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Pupperazzi, la recensione della simulazione di fotografo freelance per cani

Una simulazione di paparazzo, ma specializzato esclusivamente in cani: ecco la bizzarra idea alla base di Pupperazzi, protagonista di questa recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   21/01/2022

Ammettiamolo, anche il più cinico di noi si sofferma sorridendo di fronte a una foto di un buffo cagnolino: è praticamente una reazione naturale dell'essere umano, probabilmente alla base di quel rapporto speciale che ha reso l'animale in questione il miglior amico per antonomasia. Dunque perché non provare a costruire un gioco interamente basato su questo principio, nel quale tutto ciò che dobbiamo fare è fotografare cani e pubblicare le immagini su social network fittizi?

Se questo può sembrarvi troppo strano per essere vero, non avete fatto i conti con Sundae Month, sviluppatore di questo bizzarro gioco che analizziamo nella recensione di Pupperazzi. Già il titolo è decisamente esplicito, sia per quanto riguarda il concetto alla base dell'esperienza di gioco sia sullo spirito che pervade il tutto, perché una sorta di crasi di questo tipo tra "paparazzi" e "puppy" può ottenere il via libera solo se il team di sviluppo ha intenzione di proporre qualcosa di veramente folle.

E così è, in effetti: Pupperazzi non ha quasi nulla di scontato, a parte la dinamica basilare del dover perseguire alcuni obiettivi per avanzare nel gioco. Tutto il resto è una tale bizzarria da renderlo un titolo quasi sconvolgente, sulle prime, anche a causa della sua disarmante semplicità, in termini concettuali.

Tutto quello che dobbiamo fare è esplorare le ambientazioni e fotografare cani, possibilmente seguendo alcune indicazioni precise che ci vengono fornite da alcuni personaggi - ovviamente cani pure loro - per avanzare di livello in livello. Curiosamente, il mondo in cui è ambientato il gioco prevede anche l'esistenza degli umani, ma questi hanno un ruolo estremamente marginale e, come spiegato dal cane-pompiere in uno dei primi livelli, servono agli animali in quanto "si occupano di tutte le cose più noiose" e per questo rappresentano dei buoni amici. La cosa peraltro può far riflettere su come funzioni effettivamente il rapporto uomo-cane e come questi ultimi ci vedano in realtà, ma questo è un altro discorso.

Gameplay: esplora, punta e scatta

Un cane dall'aria alquanto sconvolta, come spesso accade in Pupperazzi
Un cane dall'aria alquanto sconvolta, come spesso accade in Pupperazzi

Si inizia da un'assolata spiaggia con faro e da lì, completando gli obiettivi, sblocchiamo varie altre ambientazioni da esplorare alla caccia di nuovi scatti fotografici canini. Il principio è un po' quello di Pokémon Snap, solo che in questo caso il gioco appare più strutturato, con la possibilità di esplorare liberamente le ambientazioni e anche risolvere alcuni puzzle, che coinvolgono elementi dello scenario e, ovviamente, cani. Per ogni ambientazione ci vengono forniti degli obiettivi da portare a termine, che riguardano particolari soggetti da fotografare (essenzialmente cani, in qualche determinata situazione o posizione) e l'uso di lenti o pellicole per applicare degli effetti alle immagini. Oppure possiamo semplicemente scattare foto ispirati da qualche momento particolare, pubblicandole sul social network dogNET, nel tentativo di raccogliere una buona quantità di like, commenti e nuovi follower.

In certi casi, il raggiungimento di particolari location richieste o di determinate situazioni in cui si trovano i soggetti richiede di interagire in qualche modo con gli scenari e qui scattano alcuni elementi in stile adventure con enigmi che possono richiedere la ricerca di percorsi alternativi, la raccolta di oggetti e l'attirare i cani verso determinati punti d'interesse, spingendoli in questo modo a effettuare determinate azioni che possono tornare utili per completare gli obiettivi.

