La cosiddetta fascia media del mercato degli smartphone Android è diventata nel corso degli ultimi tempi quella più interessante, e non a caso è proprio qui che la sfida tra i vari produttori si fa più accesa: tra i 300 e i 400 euro circa si trovano infatti dispositivi dotati di caratteristiche tecniche sempre più avanzate, con ben pochi punti deboli e capaci di rispondere alle necessità della stragrande maggioranza dell'utenza. Uno dei protagonisti più attivi in questo settore è Xiaomi, il colosso cinese che ha oramai guadagnato quote di mercato davvero importanti anche grazie al più che convincente rapporto qualità/prezzo dei suoi smartphone. Una delle sue punte di diamante di quest'anno è la serie Mi 9: tra il top di gamma Mi 9 e l'economico Mi 9 SE si colloca questo Mi 9T, che altro non è se non la variante global del Redmi K20. Scopriamo quindi nella nostra recensione se si tratta veramente del re della fascia media.
Design e costruzione
L'aspetto estetico è già un ottimo biglietto da visita per il Mi 9T: la scocca è interamente in vetro Gorilla Glass 5, fatto salvo la cornice in metallo. La qualità costruttiva è eccellente, senza nessuna imperfezione nell'assemblaggio, capace di restituire una sensazione premium fin dai primi istanti. Le dimensioni sono abbastanza importanti, nel dettaglio lo smartphone misura infatti 74.3 x 156.7 x 8.8 per 191 grammi, anche se il peso ben distribuito aiuta a maneggiare in maniera piuttosto agevole il device. Sui lati sono collocati i classici jack audio da 3.5mm, la presa USB Type C 2.0, l'altoparlante mono, i tasti volume e quello di accensione, con quest'ultimo che si concede il vezzo estetico di essere dipinto di rosso, con un effetto gradevole. La parte posteriore incorpora invece naturalmente la fotocamera composta da 3 obiettivi, molto poco protundenti rispetto al resto della superficie, ennesimo segno di qualità nella progettazione. Vale la pena di segnalare come il cassetto SIM possa ospitare due schede ma non l'espansione di memoria, motivo per cui è il caso di valutare con maggiore attenzione se comprare la versione da 64 o 128GB in base alle proprie necessità. Una volta acceso, appaiono subito evidenti un paio delle caratteristiche più interessanti di questo Xiaomi Mi 9T: una è l'integrazione del sensore di impronte sotto lo schermo, l'altro è la fotocamera pop-up frontale che di fatto libera da qualsiasi notch grande o piccolo che sia. Per quanto riguarda il primo, è posizionato in una zona in basso chiaramente visibile: il suo funzionamento è rapido e preciso, forse solo un filo meno performante rispetto alla alternativa più classica ma comunque molto valido e comodo. Ovviamente è disponibile anche lo sblocco tramite riconoscimento del volto. La fotocamera pop-up è invece legata a un meccanismo completamente automatizzato che si attiva nel momento in cui si seleziona l'obiettivo frontale dall'app fotografica; l'uscita della camera è molto rapido, e inoltre questa è circondata da un led rosso puramente estetico che fa un bellissimo effetto. Ci sono addirittura diversi effetti sonori da scegliere per accompagnare il movimento, anche se probabilmente il silenzio sarà quello preferito dai più. La parte superiore del carrello della camera ospita inoltre il led di notifica: una posizione non visibilissima a seconda di come si posiziona il cellulare, e che quindi potrebbe far propendere per l'attivazione dell'always on display, nonostante questo incida ovviamente sull'autonomia complessiva.
