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Race Driver: GRID - Recensione

Codemasters torna in campo con il suo nuovo gioiello, l'adrenalinico e velocissimo GRID!

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   16/06/2008

Ladies and Gentleman: Start Your Engines!

GRID fonda le sue intime radici nel precedente gioco di Codemaster, quel Colin DiRT che ha saputo rinvigorire dopo tanti anni l'interesse in una serie ormai votata alla sequelizzazione senz'anima. Il motore grafico è lo stesso, ma potenziato, ritoccato e perfezionato: si chiama Ego, e sarà con tutta probabilità l'engine proprietario usato in tutte le prossime produzioni della software house inglese. L'anima di GRID è fortemente orientata alla spettacolarità e alla cinematograficità dell'azione, e lo si nota fin dalla presentazione, emozionante e ricca di inquadrature ardite. E' proprio la sequenza iniziale che ci fa capire di che pasta sia fatto il nuovo gioco di corse Codemasters, varietà è la parola d'ordine, con gare di Touring Car, sfide di drifting in Giappone, lunghi gran premi a Le Mans, Muscle Car americane, percorsi cittadini, extraurbani e tanto altro ancora. GRID è estremamente variegato e propone al giocatore una lunga serie di opzioni che riescono a non far mai stancare e al tempo stesso offrire un ottimo senso di progressione all'interno del gioco. Le piste comprendono San Francisco, Washington, Yokohama, Shibuya, e la nostra Milano. Il circuito De la Sarthe è dedicato alla 24 Ore di Le Mans, ed è stata inserita anche Jarama, bellissima pista spagnola che in passato ha ospitato alcuni gran premi di Formula Uno ma che poi è stata ritenuta troppo pericolosa e relegata alle competizioni minori. GRID possiede alcuni elementi di stampo ruolistico, come ad esempio la necessità di dover mantenere un livello di fiducia e reputazione con gli sposor, vincendo o piazzandoci nelle competizioni della stagione. L'anima spettacolare di GRID si palesa sopratutto durante gli emozionanti replay, dove abbiamo la possibilità di riavvolgere o rallentare l'azione da diversi punti di vista. L'alto tasso di adrenalina che si raggiunge durante le gare è aiutato dalle molteplici inquadrature disponibili, compresa la tanto amata/odiata visuale dall'interno abitacolo che farà la felicità di chi l'ha già apprezzata in DiRT e Project Ghotam. Mentre gareggiamo è possibile usufruire, in caso di errore, di un "salto temporale" all'indietro, proprio come accadeva nel buon S.C.A.R. di Milestone o nel recente Need for Speed Most Wanted. L'opzione, disattivata automaticamente scegliendo il grado di difficoltà Pro, permette di tornare indietro nel tempo di qualche secondo, gestibile tramite la pressione dell'analogico sinistro come se si trattasse di un vero e proprio replay. Premendo infine X al momento in cui desideriamo riprendere la gara, tutto riparte come se il nostro errore fosse magicamente annullato. GRID parte forte, ingranando subito la quinta marcia, senza tutorial, senza estenuanti editor, senza attese, ma direttamente dentro una Dodge Viper lanciati a folle velocità. Ogni competizione fa vincere denaro, utile per fare shopping, sbloccare bonus, piste e proseguire nella modalità storia. Prima di partire c'è solo da scegliere la propria nazionalità ed il nome, utilizzato poi dalla voce narrante per parlarci in prima persona sia nelle situazioni di gara che durante le spiegazioni. C'è anche da selezionare un soprannome, da una folta lista di parole aggressive come "Fulmine", "Torpedo", "Leggenda", a seconda dell'umore o del proprio carattere.

L'anima spettacolare di GRID si palesa sopratutto durante gli emozionanti replay, dove abbiamo la possibilità di riavvolgere o rallentare l'azione da diversi punti di vista

Ladies and Gentleman: Start Your Engines!

La customizzazione audio è un'ottima strategia per aumentare il senso di immedesimazione nell'azione di gioco e nella progressione dell'avventura motoristica: la voce guida è sempre presente, sia nei box che in gara, e sottolinea ogni momento più emozionante. Dopo qualche ora di gioco, però, si inizia a sperare di sentirla sempre più raramente, in quanto spesso accade che i commenti arrivino in leggero ritardo rispetto all'evento, oppure che parta un dialogo che non ha alcuna attinenza con il contesto di quel preciso momento. Per quanto riguarda invece la possibilità di editare le livree delle macchine, ci sono set prestabiliti di disegni ed icone, colori aggiuntivi e poco altro, l'obiettivo di Codemasters è stato quello di non permettere agli utenti di stravolgere lo spirito del gioco, come spesso accaduto in Forza Motorsport e le sue automobili eccessivamente fantasiose. Dopo le prime gare di GRID c'è offerta la possibilità di creare un proprio team, scegliendo uno sponsor e customizzando la macchina con i suoi loghi. Una volta ottenuta la licenza di guida, si sbloccano le tre regioni principali dove possiamo gareggiare: Europa, USA e Giappone. Non tutte le gare sono disponibili fin da subito, ma vanno scoperte vincendo ed ottenendo tempi e punteggi sempre migliori. In GRID c'è veramente di tutto. Si inizia con le macchine da Gran Turismo, Touring Car, Formula 3, auto americane, Drifting in Giappone, attraverso tracciati cittadini, di montagna o piste ufficiali, fino al tracciato di Le Mans, dove ogni ora dura un minuto e le condizioni climatiche cambiano in tempo reale. Ci sono ben 45 automobili disponibili, dalle Chevrolet alle Toyota, Subaru e Nissan, passando per le supersportive Lamborghini, Dodge Viper e Pagani Zonda, fino alle possenti Mustang della Ford. Ognuna di esse si guida in modo diverso e reagisce agli stimoli esterni con differenti comportamenti su strada. Il motore fisico, ereditato anch'esso da Colin DiRT, mostra al tempo stesso ottime cose ed altre meno buone. L'interazione con i fondali è sicuramente un pregio, con cordoli che si piegano in modo realistico e donano sensazioni molto fisiche, tanti elementi a bordo pista che volano via e si distruggono, ed una buona varietà di stili di guida. La parte meno bella, invece, è data dal comportamento stesso delle vetture, che tendono tutte a ruotare sul proprio asse e perdere l'aderenza con il retrotreno, causando in modo abbastanza fastidioso la perdita del controllo. Se l'auto si intraversa in curva, inoltre, è pressochè inutile controsterzare per riprendere la traiettoria: anche in questi casi il risultato è sempre un inevitabile testacoda. La sensazione è che sia stato dato troppa poca pesantezza alle auto, fattore che trova conferma anche osservando le scarse reazioni delle vetture ai tamponamenti.

