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Sega Rally - Recensione

Cambiate i gettoni, sistemate il sedile e sedetevi belli comodi. Sega Rally romba a casa vostra come in sala giochi!

RECENSIONE di Matteo Santicchia   —   18/10/2007
Sega Rally - Recensione
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Tutto in Sega Rally è arcade, non solo la fisica della macchina.
Viene concesso poco, anzi nulla, a tutto quel campionario di modalità secondarie viste nei più recenti titoli automobilistici. Non c'è compravendita di macchine, non ci sono banchi prova per meccanici autodidatti, non ci sono possibilità di personalizzazione, né tantomeno ci sono editor di livree. Anche il numero di auto a disposizione è limitato. In Sega Rally si corre e basta. E lo si fa solo al minimo sindacale delle possibilità, e cioè imbarcandoci in un campionato, sfidando i nostri tempi (e quelli degli utenti in rete) nel time trial, nella gara veloce e giocando in multiplayer, via split screen o on line.

Macchine e tracciati per molti, ma non per tutti

Il Campionato, modalità regina del titolo, si svolge su tre leghe, ognuna corrispondente alle classi di macchine utilizzate. La prima, quella denominata Standard, permette di guidare le vetture ufficiali del campionato mondiale rally con auto come la Subaru WRX e la Mitsubishi Lancer Evo. La seconda, invece, fa sedere il giocatore in macchine elaborate da vetture di serie come la Grande Punto e la Golf GT, mentre l'ultima, chiamata Fuoriclasse, ci mette alla guida di grandi bolidi del passato, come la Stratos, il Deltone o una Pegeout 205 dotata di spoiler enorme.
Ogni lega è poi suddivisa in più mini campionati dalla difficoltà crescente (su tre livelli) che fanno da antipasto alla gara finale raggiungibile solo dopo aver accumulato i punti necessari.

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Macchine e tracciati per molti, ma non per tutti

Come di consueto ogni campionato vinto sblocca, oltre all'accesso alla lega successiva, diversi premi come auto, livree e piste su cui correre in modalità gara veloce e multiplayer. I tracciati, visto il cuore arcade del titolo, non sono molti, ma coprono un po' tutti tipi di superficie. Senza nessun riferimento a località reali, si corre nello sterrato africano (Safari), tra ghiaia e tornanti (Alpine), tra sabbia e fango (Canyon), in mezzo al ghiaccio e alla neve (Arctic) e in riva la mare (Tropical).
15 tracciati, più una manciata di sezioni inverse per un totale di 23 piste.

Guidando e rimbalzando

Se il modello di guida è totalmente arcade anche l'ambiente in cui si corre denota la stessa impostazione. Essenzialmente le gare si svolgono in un enorme tunnel, in cui non c'è possibilità di andare fuori strada, dove è impossibile tagliare una curva.
Come se ai lati della pista ci fossero dei muri invisibili la macchina, in caso di curve prese troppo in scioltezza, inizierà a rimbalzare da una parte all'altra proprio come una pallina di un flipper senza nemmeno perdere troppo velocità. Inoltre il rimbalzare, anche addosso ad altre vetture, ci aiuta rimettendoci in pista e dopo un pò di pratica la tecnica dell'appoggio selvaggio diventa un valido espediente per arrivare primi.
Se poi a questo uniamo un uso sporadico (eufemismo) del freno il titolo Sega ci invita chiaramente ad una condotta di gara allegra e sbarazzina. Anche la tanto decantata deformazione in tempo reale del terreno ha poco peso sulla corsa, dovrebbe garantire più aderenza ma in fin dei conti non si va oltre qualche sobbalzo della visuale mancando inoltre il rumble sul pad Sixaxis (presente invece in versione 360). Sembrerebbe tutto facile, Sega Rally si distingue però per una curva di apprendimento discretamente elevata, in cui complice la tendenza al pendolo della macchina le prime partite saranno di studio per prendere confidenza con il metodo di controllo che richiede applicazione e pazienza soprattutto su superfici ghiacciate e bagnate.
Arcade o non arcade, i primi chilometri percorsi mettono alla prova i nervi e la buona educazione di chi sta giocando.

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Anche l'intelligenza artificiale degli altri piloti concorre ad alzare il livello di disappunto del giocatore. Essendo un gioco "vecchia maniera" anche gli altri concorrenti si comportano come se fossero ancorati a meccaniche di qualche tempo fa. Seguono sempre la stessa linea, che è ovviamente la traiettoria migliore, fregandosene bellamente di tutto il resto.
Un'altra critica va fatta allo strano modo di intendere il coefficiente di difficoltà mano a mano che si procede nel gioco. Essendoci poche piste e macchine a disposizione (tutte dotate più o meno dello stesso modello fisico) e mancando del tutto sezioni di messa a punto e upgrade l'unico fattore che differenzia una gara standard da una fuoriclasse è la differente velocità di punta degli avversari e della macchina scelta per la gara, decisione questa che avviene solo in base a parametri estetici e di gusto personale, vista la totale mancanza di una scheda tecnica che ci spieghi, seppur stringatamente, le differenze tra le vetture.

