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Soccer Story, la recensione di un gioco che avrebbe fatto meglio a ignorare il calcio...

La recensione di Soccer Story, un ibrido tra un gioco di ruolo giapponese e un gioco di calcio che avrebbe fatto meglio a ignorare il calcio.

Soccer Story, la recensione di un gioco che avrebbe fatto meglio a ignorare il calcio...
RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   29/11/2022

La Calamità ha bloccato il calcio per più di un anno ormai. La compagnia Soccer Inc. ha approfittato di quel tragico evento per mettere le sue mani sullo sport più amato al mondo e renderlo una sua esclusiva, impedendo a chiunque altro di giocarci, anche a livello amatoriale. L'apparizione di un pallone magico nel cortile di casa di due gemelli (all'inizio del gioco si può scegliere quale utilizzare), figli di un calciatore scomparso proprio durante la Calamità, darà vita a una storia fatta di voglia di rivalsa e amore per questo sport, piena di humor, ma a suo modo drammatica.

La recensione di Soccer Story ci serve quindi per capire se valga o meno la pena di combattere per la causa degli appassionati del pallone.

Gameplay

Certe azioni in Soccer Story richiedono il possesso di taluni oggetti
Certe azioni in Soccer Story richiedono il possesso di taluni oggetti

Soccer Story è un titolo ibrido tra un calcistico e un gioco di ruolo giapponese, le cui meccaniche esplorative sono legate all'utilizzo del pallone magico. Il punto di partenza concettuale è evidentemente Golf Story, ossia il tentativo di legare tra loro due impianti ludici apparentemente antitetici, creando un'esperienza che mescoli narrazione e sport con successo. Sin da subito è chiaro come PanicBarn, lo studio di sviluppo, abbia voluto abbracciare anche qui alcuni temi che gli sono particolarmente cari, già affrontati nei due Not Tonight.

Dietro alla patina colorata e alla maggiore leggerezza della rappresentazione, emerge quindi una visione critica della società capitalistica e del suo desiderio di controllo delle persone e delle loro passioni a fini economici. In realtà, però, il gioco fa poco per accompagnare quanto viene affermato con un sistema retorico adeguato. Anzi, a ben vedere, la parte ruolistica esplorativa non fa niente per discostarsi da certe convenzioni.

Scelto uno dei due gemelli (un ragazzo e una ragazza) con cui giocare, dobbiamo iniziare a esplorare i dintorni di casa e parlare con gli altri personaggi per capire che cosa voglia il pallone prima e come fare per aiutare il calcio poi. Il tutto si traduce nell'andare in giro per un mondo aperto pieno di piccole missioni e minigiochi da svolgere, con le prime che di solito richiedono di trovare un certo numero di oggetti, siano essi ghiande, X disegnate sul terreno, bersagli che appaiono dal nulla, porte in cui segnare o quant'altro, e i secondi che sono più contestualizzati, come ad esempio il beach volley con i piedi, una gara di torello, una sfida di nuoto o una sfida di arti marziali. Purtroppo si sente un po' la mancanza di missioni secondarie più strutturate e meglio inserite nella storia, visto che solitamente i "quest giver" stanno per i fatti loro e ci assegnano questi compiti non si sa bene perché, tanto per premiarci poi con soldi e medaglie, così da garantirci di poter portare avanti la progressione del personaggio principale e della squadra (uno dei primi compiti sarà quello di ricomporre la squadra locale).

Il o la protagonista di Soccer Story ha una scheda personaggio vera e propria
Il o la protagonista di Soccer Story ha una scheda personaggio vera e propria

Nonostante la ripetitività della maggior parte delle richieste, eseguirle non disturba più di tanto perché il mondo di gioco non è grandissimo e, quindi, non si è costretti a girare molto. In certi casi si finisce per andare un po' alla cieca e può subentrare un certo senso di ripetitività, ma ogni attività non richiede mai troppo tempo e, quando lo richiede, è perché solitamente non abbiamo ancora l'abilità giusta per concluderla. La mappa è anche piena di piccoli segreti che, se scoperti, possono fruttare altre soldi e altre medaglie, in modo da tenere vivo l'interesse e premiare l'esplorazione. Le missioni più strutturate sono quelle principali, che sono anche quelle più fantasiose e narrativizzate. Nonostante manchino i tocchi di genio, ossia quei momenti che rimangono impressi nell'esperienza di un giocatore, i bei momenti non mancano, come entrare in una casa di riposo superando dei raggi laser o fermare un commercio non ortodosso di gelati sulla spiaggia.

