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The Sinking City, la recensione

Ispirata dalla letteratura horror dell'autore americano H.P. Lovecraft, The Sinking City è la nuova esperienza investigativa realizzata da Frogwares. Ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Davide Spotti   —   25/06/2019

Dopo anni trascorsi a narrarci le imprese di Sherlock Holmes, Frogwares torna alla carica con The Sinking City, nuova esperienza investigativa che attinge a piene mani dall'affascinante quanto controverso immaginario horror scaturito dalle opere dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft. Il gioco si appresta a debuttare su PlayStation 4, Xbox One e PC, con quest'ultima versione entrata a far parte delle esclusive pianificate su Epic Games Store. Recentemente è stata confermata anche la conversione per Switch, che tuttavia non arriverà prima del prossimo autunno. In questi ultimi giorni abbiamo avuto l'occasione di addentrarci a piedi pari nella nuova esperienza interattiva partorita dal team ucraino, e dopo averla sviscerata a fondo siamo finalmente pronti a parlarvene nella nostra immancabile recensione.

Trama e richiami alle opere di H.P. Lovecraft

The Sinking City narra le vicende di Charles Reed; investigatore privato di comprovata fama, l'uomo è da qualche tempo afflitto da inquietanti visioni. Le immagini si stagliano nella sua mente, conducendolo a perdere coscienza di sé stesso e del mondo che lo circonda. Gli incubi lo tormentano anche nel suo viaggio in barca verso la città di Oakmont, Massachussets, dove si augura con tutto il cuore di poter ricevere risposte riguardo alle stranezze che lo affliggono. Una volta rimessi i piedi a terra, il protagonista viene ragguagliato sulla terribile alluvione che ha flagellato la città, determinando l'insorgere di un numero sempre più cospicuo di casi di isteria e visioni tra i sopravvissuti. In seguito a questi eventi le strade sono state invase da misteriose creature deformi di origine apparentemente ignota, che di fatto costituiscono un ulteriore pericolo per la comunità. Servono risposte, e l'unico che sembra in grado di fornirle sembra essere Robert Throgmorton, facoltoso esponente di spicco di una delle famiglie più antiche e rinomate della città. Senza perdersi in troppe formalità, la coppia stipula un accordo: Charles darà sfoggio del proprio talento investigativo al fine di rintracciare il figlio di Robert, misteriosamente scomparso durante una spedizione in mare. In cambio quest'ultimo riceverà risposte sull'insorgere delle visioni e agli strani eventi che stanno soggiogando la città in seguito all'inondazione.

The Sinking City, la recensione

Per la realizzazione di The Sinking City gli sviluppatori hanno attinto a piene mani da alcuni dei principali capisaldi delle opere di Lovecraft, tra i quali la paura dell'ignoto e l'insorgere della follia, quando la mente umana entra in contatto con entità e situazioni che semplicemente non è in grado di comprendere. Proprio mentre la popolazione locale sta perdendo progressivamente le speranze di tornare ad avere una vita normale, il mistero che aleggia per le strade e i canali si infittisce a causa dell'incessante presenza di stranieri in arrivo da ogni dove. Le ragioni dell'esodo appaiono in qualche modo correlate alle oscure presenze che popolano l'area, e spetterà proprio al giocatore provare a sbrogliare la matassa un passo alla volta - o per meglio dire un'indagine alla volta - cercando di scoprire cosa si nasconda sotto alla superficie. Durante la sua permanenza a Oakmont, Charles si vedrà costretto a districarsi tra faide che coinvolgono antiche famiglie, misteriose organizzazioni dai dubbi propositi e individui decisamente poco raccomandabili coi quali interagire durante le attività d'indagine.

