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Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor

La piscina è di nuovo radioattiva! Armatevi di asce, spade, archi frecce e magie: il male risiede ancora fra noi e l'unica speranza è uno sparuto gruppo di eroi, che sappia farsi largo fra i combattimenti a turni di Pool of Radiance, RPG di casa Ubi Soft.

RECENSIONE di La Redazione   —   09/11/2001

Quando il dado da 20 si fonde con il pc

Cominciamo dalla prima caratteristica di questo gioco: le regole.
Dovete sapere che è uscita da qualche mese la 3a edizione di Dungeons & Dragons, il popolare gioco di ruolo "carta e penna" che ha appassionato per 25 anni (e appassiona tuttora) moltissimi giocatori in tutto il mondo. Molte cose sono cambiate, i puristi del genere sapranno già tutto, io mi limiterò a dire per chi non è avvezzo all'ambiente ma ugualmente incuriosito, che il sistema è stato semplificato, sia nei combattimenti che nella gestione del proprio personaggio, dalla creazione (con nuove classi e razzee) alla crescita (migliorate le multiclasse, introduzione delle golden class)...
Di contro, la sensazione di quella frangia (diciamo frangiona...) di giocatori che per anni hanno giocato con Advanced D&D, è che queste nuove regole facciano emergere un po' troppo il power player nascosto dentro di noi. Comunque, in generale l'accoglienza è stata buona.

Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor
Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor

Quando il dado da 20 si fonde con il pc

Perché mi sono soffermato su questo aspetto?
PORROMD è il primo gioco su pc a vantare l'utilizzo di queste nuove regole, e confesso che la possibilità di avere a che fare con esse ha stuzzicato non poco le mie aspettative... vediamo perché, dopo avere provato il gioco, la delusione compare su questo stanco volto di nano guerriero.

Partiamo proprio dalle regole. Sono state introdotte, questo sì, ma solo in parte. Intanto mancano all'appello delle classi come il bardo, il druido e (udite udite) il mago (!). Certo lo stregone c'è... ma il mago non me lo dovevate togliere! Mi rendo conto che per qualcuno questo può essere interpretato come pignoleria, e a tal proposito vi rimando al giudizio finale, dove giustificherò queste "fisime". In secondo luogo, e come aggravante, l'impossibilità di scegliere a proprio piacimento le abilità e i talenti del personaggio lungo la sua crescita,(uno dei punti di forza della 3a edizione) limitando la scelta del giocatore verso l'aumento della propria classe o il bi-classamento con una classe diversa. Punto. Un po' pochino in quanto a libertà.
In base ad un non meglio precisato sistema vengono assegnate arbitrariamente le abilità...
Ma veniamo al cuore della meccanica di gioco...

Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor
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Picchia, spacca, riporta il tesoro e fai esperienza

Ebbene sì, fan sfegatati del massacro e del power play più forsennato! Questo è PORROMD: sembra poco? Effettivamente sì, ma non dimentichiamoci che lo si può fare con stile.
Mi spiego: giocare un gdr improntato sui combattimenti può anche piacere, perché non porta via tempo in cervellotiche situazioni, appaga (ripeto) il powerplaying nascosto in ognuno di noi con punti esperienza, oggetti e armi sempre più potenti.
Il prolema è che questo sistema presuppone che il tutto sia creato a regola d'arte.. e purtroppo non è questo caso. Intendiamoci, gli sforzi sono stati profusi e si vede. Ma qualcosa non sembra quadrare.
Intanto occorre dire che il combattimento si svolge a "turni dinamici" nel senso che ogni personaggio, sia vostro che ognuno dei mostri, compirà una o più azioni nel suo turno, ma c'è un tempo stabilito per il turno, simboleggiato da una barrettina verde che si esaurisce progressivamente.
La cosa spiacevole è che però il ritmo di gioco ne risente molto soprattutto quando per ogni e sottolineo Ogni combattimento, anche con uno zombettino sfigato parta la modalità a turni, rendendo complessivamente il gioco di una lentezza a tratti disarmante. E' stato pensato inoltre un sistema di menu di navigazione molto simile a quelli che usiamo di solito con Windows, ovvero menù e sottomenù.
Una vera comodità se ci pensiamo, peccato che l'errore spesso si paga! Per sapere il perché, occorre scomodare un altro ospite ingombrante. Fate largo a...

Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor
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Un motore grafico non certo forgiato dai nani!

