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Raid: Shadow Legends, la recensione

Torniamo al più classico stile fantasy nella recensione di Raid: Shadow Legends per piattaforme mobile

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   02/08/2019

Se avete seguito un minimo il panorama mobile di questi ultimi anni, vi sarete fatti sicuramente un'idea di come si sono configurati gli RPG appositamente sviluppati per Android e iOS: sono sostanzialmente tutti attinenti a un rigido canone che costituisce uno dei sotto-generi di maggior successo di questi tempi, almeno dal punto di vista della quantità di giochi usciti al suo interno. Solo rimanendo alle pagine di Multiplayer.it, negli ultimi mesi abbiamo recensito Valkyrie Anatomia: The Origin, Epic Seven e Brave Frontier: The Last Summoner che sostanzialmente rappresentano in maniera abbastanza precisa quello di cui stiamo parlando: giochi di ruolo con combattimenti a turni, quest composte da ondate di nemici progressive, gestione profonda dei personaggi e accento posto sulla collezione di questi ultimi, attraverso un sistema di evocazione con spesa di valuta in-game che corrisponde alla meccanica tipica del "gacha".

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È incredibile notare come questo elenco di caratteristiche corrisponda in maniera estremamente precisa a una quantità ormai sconfinata di RPG mobile, nonché a Raid: Shadow Legends, protagonista di questa recensione. Il gioco di Plarium è davvero un buon campione di questo genere videoludico, anzi il problema è che lo è anche troppo: non c'è assolutamente nulla di nuovo proposto in questo titolo, che ricorrendo anche a un'ambientazione decisamente standardizzata come il fantasy classico non può contare nemmeno su un'identità forte e specifica. Tuttavia, ci sono anche diversi aspetti convincenti in Raid: Shadow Legends, nel caso in cui siate ancora disposti a passare del tempo con questa tipologia di gioco. Arrivando in un periodo di totale saturazione del mercato per i gacha-RPG, la cui offerta ludica sta ormai chiaramente offrendo il fianco ad altre soluzioni di gioco meno inflazionate, c'è da dire che, quantomeno, il gioco Plarium svolge il suo dovere onestamente, a partire da una veste grafica veramente impressionante.

Collezione di eroi

La storia parla della crisi del mondo di Teleria, ormai sull'orlo del collasso a causa delle continue guerre portate avanti dalle forze oscure di Siroth, contro cui l'Arbiter cerca in tutti i modi di porre un argine. All'interno di tutto questo, ci troviamo a dover comporre un esercito di combattenti e liberare varie zone del mondo di gioco portando avanti le quest della Campagna, strutturate come semplici sequenze di combattimenti a difficoltà progressiva. Avanzando nel gioco si sbloccano anche altre modalità come i Dungeons (sostanzialmente simili alle quest), Arena, Clan Boss e Faction Wars che chiamano in causa anche il PvP, ma come struttura si rimane ancorati al classico RPG a turni dove tutto il gameplay ruota attorno alla gestione dei personaggi. Tanto per chiarire: l'autoplay è attivato di default ed è effettivamente la scelta migliore da adottare, considerando l'estrema ripetitività dei combattimenti e delle situazioni di gioco.

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L'aspetto su cui ci si trova ad agire, più che altro, è dunque la costruzione dell'esercito e la sua gestione. Il primo aspetto è basato sull'acquisizione di nuovi personaggi come ricompense di gioco o attraverso il sistema di evocazione con il dispendio di gemme, cosa che innesca la tipica dinamica gacha con micro-transazioni integrate. Raid: Shadow Legends non è tra i peggiori casi di pay-to-win visti su questo fronte, bisogna dire, ma il rate delle evocazioni di alto profilo è talmente basso che il ricorso a qualche acquisto in-app per ottenere qualcosa di più sostanzioso sembra praticamente inevitabile. D'altra parte, i continui ed estenuanti pop-up che richiamano l'attenzione sui vari pacchetti in offerta da acquistare sono decisamente espliciti su come sia impostata l'economia del gioco. I rapporti di forza tra i combattenti sono regolati dal classico circolo sasso-carta-forbice anche se i riflessi di questo sistema sono quasi impercettibili in combattimento, dove invece acquista grande rilevanza la gestione dell'equipaggiamento. Su questo fronte, Raid si presenta piuttosto profondo e complesso, con la possibilità di combinare armi e oggetti dotati di caratteristiche comuni per ottenere dei bonus collegati, con effetti a catena interessanti e piuttosto vari. Il problema, in questo senso, è rappresentato da un'interfaccia piuttosto confusa e scomoda, con elementi estremamente piccoli (almeno su smartphone) che possono complicare la comprensione precisa del funzionamento dell'equipaggiamento e dei vari potenziamenti.

Maxresdefault

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 1.9.1
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (5)
7.1
Il tuo voto

Come molti altri titoli concorrenti, Raid: Shadow Legends arriva piuttosto in ritardo al banchetto dei gacha RPG mobile sperando di conquistarsi un posto di rilievo grazie soprattutto ad una notevole cura riposta nell'esecuzione tecnica del canovaccio imposto, ma sulla tavola sembra essere rimasto poco da mangiare. È probabile che questo genere continui ancora a lungo a tenere banco in ambito mobile, ma al di là di un'ottima grafica e una stretta aderenza alle regole canoniche sarebbe lecito aspettarsi un qualche contributo originale sul fronte delle caratteristiche o della struttura di gioco per potersi stagliare su una marea di altri giochi che hanno ormai sfruttato ampiamente il medesimo concetto. Sarebbe altresì ingiusto non riconoscere dei meriti a Raid: Shadow Legends, che come un'opera manierista difetta in carattere specifico ma si distingue per un'esecuzione veramente impeccabile degli stilemi imposti.

PRO

  • Grafica davvero notevole
  • Buone idee su equipaggiamento, effetti ed evoluzione
  • Fantasy classico senza troppi fronzoli

CONTRO

  • Assolutamente privo di elementi originali
  • Interfaccia poco comprensibile in certi frangenti
  • Meccanica di gioco ripetitiva