The Sinking City, la recensione

Investigazione open world

Diversamente dai precedenti titoli di Frogwares, ci troviamo al cospetto di un'avventura investigativa a tinte horror collocata in un ambiente di gioco liberamente esplorabile. Tenendo conto della limitata incidenza delle attività secondarie, il termine open world potrebbe risultare un po' fuorviante, ma di fatto si tratta pur sempre di un'evoluzione rispetto a quelle che sono le caratteristiche tradizionali dei prodotti realizzati dalla compagine ucraina. Charles è dunque in grado di visitare senza soluzione di continuità i quartieri che formano la città, dovendosi servire di una piccola imbarcazione per attraversare quelle zone della mappa che sono state invase dai flutti. Dal punto di vista squisitamente estetico, il lavoro effettuato sulla caratterizzazione e l'atmosfera che trasudano i vicoli, i palazzi e gli individui di Oakmont ci è parso accurato e particolarmente affine alle atmosfere lovecraftiane, al netto di una realizzazione tecnica piuttosto carente sulla quale torneremo tra poco. L'aspetto spettrale e quella sensazione di desolazione che alberga in ogni anfratto sono rafforzati dalla presenza di aree infestate pullulanti di creature deformi. I passaggi a piedi o le traversate lungo i corsi d'acqua vengono scandite dall'alternanza della notte e del giorno, sebbene non si colga mai un tenue bagliore di luce o una parvenza di salvezza per chi, suo malgrado, viene attratto nel vortice della follia che aleggia sulla città. A rendere più dinamico il trasferimento da un luogo all'altro della mappa contribuisce la presenza di vari punti di trasferimento rapido che si possono sbloccare attraverso l'esplorazione.

The Sinking City, la recensione

Prevedibilmente l'atmosfera rarefatta e a tratti angosciata di The Sinking City non viene sostenuta da un'altrettanto efficace qualità tecnica. Al di là di un impatto visivo piuttosto arretrato, non si può fare a meno di notare le tante imperfezioni che il gioco palesa in termini di realizzazione grafica, pulizia dell'immagine, varietà delle animazioni e credibilità dei personaggi in cui ci si imbatte lungo cammino. Tra le pecche più evidenti è il caso di rimarcare la scarsa varietà dei volti degli NPC, che vengono riciclati in più occasioni vanificando parte dell'immersione. Non mancano nemmeno evidenti problemi di gestione degli elementi presenti nella mappa, palesati dalla temporanea scomparsa a ricomparsa di oggetti o persone che popolano le strade della città. Insomma, lo sforzo compiuto da Frogwares nel tentativo di rendere più variegata l'esperienza ludica si è tradotto in alcune evidenti pecche strutturali sulle quali bisogna inevitabilmente provare a soprassedere per apprezzare l'esperienza nella sua interezza.

The Sinking City, la recensione

Dialoghi, deduzioni e sistema di combattimento

Prima di essere inghiottito nelle oscure suggestioni lovecraftiane, il prototipo di The Sinking City avrebbe dovuto essere utilizzato per una nuova avventura di Sherlock Holmes. Il design iniziale si è espanso proprio nel momento in cui gli sviluppatori hanno deciso di servirsi di un immaginario diametralmente diverso da quello abituale. Data la struttura aperta e la presenza di incarichi secondari, che si può decidere se seguire o meno, la longevità complessiva dell'opera risulta sensibilmente superiore rispetto alle precedenti iterazioni dello studio ucraino, nell'ordine delle 30 ore di gioco complessive. La composizione della mappa permette di dare un po' più di ampiezza alle fasi investigative, per quanto la città di Oakmont si sia rivelata piuttosto statica e priva di reali stimoli al di fuori del canovaccio principale. Ad eccezione degli incarichi di contorno, selezionabili dialogando alcuni NPC posizionati nei paraggi delle missioni principali, l'interazione ambientale è risultata pressoché inesistente. Fortunatamente il contesto investigativo si è mantenuto su ottimi livelli, rivelandosi ben architettato e ricco di spunti stimolanti. Tra le qualità che più balzano all'occhio c'è senz'altro la libertà d'azione: sì perché gli sviluppatori hanno preferito non prendere per mano il giocatore, evitando dunque di suggerirgli in maniera troppo diretta dove dirigersi o quali decisioni intraprendere. Chiaramente non mancano indizi ed elementi geografici funzionali allo svolgimento delle ricerche, ma bisognerà applicarsi per riuscire a comprendere dove andare e come attivare gli eventi successivi.