Schermo e hardware
Lo schermo dello Xiaomi Mi 9T è un 6.39" AMOLED a risoluzione FULL HD+ 2340x1080 con rapporto 19.5:9: un display veramente molto buono, dotato di una ottima luminosità e di colori vividi e brillanti, con il contrasto e i neri eccellenti garantiti da questo tipo di tecnologia. L'assenza della tacca ovviamente è un grosso vantaggio, perché consente che l'intera superficie sia a disposizione di app, foto e video. Benché i notch siano stati negli ultimi mesi fortemente ridotti nelle dimensioni in molti smartphone, come negli stessi Mi 9 e Mi 9 SE che ce l'hanno a goccia, si tratta comunque di una differenza sensibile e che si fa apprezzare in moltissime situazioni. Da segnalare che il supporto all'HDR viene rilevato da Netflix e Youtube, fattore questo non sempre scontato. Il processore montato sullo Xiaomi Mi 9T è invece uno Snapdragon 730, una scelta corretta e soddisfacente per la fascia media. Sostenuto da ben 6GB di RAM e GPU Adreno 618, dà vita a una configurazione che nella nostra prova non ha lasciato spazio a critiche, rivelandosi rapida e reattiva davvero in ogni situazione e anche sotto pesante stress. Il solito test in ambito gaming con pezzi grossi come Asphalt 9 (alta qualità), Fortnite (qualità media, 30 fps) e Shadowgun Legends ha mostrato come il Mi 9T possa benissimo gestire in scioltezza anche questo tipo di impegno senza particolari difficoltà: se quindi avete interesse anche a giocare col vostro smartphone, ne resterete soddisfatti. È presente poi l'app "turbo videogiochi" che rappresenta una sorta di hub per raggruppare i propri titoli installati e gestire alcune opzioni al fine di ottimizzare l'esperienza e le prestazioni. Ottima la connettività, con BT 5.0 e NFC.
Fotocamera e autonomia
L'impianto fotografico del Mi 9T segue la tendenza della tripla fotocamera, spesso presente dai medio gamma in su: qui troviamo infatti un sensore principale da 48 megapixel, una seconda grandangolare da 13 e una terza tele da 8 con zoom 2x. Si tratta di una combinazione che offre grande libertà creativa nella composizione degli scatti, e che permette di dare vita a foto di qualità più che soddisfacente in condizioni di buona luminosità, con colori corretti e buona gestione del contrasto. Con poca luce invece il consiglio è quello di usare la modalità Notte, che effettivamente aiuta parecchio a migliorare la resa finale, ma che essendo disponibile solo per l'obiettivo principale limita un po' le capacità dello smartphone in tale situazione. Buona anche la selfie cam da 20 megapixel, alloggiata nel modulo a scomparsa e che assolve allo scopo in maniera adeguata. Per quanto riguarda i video invece, la risoluzione massima è 4k a 30 fps; l'assenza di stabilizzazione ottica però si fa sentire, ponendo qualche limite alla resa finale visto che la stabilizzazione digitale fa quello che può. Segnaliamo che è facilmente installabile la Google Camera, che migliora sensibilmente la qualità di foto e video. Poco da aggiungere invece sul sistema operativo, Android P 9.0 declinato nel momento in cui scriviamo con la MIUI 10.3.12 e la patch di sicurezza del 1 luglio 2019, con tanto di gesture ottime e personalizzazione non troppo invadente. Inutile dire che l'arrivo di Android Q è assicurato. La batteria da 4000 mAh è molto abbondante e questo, unito alle modeste esigenze energetiche del processore, garantiscono di concludere la giornata in scioltezza anche in caso di utilizzo intenso. Il prezzo infine, fissato di listino a 329€ nella versione da 64GB di archiviazione e già molto competitivo, è sceso sotto quota 300€ in molti negozi online: una cifra comunque davvero modesta se si considera la qualità complessiva del prodotto e l'assenza di reali punti deboli.
Conclusioni
Multiplayer.it
9.0
Xiaomi Mi 9T è senza dubbio uno dei migliori smartphone di fascia media attualmente disponibili, pienamente meritevole dell'etichetta di best buy. La qualità costruttiva impeccabile, l'hardware potente ed equilibrato, la convincente componente fotografica e le buone prestazioni in ogni situazione rendono il prodotto del colosso cinese una scelta ideale per molti, che faticheranno a trovare significative differenze tra questo smartphone e quelli venduti al doppio del suo prezzo. Complimenti a Xiaomi, poco da dire.
PRO
- Rapporto qualità/prezzo eccellente
- Ottimo schermo
- Prestazioni soddisfacenti in ogni situazione
CONTRO
- Memoria non espandibile
- Fotocamera non eccezionale in notturna
- Led di notifica poco visibile