In tutto questo, l'unico strumento che avremo per interagire con l'ambiente sarà il già citato pallone, con cui dovremo fare un po' di tutto, usando tiri e passaggi come se ci trovassimo in partita. Non c'è violenza in Soccer Story, quindi non aspettatevi combattimenti di sorta, nonostante a volte dei minigiochi siano decisamente agguerriti. Fin qui ci troviamo sicuramente di fronte a una rilettura del modello dei giochi di ruolo giapponesi non proprio rivoluzionaria, ma quantomeno intelligente. Certo, si potrebbe anche iniziare a smetterla di criticare il capitalismo proponendo dei sistemi di gioco basati essenzialmente sull'accumulo di potenza, ma tant'è. Il problema del gioco è però un altro, ossia quel "soccer" nel titolo.

Sezioni calcistiche

Le partite di calcio di Soccer Story... sembra di giocare a flipper
Le partite di calcio di Soccer Story... sembra di giocare a flipper

Lì dove Soccer Story risulta davvero irritante è nelle sezioni calcistiche. Purtroppo simulare il calcio, anche in modo leggero come prova a fare il titolo di PanicBarn, non è facilissimo. Finché la disciplina sportiva rimane sullo sfondo del gameplay non ci si rende conto di quanto il sistema di gioco non regga alla prova del campo. Purtroppo poi si comincia a giocare. Ma andiamo con ordine. Le partite si giocano cinque contro cinque su dei campi molto piccoli, senza falli laterali, senza calci d'angolo o rimesse dal fondo (il pallone rimbalza in campo quando raggiunge uno dei limiti dello stesso), senza falli veri e propri e con delle aree di rigore dalla forma semi circolare inviolabili da parte dei giocatori, portiere a parte. Ogni giocatore ha quattro caratteristiche: velocità, tiro, energia e forza, che dovrebbero essere abbasta auto esplicative. Per farle crescere si devono usare delle medaglie, che si ottengono da missioni o distributori. In base alle caratteristiche, i giocatori saranno più veloci nel dribbling, potranno eseguire dei tiri più potenti, recupereranno prima dalle scivolate e così via.

Sono più divertenti i minigiochi delle partite di calcio vere e proprie
Sono più divertenti i minigiochi delle partite di calcio vere e proprie

Il tentativo di creare una formula di gioco agile e lontanissima da ogni pretesa di riprodurre le dinamiche del calcio reale è evidente e quasi simpatica, peccato che il risultato sia una specie di flipper in cui non esistono tattiche di sorta, se non una vaga abilità di controllo dei giocatori e l'individuazione dei punti migliori da cui tirare per fare sempre goal. Quando si è capito il sistema, si può dare il via a un gioco al massacro in cui si tira da ogni posizione e in cui abbondano i risultati tennistici, pur durando le partite solo quattro minuti. Durante un match ci siamo ritrovati in vantaggio di 5 a 1 dopo appena 29 secondi dal fischio d'inizio semplicemente ripetendo lo stesso tiro dalla stessa posizione... considerate che si segna tranquillamente tirando dalla nostra tre quarti o dalla metà campo, con i portieri che spesso vanno per farfalle in modo decisamente ridicolo e poco realistico (quando magari si dimostrano molto abili nei confronti più ravvicinati).

Il mondo Soccer Story è piccolo, ma pieno di segreti
Il mondo Soccer Story è piccolo, ma pieno di segreti

Lo sblocco di abilità speciali non migliora di molto la situazione, anche perché quando riesci a vincere 9 a 0 al primo incontro con una squadra considerata fortissima, c'è poco da migliorare e inizi a considerare le partite, sempre più frequenti con il proseguo del gioco, più come un fastidio da togliersi di torno velocemente per proseguire la storia, che come uno dei fulcri dell'esperienza, come in teoria sarebbero state pensate. Alcune non sono facilissime, ma per i motivi sbagliati, tanto che causano più frustrazione che voglia di superare la sfida. La sostanza è che si arriva alla fine del gioco un po' per forza d'inerzia, ossia tanto per vedere come va a finire la storia, ma con addosso il fastidio di aver dovuto giocare troppe partite di calcio per farcela... il che non ci sembra proprio ottimale.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
6.0
Lettori (10)
7.6
Il tuo voto

Soccer Story è discreto quando prova a fare il gioco di ruolo alla giapponese, ma pessimo quando si trasforma in un gioco di calcio. Sinceramente ci aspettavamo molto di meglio. È come se il titolo di PanicBarn avesse una doppia natura, con gli sviluppatori che sapevano come addomesticarne una, sottovalutando quanto sarebbe stato difficile farlo con la seconda.

PRO

  • Il mondo di gioco dà molto da esplorare
  • Un gioco di ruolo giapponese con pallone

CONTRO

  • Le sezioni calcistiche nella loro interezza