The Sinking City, la recensione

I dialoghi sono solo uno dei tanti mezzi che Charles ha a disposizione per estrapolare nuove informazioni utili alle indagini. La raccolta degli indizi si può ottenere combinando le informazioni ottenute da più interlocutori con gli oggetti e le altre evidenze riscontrate nei luoghi in cui avvengono le ricerche. Peraltro, le brillanti deduzioni sono veicolate anche da alcuni particolari talenti che il protagonista è in grado di sfruttare a proprio vantaggio. Attivando l'Occhio della Mente, ad esempio, si possono notare indizi diversamente preclusi e accedere alle cosiddette Premonizioni. Queste ultime permettono di individuare delle piste che, una volta seguite, conducono all'individuazione di oggetti o altre informazioni cruciali per la prosecuzione delle ricerche. Abbiamo poi le Retrocognizioni, che attivano una sorta di dimensione alterata della realtà, nella quale è possibile rivivere singole sequenze di eventi. Spetterà al giocatore collocarli nell'esatto ordine cronologico, così da sbloccare ulteriori informazioni. Tutti gli elementi raccolti nel corso dell'attività investigativa confluiscono poi nel Palazzo Mentale, ovvero la sezione in cui sono archiviati in forma testuale tutti i dettagli che il giocatore è stato in grado di estrapolare attraverso la propria attività. In questa fase è necessario effettuare collegamenti logici tra singoli concetti, giungendo a un quadro più organico della situazione. Le deduzioni effettuate conducono a loro volta a una serie di scelte di carattere morale che innescano conseguenze alternative capaci di influire in vari modi sull'epilogo del gioco.

The Sinking City, la recensione

Diversamente da quanto avveniva in Sherlock Holmes, dove le sequenze d'azione erano del tutto assenti oppure a malapena abbozzate (pensiamo a The Devil's Daughter), questa volta Frogwares ha provato ad arricchire l'offerta introducendo un vero e proprio sistema di combattimento. Considerata la pericolosità delle creature che infestano Oakmont, Charles non si limiterà ad agire in punta di fioretto, a suon di indizi e brillanti deduzioni, ma talvolta dovrà passare alle vie di fatto per cercare di difendersi dalle minacce che lo circondano. La scarsità delle risorse reperibili per la mappa rende indispensabile centellinare proiettili e altri equipaggiamenti come i medikit e le trappole. Purtroppo il gunplay si è rivelato eccessivamente grezzo, minato dalle imprecisioni del sistema di mira e da una cattiva gestione delle inquadrature. Abbiamo invece apprezzato l'implementazione di un sistema di progressione del personaggio, affidato a un albero delle abilità che ha la funzione di migliorare l'efficacia in combattimento, il vigore o la resistenza mentale.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Multiplayer.it
7.0
Lettori (37)
7.2
Il tuo voto

Senza troppe sorprese The Sinking City si rivolge a quella ristretta e ben delineata nicchia di utenti che preferisce concentrarsi sulle attività investigative in sé considerate, chiudendo un occhio su altri fattori come la solidità della realizzazione tecnica e la presenza di elementi interattivi che oggettivamente avrebbero meritato maggiore cura e organicità. Pur mantenendosi aderente al proprio imprinting, Frogwares ha avuto l'ardire di collocare la sua nuova avventura in un contesto ludico di più ampio respiro, con tutti i rischi che un'operazione di questo genere comporta. Ne è scaturito un prodotto a velocità alternata, dove le carenze del sistema di combattimento, la scarsa vitalità della mappa di gioco e un comparto tecnico poco entusiasmante si contrappongono all'efficacia delle attività di ricerca e deduzione, impreziosite dalla libertà d'azione lasciata al fruitore e dal potente immaginario veicolato dalla tormentata letteratura lovecraftiana. Alla luce di tutte queste considerazioni e in virtù del prezzo di lancio, ci sentiamo di suggerire l'acquisto soprattutto a chi ha apprezzato i precedenti lavori di Frogwares e più in generale agli utenti che adorano le avventure di stampo investigativo.

PRO

  • Ottima struttura investigativa
  • Sistema di progressione del personaggio
  • Mappa della città liberamente esplorabile
  • Discreta longevità

CONTRO

  • Sistema di combattimento approssimativo
  • Personaggi poco carismatici
  • Tante imperfezioni e incertezze tecniche