Oltre al fango c'è di più

Fermandoci qui Sega Rally sembrerebbe un gioco minato da grandi problemi.
Se ci si lascia prendere totalmente dalla sua natura arcade il gioco regala molte soddisfazioni, e restituisce finalmente un feeling perso dai tempi dei primi due capitoli. Dopo che si è imparato a controllare la macchina, a tollerare e sfruttare le imperfezioni del modello fisico e ambientale ci si diverte molto, con gare frenetiche che tengono incollati sino all'ultimo giro. Ovviamente chi cerca da questo titolo profondità, complessità e rigore simulativo meglio che si rivolga ad altro.
Il vero fiore all'occhiello del gioco è sicuramente un comparto grafico decisamente interessante, in ogni sua componente. Il gioco corre velocissimo e con sporadici quanto impercettibili cali di frame rate a 30 fps in una ricostruzione degli ambienti e delle vetture che ha pochi eguali nelle più recenti uscite. Le auto sono belle da vedere, ricche di dettaglio e anche se non godono dell'implementazione dei danni si sporcano di fango e terra come mai si era visto prima. Alla stessa maniera una pozzanghera ripulisce la macchina facendola tornare lucida come ad inizio gara.

Sega Rally - Recensione
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Oltre al fango c'è di più

La deformazione in tempo reale dei tracciati è ugualmente impressionante. Nonostante conti poco in termini di giocabilità, è una gioia per gli occhi notare i solchi profondi che le ruote lasciano sul terreno, soprattutto nelle gare sulla neve e sul fango. Anche questa feature non è però esente da difetti. Se la ricca ricostruzione poligonale degli ambienti è virtualmente priva di pop up, non si può dire lo stesso per i segni dei pneumatici che caricano per magia le texture mano a mano che si procede nella gara.
Anche il comparto audio è di ottima fattura, metal di rigore a sottolineare le nostre derapate ma soprattutto una incredibile riproduzione degli effetti sonori di tutto ciò che colpisce la vettura.

Un aiuto dalla rete

E' giusto poi parlare delle possibilità che il gioco online offre. Vista la brevità della modalità campionato e la poca varietà delle competizioni le sfide fino a 6 giocatori sono una vera manna dal cielo, divertentissime, frenetiche e con pochissimi problemi di lag.
Sega Rally diventa quindi la fiera dell'autoscontro e dei colpi bassi, con tamponamenti e speronamenti che raggiungono l'apice alla partenza e nelle primissime curve.
In più la possibilità di accedere alla classifica mondiale inserendo i propri tempi, ma soprattutto potendo scaricare le prestazioni degli altri giocatori allungano di molto l'esigua longevità del titolo Sega.
Questa caratteristica risulta quantomai gradita visto che, terminato il single player e non volendo cimentarci in una versione senza danni di Destruction Derby, si può tentare la scalata alla classifica mondiale e in quest'ottica Sega Rally diventa un titolo su cui il maniaco del centesimo di secondo può trovare una sfida seria, appagante e di lunga durata.

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Commento

Sega Rally incarna alla perfezione un preciso concetto di gioco arcade, con tutti i pregi e i difetti che questo significa. Bello da vedere, buono online, divertente, ma minato dai pochissimi incentivi e modalità di gioco presenti. Se state cercando lo spirito del vecchio Sega Rally, lo ritroverete in questa edizione, altrimenti, guardandosi attorno, ci sono diversi fieri esponenti del genere automobilistico, simulativo e non.

Pro

  • Arcade puro, divertente e frenetico
  • Tecnicamente buono sotto tutti i punti di vista
  • Online privo di lag
Contro
  • Non adatto a chi cerca un minimo di simulazione da un gioco di corse
  • Longevità molto bassa, single player ridotto all'osso
  • Fisica della vettura inesistente

Sega Rally è disponibile per PC, PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione testata è quella per PlayStation 3.

Correva l'anno 1995...

Sega Rally - Recensione

La potenza è nulla senza controllo. Questo potrebbe essere lo slogan definitivo per il ritorno di un grande classico come Sega Rally. Lontano mille miglia da pratiche certosine di messa a punto e tuning esasperato, il titolo Sega è un arcade puro. Scelta la macchina, il tipo di trasmissione, pneumatici da strada o da sterrato? Bene, il rally può iniziare senza badare ad altro.
A più di dieci anni dal primo episodio, Sega propone un gioco quasi per nostalgici, un titolo che ci riporta indietro ai (bei) vecchi tempi delle sale giochi fumose e dei cabinati enormi. Paragonato ai moderni simulatori rallystici di simulativo c'è ben poco, c'è solo il fango, la neve, la sabbia e il navigatore che urla i gradi di difficoltà delle curve in comune con altri titoli del genere. Come allora il gioco è tutto concentrato sulle derapate, sull'abilità non tanto di tenere le traiettorie corrette e di pennellare le curve, quanto di saper far scivolare la macchina, di realizzare cioè delle poderose sterzate in pieno sovrasterzo.