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Startopia

Spazio. Ultima frontiera. Stazione spaziale orbitante. E un sindaco in erba che siete voi!! In Startopia gestire una stazione spaziale è molto divertente e non vi stuferà certo presto!

RECENSIONE di La Redazione   —   03/07/2001
Startopia
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Il popolino ad atmosfera zero...

…sarà la prima delle vostre preoccupazioni: tante razze, tanti mondi… siamo nello spazio! Immaginate il classico “calderone” che si vede nei film o telefilm di fantascienza e ne avrete un’ottima idea. Ci saranno razze più meditative e taumaturgiche come i Grigi, ma ci saranno anche i sempre indispensabili Porci Salati, vostra manodopera. Ci saranno i consoli e i diplomatici, sempre pronti a giudicare quel che farete, e ci sarà anche chi, forte della sua stazza e dedizione all’ordine sulla stazione accetterà di buon grado di entrare nella polizia.
La cosa veramente interessante è che ognuno di questi individui ha una propria vita, ognuno ha interessi e aspettative differenti, ognuno si comporta in base alle sue attitudini.
Tutte queste informazioni sono accessibili da un semplice pannello che si apre cliccando col tasto destro sul personaggio.
Oltre a quanto detto sopra, potrete costantemente sapere quale sia il suo stato d’animo, per esempio se cliccate sull’icona a forma di palloncini è come se gli chiedeste: “Ti stai annoiando?” alché lui risponderà con un gesto che può essere: No, Sì, Così così. Veramente carina come idea.
Certamente non possiamo limitarci a girare chiedendo alla gente come si sente per essere un buon Sindaco, altrimenti avremmo fatto meglio a scegliere il parroco come ruolo…
Ecco quindi che siete chiamati a gestire la costruzione degli edifici, che daranno benessere, servizi e quant’altro serve alla comunità per farla prosperare.
Selezionando l’infermeria ad esempio, basterà poi trascinare sullo schermo il mouse per fissarne le dimensioni. Una volta costruita sarà poi a nostra discrezione dotarla di tutti gli strumenti necessari a farla funzionare: un lettino ospedaliero, un apparecchio per le analisi e sicuramente di qualche Grigio assunto come dottore.

Startopia
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La mia stanza dei bottoni…

…non deve essere necessariamente il corrispettivo di un computer ninja, dato che i programmatori secondo me hanno fatto un’ottimo lavoro per ottimizzare la pulizia del codice, e il gioco gira in maniera fluida anche su sistemi di fascia media. Potete muovervi in qualsiasi direzione, ruotare e zoomare a vostro piacimento e vi assicuro che se in qualche titolo che vanta la telecamera libera pare più che altro un aggiunta forzata, qui non lo è affatto, perché avrete realmente bisogno di entrare nei vostri edifici per vedere come vano le cose, e nel contempo “svolazzare” qua e là ad alta quota per tenere tutto sott’occhio.
In ogni caso niente paura, esiste un bel tutorial in più fasi che vi insegnerà tutte le basi, e vi darà persino l’opportunità di testare ciò che vi attende nelle fasi avanzate di gioco, ossia la vera e propria bonifica di un’ambiente vivibile da 0. Ovvero mutare le altitudini creando montagne o depressioni, alterare l’umidità per fare cascate o deserti.
Tutto è fatto a regola d’arte per creare un buon bilanciamento tra interfaccia semplice, ma effetti potenti dal lato pratico.

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Credevo fossero dei noiosi, invece...

…mi devo ricredere! Questa è la frase che i principali detrattori dei managerial/gestionali diranno. In effetti Startopia rappresenta un ottimo “portale di accesso” per chi è sempre stato ostile a questo genere, per tutte le caratteristiche citate sopra e per tutto il divertimento che ne trarrete. Attenzione, questo non significa affatto che sia un gioco semplice, di fatto mantiene sempre le connotazioni di sfida che faranno la felicità dei veterani del genere.
In ogni caso non più personaggi-miniaturine, grafica scarna e statistiche con i grafici, ma colori, vitalità e tanta tanta simpatia che, credetemi, ci vuole.
In sostanza per chi è incuriosito dal genere, e vuole qualcosa di più di ore passate su RTS, desiderando un contatto più profondo con il popolo da lui governato (e magari adora l’ambientazione spaziale), consiglio di provarlo assolutamente.
D’altronde non posso certo biasimare chi invece sente di non avere il tempo necessario per giocarci, o ritiene di non potergli dedicare tutte le attenzioni che merita, dato che Startopia è immersivo quanto basta per acchiapparsi una buona fetta del vostro tempo libero.
Se sia un bene o un male beh, questo lo decidete voi!

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Le elezioni comunali asteroidali...

…hanno decretato che siete voi il nuovo “sindaco” della nuova stazione orbitante. C’era da aspettarselo, dato che il mal-governo della giunta precedente ha provocato una mezza rivolta civile da parte della classe operaia, non più disposta a lavorare in condizioni di limitazione pro-capite di uso di ossigeno, code chilometriche all’ingresso degli spazioporti, e sanità in degrado.
Di fatto ora ci siete voi, che accarezzate la vostra console di comando e pregustate i comizi cittadini che vi acclameranno a furor di popolo, ma per ora volate basso e schivate il sasso.
In Startopia, nuovo gioiellino dela Mucky Foot (stessa software house di Urban Chaos) vi ritrovate immersi in un gioco che io definirei managerial-simpatico, un nuovo genere che conio qui dopo aver ingurgitato 3 litri di birra evidentemente… per capirci un genere che annovera sicuramente la mitica serie “Theme (qualcosa)” dei Bullfrog, ovvero creazione e conduzione di una comunità o di una cittadina con un occhio sempre aperto all’aspetto gestionale della cosa, ma sempre tutto all’insegna del buonumore.
Non mancheranno le vostre responsabilità quindi, ma il tutto viene stemperato dalle battute del vostro aiutante ad esempio, che sembrano poco ma che in realta ti fanno passare indenne situazioni apparentemente sconfortanti, come una grave malattia che ha colpito la gente, problemi di rivolta civile nei quartieri bassi, etc.