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Ragnarock: recensione dell'erede vichingo di Guitar Hero

Se state cercando un bel gioco musicale su PlayStation VR2, Ragnarock è quello che fa per voi. Vi raccontiamo il perché nella nostra recensione.

Ragnarock: recensione dell'erede vichingo di Guitar Hero
RECENSIONE di Giordana Moroni   —   09/04/2023

C'è stato un periodo d'oro nei primi Duemila in cui i giochi musicali su console erano sulla cresta dell'onda. Non che siano mai veramente passati di moda, ma in quegli anni il genere era un mondo tutto a sé, fatto di titoli con canzoni su licenza e periferiche strane. Inutile dire che il protagonista di questo trend è stato Guitar Hero, franchise che ha dominato per più di una dozzina d'anni insieme a Rock Band e Sing Star.

Poi, all'improvviso, tutto finì, scoppiando in una bolla di sapone, forse perché il mercato era saturo o forse perché il pubblico era stanco di riempire l'armadio di chitarre e batterie in plastica. Negli ultimi anni stiamo assistendo però a una sorta di rinascita del genere attraverso la realtà virtuale, con rhythm game più immersivi e originali che mai. Un esempio è Ragnarock, gioco musicale che eredita l'interfaccia di Guitar Hero ma anziché farci impersonare una rockstar ci mette nei panni di un gruppo di vichinghi. Vi raccontiamo com'è su PlayStation VR2, e perché dovreste assolutamente giocarlo, nella nostra recensione.

Eredità del passato

L'interfaccia di Ragnarock ricorda quella di Guitar Hero, ma lo strumento musicale è molto diverso
L'interfaccia di Ragnarock ricorda quella di Guitar Hero, ma lo strumento musicale è molto diverso

Ragnarock è un gioco musicale dove si vestono i panni di un pausario vichingo (o vichinga, l'avatar è personalizzabile), ovvero colui che sulle navi segnava il ritmo a suon di colpi di tamburo per i rematori. Lo scopo del gioco è infatti colpire con dei martelli una serie di rune nel momento esatto in cui queste si allineano su uno dei quattro tamburi a disposizione. La meccanica è la stessa di Guitar Hero, dove andava premuto il tasto del colore corretto e plettrare al momento esatto in cui questo si allineava sulla battitura a schermo. Dal gioco musicale di Harmonix, Ragnarock prende in prestito anche il sistema del moltiplicatore combo: mettendo a segno un tot di colpi corretti di fila, caricheremo un potenziamento che aumenterà il punteggio, attivabile colpendo uno dei due gong posizionati lateralmente alla postazione.

C'è però una variazione sul tema per quanto riguarda la rappresentazione del punteggio. Se in Guitar Hero (ma anche altri giochi musicali VR come Beat Saber) lo score è mostrato come un semplice dato numerico dall'interfaccia di gioco, in Ragnarock questo viene convertito in lunghezza. Non dimentichiamoci che il palcoscenico dove si suonano i tamburi è proprio una barca, e dalla nostra postazione vedremo sia il nostro gruppo di rematori che eventuali navi avversarie. Più la nostra performance sarà pulita e priva di errori più strada farà la nostra nave sospinta dai vogatori, convertendo così il nostro punteggio in metri percorsi.

Questa meccanica diventa ancora più avvincente se si gioca Ragnarock in multiplayer online, sfidando un altro giocatore ad una vera e propria gara di velocità. Durante una battaglia multiplayer vedremo sempre l'imbarcazione del nostro avversario, sapendo istantaneamente come si sta evolvendo la sfida in base alla posizione delle navi. Questo meccanica vale anche per le tracce giocate offline, dove visualizzeremo il fantasma della nostra miglior performance al posto di un vero giocatore.