I cani di Pupperazzi possono essere colti in situazioni veramente particolari
I cani di Pupperazzi possono essere colti in situazioni veramente particolari

Ogni livello propone una quantità limitata di foto da poter scattare, dunque è necessario non sprecare più di tanto i tentativi, inoltre lenti e pellicole devono essere acquistate spendendo gli ossi dorati che si possono trovare esplorando le ambientazioni e completando le missioni. C'è una buona intelligenza artificiale che porta i canidi a comportarsi in maniera anche sorprendente, soprattutto nelle interazioni fra loro, dando una buona impressione di ambientazioni vive e popolate, pur non spingendo sul fatto di voler rendere gli animali antropomorfi e trovando dunque una sorta di via di mezzo tra comportamenti realistici e interpretazioni fantasiose della vita canina.

Un mondo di cani

Pupperazzi consente di visitare le ambientazioni in diverse situazioni di luce e meteo
Pupperazzi consente di visitare le ambientazioni in diverse situazioni di luce e meteo

Avanzando nel gioco possiamo applicare varie personalizzazioni agli animali, "vestendoli" in varie maniere e aggiungendo accessori per personalizzarli, alla ricerca degli scatti più accattivanti, ma bisogna stare attenti a non inondare dogNET di troppe foto perché potremmo essere bloccati per spam (giustamente). La varie ambientazioni di Pupperazzi possono essere visitate in varie condizioni di luce in momenti diversi della giornata, in modo da sfruttare variazioni negli scenari, ma oltre a queste variabili e al di là dell'applicazione di obiettivi e pellicole non è possibile modificare ulteriormente le foto con effetti e ritocchi in post-produzione, cosa che potrebbe limitare un po' la creatività dei più appassionati fotografi cinofili.

Sempre per quanto riguarda le foto, si rileva una scarsa profondità nella valutazione degli scatti da parte del sistema: in sostanza, quello che ci viene richiesto è quasi esclusivamente inquadrare un certo soggetto ma come questo venga poi colto in foto non ha grande importanza. In pratica, è piuttosto inutile cercare di scattare foto quanto più belle o particolari possibile visto che non c'è una vera e propria valutazione sulla tecnica o l'estetica, inoltre spesso i feedback su dogNET risultano poco prevedibili, rendendo tutto il processo di valutazione delle foto alquanto aleatorio. Tuttavia, rimane la voglia di ricercare lo scatto più strano e simpatico possibile, anche perché i commenti sullo pseudo-social network sono veramente godibili e inoltre la presenza di una vera e propria "Puppypedia" ci spinge a cercare di trovare e fotografare tutte le razze di cani presenti all'interno del gioco.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, Xbox Store
Prezzo 15,49 €
Multiplayer.it
6.8
Lettori (5)
6.8
Il tuo voto

Pupperazzi potrebbe essere il paradiso degli appassionati di "foto carine di cuccioli", categoria nella quale, in qualche forma, possiamo rientrare tutti, a dire il vero. Entrare nel suo mondo è facilissimo, ma rimanerci per più di qualche oretta è già molto più difficile: il concetto è molto simpatico ma si traduce in un gameplay estremamente basilare, che nel giro di poco tempo ha esaurito il suo potenziale. In effetti, in un paio d'ore è possibile completare il tutto ed è probabile che non si abbiano più stimoli per volerci tornare, a meno che davvero non si sia dei grandissimi appassionati di foto di cani. Come gioco da Xbox Game Pass è veramente l'ideale, perché offre un momento di stacco e si fa completare volentieri, ma come "investimento economico" potrebbe avere dei grossi limiti. In ogni caso, con la sua bizzarria ha il pregio di riuscire a portare un po' di buonumore veramente a tutti.

PRO

  • Subito simpatico e irresistibile
  • Cani di tutti i tipi
  • Alcuni elementi adventure a variare l'azione

CONTRO

  • Gameplay veramente molto semplice e un po' ripetitivo
  • Dura poco e una volta concluso è difficile che venga rigiocato