategia sul campo
  • Buona la gestione della battaglia mediante la pausa

Contro
  • Non si può salvare in missione
  • Interfaccia decisamente scarna (anche se efficace)
  • Alcune missioni sono veramente complicate da portare a termine

C'era un ragazzo, che come me...

In Vietanam, si sa, la guerra è finita da quasi trenta anni. Nonostante ciò le verdissime giungle del paese asiatico, teatro della più cruenta guerra mai combattuta dagli USA dopo il Secondo Conflitto Mondiale, evocano ancora nella mente di molti immagini di epiche battaglie e soprattutto di innumerevoli vittime innocenti, risultato di una guerra che forse si poteva evitare.
Ovviamente un evento del genere non poteva colpire nel cuore ogni strato della società del tempo. Il cinema non potè non rimanere segnato da questo avvenimento e di li a poco fu letteralmente ivaso da titoli sul tema. Nel 1986, undici anni dopo la fine del conflitto Oliver Stone proprose una pellicola dai toni molto forti in cui denunciò la folle violenza che caratterizzò l'intero conflitto.
Oggi Microids ci propone questo rts ambientato nella giungla Vietnamita, per farci vivere un'esperienza unica nei panni dei giovani soldati americani dati in pasto ai fucili vietnamiti.