Tracce e personalizzazioni

Avatar, nave, vogatori e martelli sono personalizzabili con elementi cosmetici
Avatar, nave, vogatori e martelli sono personalizzabili con elementi cosmetici

Prima di salpare con la nostra nave, Ragnarock ci mette di fronte un'ampia scelta di canzoni, che spaziano dal viking metal all'electro folk, passando anche per arrangiamenti punk di canti marinareschi. The Sidh, Alestorm e Celkilt sono solo alcuni dei numerosi gruppi inclusi nella playlist del gioco base. Attualmente DLC e canzoni personalizzate create dalla community sono appannaggio della versione Meta Quest 2 e Steam VR di Ragnarock, mentre su PS VR2 è possibile provare prima dell'acquisto fino a tre canzoni grazie alla demo gratuita.

Oltre alla folta tracklist, il gioco offre una lunga serie di elementi cosmetici per personalizzare il nostro avatar, i martelli, la nave e l'equipaggio, molti dei quali a pagamento tramite micro transazioni. Senza oggetti cosmetici ed espansioni alla libreria il gioco resta assolutamente godibile, e garantisce ore di divertimento e tante calorie bruciate. Non fate l'errore di pensare a Ragnarock come un innocuo party game: suonare i tamburi è divertente quanto stancante e, anche se il titolo può essere giocato sia in piedi che da seduti, spalle e braccia avranno il loro bel da fare!

Feedback e scenari

Alcuni scenari di Ragnarock sono davvero belli da vedere
Alcuni scenari di Ragnarock sono davvero belli da vedere

Dal punto di vista tecnico parliamo di un gioco solidissimo, che arriva su PlayStation VR2 dopo un bel rodaggio su altri visori. Come molti porting presenti sul mercato, Ragnarock giocato su PS VR2 fa un netto passo avanti e le caratteristiche uniche del visore Sony aggiungono quel tocco in più all'esperienza di gioco. La vibrazione del visore durante l'attivazione del potenziamento e la vibrazione dei PlayStation VR2 Sense contribuiscono a coinvolgere il giocatore e amplificano ogni colpo andato a segno, mentre l'hardware della console permette di avere ambientazioni molto più dettagliate. Ogni canzone infatti è immersa in un suo scenario prestabilito, anche se è possibile comunque scegliere quale percorrere selezionandolo dal menù principale. Alcuni sono semplici scorci naturali, altri invece sono molto più suggestivi, portandoci a solcare laghi di lava sotterranei o nuvole, fino ad arrivare alle porte del Valhalla.

Le opzioni di personalizzazione vi permetteranno di trovare il vostro setup ideale
Le opzioni di personalizzazione vi permetteranno di trovare il vostro setup ideale

Comandi e feedback dei tamburi sono eccezionali, aspetto che la versione PS VR2 comunque condivide anche con le altre già in commercio. Ovviamente è presente un test della latenza più una minuziosa personalizzazione dei tamburi. Al primo avvio, il gioco ci illustrerà come regolare l'altezza dei tamburi e la posizione dei gong, offrendo poi una lista dettagliata di aggiustamenti avanzati che possono essere applicati ai martelli. Angolazione della presa a riposo, distanza tra i polsi e altezza tra questi e i tamburi, e così via. Questo permette un'esperienza di gioco cucita addosso al giocatore e, una volta trovato il vostro setup, è bene salvarlo sul profilo, lasciandone magari uno libero per gli ospiti qualora dovesse capitarvi di far provare Ragnarock ai vostri amici.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5, PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Sito Ufficiale
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (2)
7.6
Il tuo voto

Se siete convinti che Beat Saber sia la killer app musicale per realtà virtuale, con molta probabilità non avete mai giocato a Ragnarock. È impossibile non rimanere coinvolti dalle meccaniche intuitive e divertenti di questo gioco, dall'euforia della musica e dalla bellezza degli scenari, che su PlayStation VR2 sono ancor più d'impatto. La quantità limitata di tracce e la presenza di microtransazioni cosmetiche non rovineranno assolutamente il divertimento, e anzi è molto probabile che vi ritroverete con le braccia doloranti parecchie volte, uscendo dal visore e chiedendovi come sia possibile averci trascorso così tanto tempo dentro!

PRO

  • Meccaniche coinvolgenti
  • Tracce musicali perfette
  • Graficamente e tecnicamente appagante

CONTRO

  • Peccato per le canzoni custom
  • La personalizzazioni estetiche sono a pagamento