3D. Ecco un altro elemento innovativo di questo gioco.
I personaggi sono interamente poligonali, così come i diversi elementi del paesaggio. I movimenti sono fluidi e il tutto è molto piacevole, anche i mostri rendono bene, per non parlare dell'eccellente lavoro dei fondali e dei sempre piacevoli effetti di luce degli incantesimi.
Fine dei lati positivi.
Quando si entra in combattimento il tutto rallenta e scatta in maniera vistosa ahimé.. ed ecco che il sistema a menù diventa una vera e proprio roulette russa. il puntatore si muove a scatti e più spesso di quanto si crede si perde il turno nel tentativo vano di raggiungere un oggetto o una magia da cliccare (spesso ci si clicca e non parte, quindi di nuovo si c-l-i-c- c-a istintivamente più lentamente per riuscirci) il tutto a favorire i mostri, che attendono impazienti di farci a polpette.
E allora si ricarica e si ritenta e via così.
Sempre riguardo al motore, altre cose fanno saltare un po' la mosca al naso. Ma come, per anni giochiamo con un ladruncolo nel party che se ne va in giro dove vuole e come vuole e adesso appena lo facciamo allontanare di 5 o 6 metri dal gruppo viene fuori un messaggio che non ci permette di allontanarci troppo dal leader del gruppo. E che è? La mia mamma che mi deve tenere sott'occhio? Un'altra limitazione del motore così dicono.
Come del resto non siamo tutti abituati a trascinare il puntatore per selezionare a schermo i personaggi e farli muovere? Bene ci hanno tolto anche questo!
Esiste solo un bottone che fa muovere tutto il party, oppure un solo personaggio per volta... rincaro la dose, non esistono formazioni preconfezionate che rapidamente ci fanno organizzare le posizioni dei nostri eroi come meglio crediamo, ma dobbiamo farli spostare uno per uno e una volta fatto ciò viene cliccato un pulsante che "memorizza" la formazione. Un sistema un po' criptico, soprattutto perché la ricetta ottimale mi pare l'abbiano già inventata, e se squadra che vince non si cambia si può dire che questo gioco è...

Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor
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Nato sotto il segno del fagiano

Naturalmente è uno scherzo... ma viene veramente da pensare che questo gioco sia stato colpito dalla cattiva sorte. In realtà l'errore umano è sempre alla base di tutto.
Il gioco uscito in versione americana ha presentato dei bug molto fastidiosi, tra cui uno che, all'atto della disinstallazione, si portava via anche dei file di sistema. E' successo solo a poche persone? Ok, ma non deve succedere e basta!
Alla fine sullo scaffale ci aspettiamo qualcosa che ripaghi in soddisfazione i soldi che ci lasciamo. A tal proposito va detto che la Ubisoft si è subito attivata per correggere i bug e per dare retta agli utenti, e ben presto fioccheranno diverse patch atte a migliorare la situazione. Inoltre la versione italiana sarà "bug- free" quindi state tranquilli.

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Nato sotto il segno del fagiano

Ciò che mi preme dire è che la sensazione che ho avuto è che in origine alla creazione del gioco si volesse far leva sugli aspetti per così dire "elitari" come le regole, i tiri di dado, etc. Tutte caratteristiche poste per appassionare gli "hard-core" gamers, e invece proprio da loro arrivano le critiche maggiori. Problemi gestionali e di sviluppo si sono presentati lungo il corso della programmazione, e se volete farvi un idea di come sono andate le cose e scagionare in parte PORROMD leggetevi questa intervista al capo progetto apparsa recentemente sulla madre rete. Ovviamente in inglese.
Occorre abituarsi in fretta alla lingua d'albione però, dato che la versione in commercio nel nostro paese da metà mese (ed è confermato) sarà distribuita in inglese, senza sottotitoli di alcun genere; poi i cd verranno sostituiti a gennaio con la versione italiana. Capite come si fa a stroncare il successo di un gioco sul nascere?
Vale la pena creare un "hype" di proporzioni bibliche, stile sommossa dei cavatori di pietra del Giordano, quando l'unico risultato che si ottiene è essere travolti dalla fretta di fare le cose?
In fondo per spezzare il delicato equilibrio di fantasia e immersività, ergo la voglia di giocare... basta poco. Un dato sbagliato, una spesa da far rientrare, una decisione sbagliata nella stanza dei bottoni.
Un gioco da buttare? Sicuramente delude chi per mesi ha fantasticato su di esso, o chi si aspetta rivoluzioni radicali, o semplicemente il rispetto di qualche sano "cliché" dei giochi di ruolo fantasy che viene a mancare (datemi del pazzo, ma non accetto un nano senza la barba!!). Può essere però un buon aggancio per chi si avvicina per le prime volte ai videogiochi "di ruolo" e per chi non è spaventato da un lungo susseguirsi di scontri sempre più impegnativi, fino a far crescere il proprio personaggio a livelli semidivini, attraverso le 100 e più ore di gioco che PORROMD ha da offrire.
Esiste però anche un capolavoro del "picchia-spacca" chiamato Icewind Dale che, gia da diversi mesi, ha creato proseliti in tutto il mondo e non sfigura di certo alla distanza.
A voi la scelta amici!

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C'era una volta...

La leggendaria storia del Gold Box. Nel 1988 viene rilasciato il capostipite Pool of Radiance, che è anche il primo RPG su pc a implementare le regole di Advanced D&D e inoltre, combattimento tattico arricchito da una avventura appassionante, e tanta tanta esplorazione. Il suo successo ha ispirato molti titoli a venire nei Forgotten Realms, oppure negli universi di Dragonlance e Dark Sun.
E' tempo di sfoderare l'ascia e lisciarsi la barba rossa. E' tempo di rispolverare il tomo degli incantesimi. E' tempo di sellare i cavalli e prepararsi alla partenza.
Pool of Radiance - Ruins of Myth Drannor, il seguito del suo acclamato predecessore (da qui in poi PORROMD..blah! che acronimo...) è un gioco di ruolo che a molti potrà sembrare "old style" come li facevano una volta, almeno per quanto riguarda la concezione. Conoscete il detto gallina vecchia fa buon brodo? Ecco, dimenticatelo, per stavolta.