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Unto the End, la recensione: Another World incontra i soulslike

La recensione di Unto the End, un'avventura che richiama per certi versi Another World e che per altri mira a porsi sulla scia dei soulslike in termini di difficoltà percepita

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   14/12/2020

Come vedremo nel corso della recensione, Unto the End è un'opera minimalista, sia in ciò che racconta sia nelle forme della rappresentazione. Volendo fare un paragone viene da pensare a un Another World sviluppato seguendo la filosofia dei soulslike, ma vi confessiamo che è difficile inserire il gioco di 2 Ton Studios all'interno di un genere preciso, visto che offre anche degli elementi survival e altri adventure. Certo, tutto è ridotto talmente all'osso che quasi si commette peccato a fare riferimenti incrociati, tanto sarebbero inutili e fuorvianti del concept del gioco. Ma andiamo con ordine.

storia

Unto The End 10

I personaggi di Unto the End non hanno nome e la storia che vivono è in realtà semplicissima da raccontare. Un uomo va a caccia dopo aver salutato la moglie e il figlio, ma cade in una grotta sotterranea dalla quale è impossibile tornare sui suoi passi. Il suo obiettivo per tutta l'avventura sarà quindi quello di tornare a casa superando i pericoli che gli si porranno innanzi, siano essi trappole naturali o guerrieri di alcune tribù in lotta tra loro, che non vedono di buon occhio la sua presenza nei loro territori. Il cacciatore dispone solo di una spada e di un coltello, ma cercando in giro può raccogliere alcune materie prime con cui costruire una torcia, preparare una medicina, oppure migliorare il suo equipaggiamento. Come abbiamo accennato, la parte survival è molto minimale, nel senso che in tutto le materie prime da trovare sono quattro, i miglioramenti dell'equipaggiamento sono fissi e si contano sulle dita di una mano e la medicina è soltanto una. L'unico vincolo è che la maggior parte delle operazioni di crafting vanno svolte accendendo dei falò (in aree fisse), dove si possono anche curare le ferite e ci si può allenare a combattere in un flashback interattivo.

Sistema di combattimento

Il sistema di combattimento è altrettanto semplice. Il cacciatore può parare in alto, in basso, contrattaccare e rotolare per schivare i colpi. Ovviamente può anche attaccare, con un fendente o con un colpo a due mani (che lo obbliga a posare la torcia). Volendo può anche lanciare il suo coltello per ferire e stordire gli avversari, ma è davvero tutto qui. Nonostante le poche mosse a disposizione, gli scontri sono abbastanza tecnici, nonché davvero difficili. Purtroppo il nostro eroe suo malgrado non è agilissimo e ogni volta che si fa qualcosa bisogna tenere conto di come funziona il sistema di animazioni e collisioni se non ci si vuole ritrovare scoperti. Ad esempio lanciare un coltello a un nemico troppo vicino significa subire immediatamente un colpo, mentre schivare finendo addosso all'avversario o a un muro comporta la perdita della spada, che poi va recuperata mentre si cerca di non farsi ammazzare. Il sistema di parata, inoltre, è efficace, ma la velocità di alcuni nemici, così come purtroppo la loro eccessiva reattività, rende davvero complicato applicarlo alla perfezione. La sostanza è che ci si trova a morire a ripetizione, con alcuni combattimenti che richiedono un'esecuzione precisissima delle mosse e altri in cui si è portati a pensare che la CPU stia barando tanto riesce ad anticipare le nostre tecniche e a correggere in corsa le sue, spesso in modo innaturale.

Avventura

Unto The End 06

Molto più semplice l'esplorazione che, nonostante le difficoltà, è sempre abbordabile e non stressa il giocatore chiedendogli di superare situazioni impossibili. C'è qualche salto più complicato di altri, alcuni puzzle richiedono qualche secondo in più per essere decifrati, ma niente di proibitivo. Per tornare a casa il nostro cacciatore deve saltare rocce e crepacci, arrampicarsi sfruttando le pareti per compiere una specie di doppio salto, schivare trappole, tirare leve, trovare delle chiavi (due in totale in tutto il gioco) e poco altro. Più complicato, ma facoltativo, quello che possiamo definire il macro puzzle dell'intera avventura, ossia una serie di azioni che accompagnano il cacciatore dall'inizio del gioco e che gli fruttano sei oggetti, alcuni utili, altri meno. Il problema, in questo caso, è che il giocatore poco accorto o sfortunato può completamente perdersi per strada l'esistenza di questa specie di sottotrama, incappando così nel finale negativo.

Unto The End 02

Unto the End non dà spiegazioni di sorta al giocatore, che deve imparare a decifrare completamente da solo i vari elementi utili alla sua missione. A un certo punto l'eroe si trova di fronte a un bivio, dopo una caduta, e può andare a destra o a sinistra senza sapere cosa ci sia dall'una o dall'altra parte. Noi alla prima partita abbiamo scelto di seguire una delle due strade, trovandoci impossibilitati a tornare indietro a causa di un ostacolo insormontabile. Poco male, abbiamo pensato: evidentemente dall'altra parte non c'era niente di importante. In realtà c'era uno degli oggetti che servono per sbloccare il finale positivo. Fortunatamente quando si sa cosa fare Unto the End non dura moltissimo (poco più di un'ora, comunque la prima volta lo si finisce in circa tre ore) e quindi lo abbiamo rigiocato senza grossi sforzi per sbloccare lo sbloccabile.

Grafica

Unto The End 07

Dove il gioco di 2 Ton Studios spicca è nella grafica. Più che altro nello stile, perfettamente in linea con il gameplay. Quindi gli ambienti di gioco sono rappresentati con pochissimi oggetti, composti però con una cura tale da creare un'atmosfera davvero intrigante e malinconica. Lo stile visivo è davvero asciutto sia negli scenari, con pochissime fonti d'illuminazione negli interni e una predominanza della neve negli esterni, sia nei personaggi, siano essi amici o nemici, con questi ultimi che hanno tratti differenti a seconda della tribù o della specie cui appartengono. Nemmeno a dirlo la colonna sonora segue la stessa filosofia compositiva, non sovrapponendosi mai all'azione, dando all'intera avventura un senso di profonda compattezza, oltre ogni possibile barocchismo.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store, Nintendo eShop
Prezzo 20,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (13)
7.2
Il tuo voto

Unto the End è una piccola avventura che racconta una storia minimale. Più che una grande epopea, è una fiaba minuta da raccontarsi davanti a un fuoco, immersa nel realismo magico di un mondo che somiglia al nostro, ma che non ci appartiene. In fondo è solo il ritorno a casa di un cacciatore che vive chissà dove e affronta creature di cui nessuno si è preoccupato di svelarci la natura. Forse sono proprio questi immensi non detti e questa sua compattezza tematica e rappresentativa a rendere il viaggio affascinante. Peccato per qualche incertezza nel sistema di combattimento e per alcune scelte radicali che possono risultare indigeste ai giocatori meno pazienti.

PRO

  • Stilisticamente riuscito
  • Coerente dall'inizio alla fine
  • Appassionante

CONTRO

  • Il sistema di combattimento ha qualche problema
  • Può ingannare alla prima partita