Race Driver: GRID - Recensione
Race Driver: GRID - Recensione
Race Driver: GRID - Recensione

Lo stile unico di GRID

Il sistema di danni implementato da Codemasters è superlativo. Dopo gli incidenti le automobili perdono pezzi, che rimangono poi in pista per tutta la durata della gara e possono danneggiare ed ostacolare le altre vetture. Alcuni danni lievi modificano in tempo reale la guidabilità della propria vettura, mentre quelli più gravi ci costringeranno a ripartire. Le collisioni con le macchine avversarie non sono così dannose come quelle con gli elementi della pista, fattore che toglie un po' di coerenza alle reazioni. La scelta è forse dovuta allo stile puramente arcade di GRID, ma è comunque sbilanciata. Dal punto di vista grafico, il gioco è un'orgia poligonale che sollecita in modo positivo e continuo le nostre pupille e mostra squarci raramente apprezzati in questo genere di videogame. I modelli delle vetture, per interdersi, non possono competere con la precisione e la maestria di quanto creato dal team Polyphony in Gran Turismo 5 Prologue, ma tutto il contorno dato da pista, ambientazione ed elementi di sfondo hanno a tratti dell'incredibile, sopratutto visto che il gioco gira costantemente sui 30fps senza alcuna incertezza o rallentamento, con splendide luci, effetti di fumo volumetrico, effetti particellari, modelli completamente danneggiabili e ben venti auto su schermo contemporaneamente. Lo stile dei menù è d'effetto: il testo è tridimensionale e con ombre dinamiche, e compare anche nei loading times per informarci dei nostri record e della progressione nel gioco, in modo del tutto simile a quanto visto in DiRT. Così come la palette di colori utilizzata, molto satura e tendente al seppia. La cura riposta nel comparto visivo, grazie al motore EGO, è stata supportata anche da un grande audio, con musiche adatte allo stile di gioco e rombi dei motori molto potenti e vari. La parte online è fondamentale per amplificare la già notevole longevità del gioco, ed è composta da eventi aperti al matchmaking disponibili in tutti e tre i territori di gioco (USA, Giappone ed Europa), attraverso un sistema di lobby e classifiche per i migliori tempi. E' possibile giocare fino a 12 persone contemporaneamente, mentre l'host decide preventivamente opzioni di guida, numero di giri e piste, in match virtualmente esenti da lag o incertezze.

Race Driver: GRID - Recensione
Race Driver: GRID - Recensione
Race Driver: GRID - Recensione

Commento

GRID è una piacevole sorpresa nel mondo dei giochi di corse. Codemasters ha realizzato un titolo frenetico, veramente divertente e dalla grafica estremamente avanzata. La forza di GRID è la varietà, con un elevato numero di competizioni tutte diversissime tra loro ed un parco auto altrettanto eterogeneo. Le sfide online garantiscono inoltre una longevità infinita, grazie ad un'ottima implementazione del matchmaking e delle stanze di gioco. Peccato per qualche ambiguità del motore fisico ed il controllo difficile della controsterzata in curva. In definitiva, un nuovo brand che ogni appassionato di motori non deve lasciarsi sfuggire e che tutti gli altri farebbero bene a provare.

Pro

  • Tante gare diverse
  • Comparto grafico
  • Ottima componente online
Contro
  • Difficile controsterzare
  • I dialoghi pre-registrati annoiano presto
  • Editor migliorabile

Xbox 360 - Obiettivi

GRID mette a disposizione del giocatore i canonici 1000 punti da sbloccare. Nella prima partita, della durata di un'ora, se ne ottengono ben otto per circa 100 punti, mentre gli altri arriveranno a seguire con un ottimo senso della progressione. Molti di questi sono legati a specifici eventi, come ad esempio fare un drift di almeno 5 secondi, oppure raggiungere le 200 miglia orarie. Gli altri sono ottenuti completando gli eventi, visitando le piste disponibili, collezionando auto e battendo avversari online. In definitiva, un gioco che regala molte soddisfazioni da questo punto di vista, investendo il giusto tempo.