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Runaway 2 - Recensione

Le avventure punta e clicca sono dure a morire, e Runaway 2 è qui per dimostrarlo.

RECENSIONE di David Falzarano   —   01/08/2007
Runaway 2 - Recensione
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Il ritorno di Brian e Gina

Una delle cose più importanti di un’avventura grafica è senza dubbio la trama, che non potendo venire supportata da azione o elementi caratteristici di altri generi, deve praticamente reggere tutta la baracca da sola, mantenendo l’interesse del giocatore sempre alto, esattamente come dovrebbe fare un film o un libro.
In Runaway 2 ritroviamo Brian Bosco, lo studente di Berkeley la cui vita è stata sconvolta nel primo capitolo della saga dalla bella e misteriosa Gina, avvenente ragazza che ha trascinato Brian in un vortice di intrighi, segreti e stranezze. All’inizio del gioco il nostro ex-secchione viene convinto da Gina ad effettuare un’escursione sull’isola Hawaiana di Mala per visitare un antico tempio. Le cose, naturalmente, vanno tutte per il verso sbagliato, e l’aereo precipita poco prima di raggiungere la sua destinazione, costringendo Brian a scaraventare fuori Gina con l’unico paracadute rimasto, e sperare in uno schianto indolore.
Dopo l’incipit piuttosto forzato e non particolarmente ispirato, la trama si dipana un po’ a stento, lasciando il giocatore in una sorta di stato confusionale almeno fino a metà gioco, e riuscendo a stento a catturare l’interesse. I dialoghi non aiutano, e sono anzi un po’ troppo piatti e poco pungenti. I personaggi che si incontrano mano a mano sono sicuramente divertenti ma banalmente caratterizzati, e in linea di massima rappresentano ognuno un preciso stereotipo che sa di già visto.

Runaway 2 - Recensione
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i personaggi che si incontrano mano a mano sono sicuramente divertenti ma banalmente caratterizzati

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Il ritorno di Brian e Gina

Lo humor datoci in pasto da Pendulo Studios riesce spesso a strappare una risata, soprattutto nelle scene di intermezzo, elementi fondamentali di ogni punta e clicca che si rispetti. La qualità degli enigmi è altalenante: si passa con nonchalance da puzzle ben strutturati e gustosi ad altri poco logici e frustranti (per fortuna questi ultimi sono la minor parte). Inoltre, inspiegabilmente, alcuni di essi richiedono per forza di andare avanti a tentativi, per trovare la giusta soluzione dopo aver escluso tutte quelle sbagliate: ciò penalizza fortemente quel gusto di arrovellarsi per trovare la soluzione in modo intelligente. Un problema di design abbastanza grave è dato dal fatto che molte volte non si riescono ad individuare nello scenario gli oggetti necessari, visto che questi sono perfettamente “incorporati” nell'ambientazione o addirittura nascosti, e non saltano all’occhio in nessun modo se non passandoci sopra casualmente con il mouse. Se da un lato ciò è una gradita iniezione di realismo, dall’altro sarebbe stato molto gradito un posizionamento degli oggetti più razionale, o comunque più “user friendly”.
Un altro dei problemi che si potrebbe incontrare giocando Runaway 2 è l’atmosfera, che talvolta rischia di risultare abbastanza infantile agli occhi dei giocatori con qualche anno in più sulle spalle.
La longevità di Runaway 2 si attesta su buoni livelli: l’avventuriero medio impiegherà infatti circa 15 ore per completare il gioco. Dopo di che, lo riporrà nella custodia per sempre: il fattore rigiocabilità è praticamente nullo.

Grafica e sonoro

Dal punto di vista tecnico, la grafica di Runaway 2 è appena discreta. La risoluzione è fissa a 1024x768 (cosa che non è il massimo per chi ha un pannello con una risoluzione nativa più elevata), lo stile utilizzato è quello del cel-shading, per rendere al meglio l’aspetto cartoonesco, e non sono presenti effetti particolari. Dal punto di vista artistico però, le cose migliorano sostanzialmente: gli ambienti sono molto dettagliati, curati, colorati e piacevoli da vedere, e il design dei personaggi è molto azzeccato e divertente.
Il sonoro può vantare un doppiaggio italiano di discreto livello e piacevoli musiche originali. Runaway 2 ha inoltre una confezione “old style”, lontana dal minimalismo in voga attualmente: oltre ad un manuale in italiano ricco di contenuti e bello da vedere, si segnala la presenza di un art book e di un opuscolo per gli indizi.

Runaway 2 - Recensione
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Requisiti di Sistema


Requisiti Minimi:

  • Sistema operativo: Windows XP/Vista
  • Processore: Pentium III 1 GHz
  • RAM: 512 MB
  • Scheda Video: 8 MB
  • Spazio su disco: 1.8 GB
Requisiti Consigliati:
  • Processore: Qualsiasi uscito negli ultimi 2 anni
  • RAM: 1 GB
  • Scheda Video: X1600 o equivalente
Configurazione di Prova:
  • Processore: Intel Core 2 Duo E6400@3,3 GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda Video: Ati X1950Pro
  • Monitor: Dell 24”@1920x1200

Commento

Runaway 2 è un’avventura senza pretese esagerate. Un’esperienza di gioco godibile, con una veste grafica fresca e allegra, una trama discreta, e nessuna traccia di quella seriosità, talvolta fuori luogo, che si è spesso vista negli ultimi titoli appartenenti allo stesso genere.
Penalizzato da alcuni enigmi veramente troppo frustranti e da scelte di design poco azzeccate, Runaway 2 non riesce a guadagnarsi un posto nell’olimpo delle avventure grafiche, ma d’altronde esso è un luogo creato e sigillato ermeticamente già molti anni fa da una certa Lucasfilm Games. Detto questo, qualsiasi appassionato di avventure punta e clicca dovrebbe dare almeno una possibilità al gioco, forse più per l’oggettiva scarsità di titoli simili in commercio che per i meriti (comunque innegabili) di Pendulo Studios. E non dimenticate che il primo Runaway è incluso nella confezione, per dare ai giocatori la possibilità di ripercorrere l’intera saga.

Pro

  • Grafica simpatica e colorata
  • Discreto umorismo
  • Il primo Runaway è incluso nella confezione
Contro
  • Alcuni enigmi mal bilanciati e troppo frustranti
  • Diversi errori di design
  • Sviluppo della trama non eccezionale

Runaway 2 appartiene ad un genere che ha visto la sua epoca d’oro circa 15 anni fa, e che poi è andato lentamente e progressivamente scomparendo, relegato all’uscita di sporadici titoli come Syberia, Still Life, Ni-Bi-Ru o il primo Runaway. I veri appassionati delle avventure grafiche punta e clicca appartengono probabilmente alla scorsa generazione di videogiocatori, e sanno bene che le occasioni per godersi una buona avventura sono sempre meno. Chi è interessato presti allora attenzione a quanto seguirà: forse sarà l’occasione giusta per immergersi di nuovo in questo mondo totalmente scevro di frenesia e azione ma ricco di fantasia e divertimento.