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WandaVision 1x07, la recensione

Nel nuovo episodio di WandaVision comincia la corsa al gran finale con un grande colpo di scena.

RECENSIONE di Christian Colli   —   20/02/2021

E con l'episodio 7, a due settimane dalla conclusione, WandaVision si scrolla definitivamente di dosso il format della sit-com per avvicinarsi sempre più alla serializzazione televisiva moderna e all'identità di un cinecomic. Se la scorsa puntata ricalcava lo stile narrativo di Malcolm in the middle, questa settimana si passa a Modern Family e Happy Endings: niente risate registrate, repentini cambi di inquadratura con strampalate musichette in sottofondo e, soprattutto, sfondamenti della quarta parete a gogo coi personaggi che si rivolgono agli spettatori, condividendo i loro pensieri e le loro riflessioni come in una specie di confessionale del Grande Fratello. E non è finita qui: l'episodio 7 è anche una doppia origin story, sia per una nuova eroina, sia per un nuovo villain. Ne parliamo più sotto nella nostra recensione di WandaVision 1x07, e ovviamente attenti agli SPOILER!

Infrangere la quarta parete

Una scena di WandaVision.
Una scena di WandaVision.

L'ultima volta che abbiamo visto Wanda, la nostra protagonista aveva appena allargato i confini di Westview per salvare Visione, che era uscito dal perimetro e si stava disintegrando. La ritroviamo nel suo letto, alle prese con una giornataccia a metà tra una depressione e un esaurimento, coi poteri sempre più fuori controllo: Westview continua a cambiare, transitando fra le diverse epoche come dimostra la scena in cui i Wiimote con cui stanno giocando Billy e Tommy si trasformano prima nei controller del GameCube, poi nei joystick di un Atari, infine in un mazzo di carte Uno. L'arredamento viaggia nel tempo, cambia sotto gli occhi di Wanda e soprattutto sotto gli sguardi sempre più disorientati e preoccupati dei suoi figli. Meno male che c'è Agnes, la vicina che arriva sempre al momento giusto e si prende cura dei bambini, mentre Wanda dedica l'intera giornata a sé stessa! Meno male che Agnes c'è! Nel frattempo, però, Hayward si sta già riorganizzando fuori dall'Esa per lanciare un attacco finale contro la città.

Una scena di WandaVision.
Una scena di WandaVision.

Lo SWORD intrappolato nell'Esa si è trasformato in un circo, compresa Darcy che è diventata un'illusionista. Visione la riconosce - era l'unica che gridava di aiutarlo mentre si stava disintegrando, ricordate? - e riporta a galla la sua personalità. I due decidono di tornare a casa di Wanda e Darcy ne approfitta per raccontare a Visione cosa gli è successo prima di Westview, in un momento di riassunto fanservice che menziona Ultron, JARVIS, Thanos e il finale di Avengers: Infinity War. Il problema è che qualcosa impedisce ai due di percorrere in fretta la strada, in una specie di gag ricorrente che serve letteralmente a prendere tempo. Ancora una volta, la scrittura di WandaVision si riconferma furbissima a giocare coi cliché e gli espedienti televisivi più consumati. Nel mentre, Jimmy e Monica raggiungono il famigerato contatto fuori dall'Esa: chi si aspettava Reed Richards o qualche altro personaggio Marvel famoso resterà deluso, poiché è solo una vecchia amica di Monica... che potrebbe anche essere la figlia Skrull di Talos, chi lo sa?

Una scena di WandaVision.
Una scena di WandaVision.

In ogni caso, il tanto desiderato mezzo di trasporto sperimentale si rivela del tutto inutile, dato che non riesce neppure a sfondare la barriera dell'Esa. Così Monica tenta il tutto e per tutto, attraversandola di persona. È una bella scena, ma la domanda: come fa Monica a non trasformarsi in Geraldine mentre attraversa la barriera? merita una risposta. Sappiamo che entrare e uscire da Westview ha cambiato Monica a livello cellulare, ma soprattutto la vediamo aggrapparsi disperatamente ai suoi ricordi e alla sua identità nel passaggio attraverso la barriera. Monica ricorda alcune battute pronunciate nel film Captain Marvel e questo fa pensare che la sua determinazione a restare sé stessa, insieme alla sua trasformazione biologica, l'abbiano resa in qualche modo immune agli effetti del perimetro esagonale. La Monica che entra a Westview è... diversa. Può vedere la corrente elettromagnetica che attraversa la città e, nel suo successivo faccia a faccia con Wanda, riesce persino a resistere ai suoi poteri.

Una scena di WandaVision.
Una scena di WandaVision.

Ma il confronto diretto con una Wanda sempre più aggressiva e disperata non è neppure il momento clou dell'episodio. Ancora una volta, arriva Agnes - meno male che Agnes c'è! - ad aiutare Wanda: la porta a casa sua per calmarla, sotto gli occhi dei vicini inebetiti (ehi, c'è di nuovo Dottie!) che riprendono subito la loro tranquilla vita quotidiana mentre Monica riflette sul da farsi. Solo che Wanda, a casa di Agnes, non trova i suoi figli. Insospettita, scende le scale del seminterrato, e si ritrova in un inquietante sacrario, circondata da simboli e manufatti esoterici. Ed è qui che WandaVision 1x07 sferra un altro colpo di scena quando Agnes si presenta: il suo vero nome è Agatha Harkness e Wanda non è l'unica coi poteri magici in città. E in un esilarante montaggio musicale che è già meme e tormentone sul web, merito soprattutto della frizzante interpretazione di una sempre più brava Kathryn Hahn, rivediamo Agnes all'opera in tutti gli episodi precedenti: era Agatha, cari miei... e Sparky l'ha ucciso lei! ♫♫

Citazioni e riflessioni

Una scena di WandaVision.
Una scena di WandaVision.

