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Re:Legend, la recensione di un life-sim che prova a mischiare vari generi tra di loro

La recensione di Re:Legend, un life-sim che prova a mixare diversi generi, nato da Kickstarter e pronto ad approdare nelle librerie digitali.

RECENSIONE di Marco Perri   —   09/09/2022

In una nutrita folla di titoli che cercano di dire la propria nel genere dei life-sim artigianali, Re:Legend prova a ritagliarsi un suo perimetro di azione. Lo fa, va detto, nel massimo dell'umiltà, partendo da una campagna Kickstarter e poi via via agganciandosi a un publisher attento al panorama indie come gli italiani 505 Games. La proposta sul piatto, per chi ha seguito e già provato il titolo su Steam, è un mix non troppo originale tra Animal Crossing, Harvest Moon, Monster Hunter e Pokemon, senza però in realtà avere più di tanto in comune con tutti i titoli sopra citati. Re:Legend è un collage di caratteristiche, quasi un calderone di pezzetti che si uniscono a formare un curioso prodotto.

La storia però insegna che quando le ispirazioni sono così tante e le ambizioni del team non riescono a tenere traccia di ogni elemento nel migliore dei modi, il rischio è che si metta troppa carna al fuoco, si disegni una linea che punti verso la semplificazione e si scelga, non sempre consapevolmente, di annacquare un po' l'esperienza complessiva.

Vi raccontiamo in questa recensione di Re:Legend perché ci troviamo davanti a uno di questi casi.

Tutti giù dalla scogliera

La parte legata ai mostri è sicuramente una delle caratteristiche più interessanti di Re:Legend
La parte legata ai mostri è sicuramente una delle caratteristiche più interessanti di Re:Legend

La storia di Re:Legend è semplice: veniamo buttati giù da un dirupo sul mare da non si sa chi, per risvegliarci nell'Isola di Vikku, un posto ameno, colorato, dalle allegre tinte tropicali. La situazione dipinge subito lo stile che ci troveremo a vivere all'interno di Vikku: personaggi antropomorfi dalle fattezze chibi, così come chibi è il nostro personaggio, realizzato poco prima tramite un editor abbastanza basilare.

Vikku, però, è divisa in zone, diciamo quartieri, ognuno separato a livello di design dall'altro, una soluzione molto vecchia scuola in cui doversi sorbire caricamenti, smarrimenti geografici dati da una mappa non troppo chiara e in generale poco stile nell'esprimere al giocatore cosa c'è in quartiere o in un altro.

Ci troviamo quindi di fronte a un'ambientazione che sa veramente troppo di già visto, quasi un preset da tool grafico per giochi PC destinati a finire su mobile. È un po' questa la sensazione generale nel muovere i primi passi: se lo stile chibi, già di suo, punta sul minimale e la semplificazione dei modelli, Re:Legend porta un po' all'estremo questo elemento, che nel 2022 si traduce nell'esigenza di pretendere un pochino di più quantomeno sul fronte artistico.

Simpatici invece i personaggi di contorno, quantomeno figli di un tentativo di personalizzazione che talvolta strappa anche un sorriso per la particolarità. A parte questo, gli elementi a contorno sono quelli che ti aspetti da un'isola, quindi mare, ponti, foreste, rocce e fiori, anche deserti e tanto altro... ma tutto abbastanza povero in termini di poligoni e poco ispirato a livello artistico.

Fattoria e Magnus

Aspettatevi tutta quella sequela di elementi tipici del genere come innaffiare, coltivare, raccogliere.
Aspettatevi tutta quella sequela di elementi tipici del genere come innaffiare, coltivare, raccogliere.

Se la storia di Re:Legend non brilla per l'enfasi del racconto o le aspettative che fa maturare nel giocatore, il gameplay offre sicuramente più di quanto detto fino a ora. In quanto mix, c'è tanto da cui pescare: si passa dall'esplorazione e combattimento dei primi Zelda ad Animal Crossing / Harvest Moon per l'elemento raccolta, giardinaggio, fattoria e via dicendo, utile a raccattare risorse per la creazione di altro.

In più, il team ha inserito un ecosistema di mostri da ammansire e catturare, per poi esplorare e lanciarli in battaglia contro altri mostri. Va detto che il sistema di combattimento, abbastanza classico, è anche relativamente semplice: attaccare e schivare, il tutto a un livello di difficoltà che rimane molto basso per poi salire in maniera completamente inaspettata tra una quest e l'altra.

Una delle creature di Re:Legend
Una delle creature di Re:Legend

L'elemento mostri aggiunge una tinta a metà tra Monster Hunter e Pokemon, in cui però chiaramente l'esperienza è giusto abbozzata: il mostro va prima pestato, poi gli va dato da mangiare. È una cosa in più nella lista delle cose da fare ma, ancora una volta, è un approccio molto superficiale e quasi a cervello spento. Lo stesso vale per la pesca: il suo gameplay è semplicissimo, si fa quasi da solo. Capiamo che non sia una simulazione di pesca, ma il problema è che Re:Legend è un insieme di piccoli fattori che fanno mucchio, ma è un mucchio in cui nulla risplende più della sufficienza.

Ci sono elementi di crescita: la componente GdR, seppur non particolarmente profonda, fornisce delle evoluzioni per avanzare e affrontare la fauna proposta, ma continua a mancare una scintilla che tenga agganciati. Volendo sorvolare sui bug legati a comandi che non vengono eseguiti e tasti nei Tutorial non corrispondenti a quelli reali, il senso di progressione è veramente troppo legato a una quantità di dinamiche già viste infinite volte, amalgamate da una mappa dall'orientamento non immediato e piuttosto semplici, se non immediate, nello svolgimento.

Il minigioco della pesca in Re:Legend
Il minigioco della pesca in Re:Legend

Visto che Re:Legend entra in una mischia agguerrita di prodotti e prodottini similari, applaudiamo sicuramente l'ambizione di voler unire simulazione a esplorazione e combattimento, ma la risultante è molto modesta e va a rivolgersi a una nicchia di giocatori che devono volere esattamente quel tipo di offerta, che non scava, capace d'intrattenere più con la mole potenziale di ciò che potrebbe essere che non con l'effettiva realizzazione dell'aspettativa.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 24,90 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (5)
5.3
Il tuo voto

Re:Legend, a parte un titolo molto dimenticabile, propone un'offerta che intratterrà solamente chi apprezza alla follia un tipo di gameplay che lo fa sentire assolutamente a casa, già padrone della proposta ludica. Tanti pezzettini di generi e titoli dai quali ha tratto ispirazione, ma manca la scintilla che amalgama e fa scendere oltre un costante velo di superficialità, tipico delle produzioni di livello molto modesto. Se siete in cerca di un prodotto che vi farà passare delle ore a riprodurre meccaniche già note senza elevarle di una virgola, allora potrete trovare in Re:Legend un discreto momento di svago, a un prezzo che aiuta a farlo tenere in considerazione.

PRO

  • Lo stile chibi può piacere
  • Tante piccole proposte ludiche differenti
  • Si possono usare i mostri catturati

CONTRO

  • Gameplay già visto e molto superficiale
  • Poco bilanciamento nella curva di difficoltà
  • Tecnicamente è veramente minimale