Be', che dire, WandaVision 1x07 è un episodio davvero ricco di riferimenti e spunti di riflessione che farà impazzire i fan del Marvel Cinematic Universe, ma soprattutto dei fumetti Marvel d'antan. Una vera miniera d'oro. Cominciamo dai due "nuovi" personaggi. È evidente che Monica sta diventando superumana, ma sui dettagli ci torneremo in futuro visto che non sappiamo ancora se manifesterà in toto i suoi poteri e quanto saranno simili a quelli dei fumetti. Il nuovo episodio di WandaVision è anomalo anche nella proposta di una scena dopo i titoli di coda in cui vediamo ricomparire Pietro, apparentemente scomparso per tutta la puntata dopo che Wanda lo ha steso la scorsa settimana. Ora appare evidente che Agnes lo controllava in qualche maniera, ma bisogna capire come si risolverà il cliffhanger in cui coglie Monica di sorpresa.

Una scena di WandaVision.
Una scena di WandaVision.

Monica, dicevamo, nei fumetti è meglio nota come Spectrum, e ha ottenuto i suoi poteri dopo essere stata investita da una scarica di energia extradimensionale: in realtà, gli scrittori hanno combinato le origini fumettistiche di Monica con quelle della Captain Marvel cinematografica... tant'è che Monica, nei fumetti, ha assunto quel titolo molto prima di Carol Danvers. Sappiamo già che l'attrice Teyonah Parris avrà un ruolo importante in Captain Marvel 2 tra qualche anno, quindi WandaVision è effettivamente la sua origin story. Più contorta, invece, quella di Agatha Harkness, che nei fumetti non è mai stata una vera e propria villain. La sua prima apparizione risale al numero 90 di Fantastici Quattro, datato 1970: i Richards la assumevano come governante per il piccolo Franklin. Solo in seguito si scoprì che Agatha era una strega e per questo motivo prese sotto la sua ala proprio Wanda Maximoff, instaurando con lei un rapporto di profonda amicizia. Sarebbe stata lei, infatti, a rimuovere il traumatico ricordo della scomparsa dei suoi figli, generati per magia attingendo all'anima del demone Mefisto, e poi a ripristinarlo anni dopo.

Agatha Harkness e Wanda nei fumetti.
Agatha Harkness e Wanda nei fumetti.

Le allusioni al Satana della Marvel continuano imperterrite, tra l'altro, a cominciare dalla telecamera che inquadra il moscone nell'appartamento di Agnes negli ultimi minuti dell'episodio. Tutto fa pensare che Agnes sia una forza del male che sta manipolando Wanda e lo SWORD, mettendoli l'una contro l'altro per qualche motivo che probabilmente scopriremo la prossima settimana. Certo è che il santuario nel seminterrato ricorda un'altra avventura di Wanda che risale agli anni '90, The Clutch of Madness. In questa storia, il villain è Pandemonio, un semi-demone innamorato di Wanda. Durante lo scontro, Wanda si ritrova in un santuario sotterraneo pieno di manufatti esoterici, tra i quali spicca un libro che Wanda e Agatha cercavano da tempo. Leggendolo, Wanda assume la consapevolezza di essere un Nesso, un essere soprannaturale che rappresenta una specifica scuola di magia e che non può coesistere con altri Nessi nello stesso piano dimensionale.

Maestro Pandemonio nei fumetti.
Maestro Pandemonio nei fumetti.

Ora la pubblicità a metà episodio dell'antidepressivo Nexus assume un altro significato... Nella stessa storia, oltretutto, un'impostora si spacciava per Wanda, seminando zizzania tra gli Avengers. E questo ci fa pensare che la Wanda che ha minacciato Hayward fuori dall'Esa qualche puntata fa potrebbe non essere stata la nostra Wanda, ma un'illusione proiettata da Agnes, se non Agnes stessa con un altro aspetto. Insomma, i nodi stanno venendo al pettine, e televisione e fumetto cominciano a essere sempre più vicini. Restano molti interrogativi a cui gli ultimi due episodi dovranno rispondere, nella speranza che siano un po' più lunghi, e non vediamo l'ora di scoprire chi sarà l'attore importante con cui Paul Bettany ha sempre voluto lavorare e che farà una comparsata prima del gran finale. Benedict Cumberbatch? Michael Douglas? Qualcuno di completamente nuovo per il Marvel Cinematic Universe? Si accettano scommesse.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.0

Come direbbe il Dottor Strange: siamo a fine partita ora. I prossimi due episodi chiuderanno questa fantastica esperienza televisiva, speriamo nel migliore dei modi, ma intanto questa settimana abbiamo avuto una origin story per Monica e un clamoroso, divertentissimo montaggio che ci ha apparentemente rivelato la burattinaia dietro le quinte. Peccato solo per le aspettative che ci eravamo fatti sul misterioso contatto di Monica... ma non è ancora detta l'ultima parola.

PRO

  • L'interpretazione di Elizabeth Olsen, sempre di altissimo livello
  • Il favoloso montaggio musicale a fine episodio

CONTRO

  • Il passaggio a un format in stile Modern Family meno incisivo delle sitcom
  • L'incontro tra Visione e Darcy sembra più riassuntivo che necessario