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Yakuza 3 per PS4, la recensione

Lanciata a sorpresa durante la Gamescom 2019, The Yakuza Remaster Collection consente di scaricare al momento il solo Yakuza 3: ecco la nostra recensione

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   26/08/2019

Yakuza 3 è approdato in occidente a sorpresa, con il lancio improvviso di The Yakuza Remaster Collection durante la Gamescom 2019, e per questa recensione ci siamo dunque dovuti rimboccare le maniche e immergerci il più rapidamente possibile fra le sfaccettature di una produzione pubblicata originariamente dieci anni fa, che purtroppo sente tutto il peso del tempo trascorso finora. Non per quanto concerne la storia e la direzione, però: quegli elementi non temono obsolescenza e si confermano solidi anche in questo caso, riprendendo gli eventi esattamente da dove li avevamo lasciati al termine di Yakuza Kiwami 2.

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Determinato ad abbandonare la vita da Yakuza, Kazuma Kiryu decide di partire per Okinawa insieme alla piccola Haruka e gestire insieme l'orfanotrofio Sunflower in cui lui stesso è cresciuto. Le fasi iniziali del racconto utilizzano degli espedienti narrativi che puntano a ingannare lo spettatore, rappresentando situazioni solo in apparenza collegate fra loro: una soluzione apprezzabile e relativamente originale per il franchise, che tuttavia porta sullo schermo tematiche a cui siamo ben abituati. Accade infatti che il terreno su cui sorge l'orfanotrofio sia al centro di una disputa fra politici e imprenditori: i primi vogliono utilizzarlo per costruire un resort che possa rilanciare in maniera importante il turismo della zona, i secondi hanno invece intenzione di espandere le basi militari. Nel mezzo c'è naturalmente il Dragone di Dojima, che non abbandonerà di certo i propri orfanelli.

Scenari e realizzazione tecnica

Al netto dell'ambientazione dell'orfanotrofio Sunflower, abbastanza limitata, le vicende di Yakuza 3 si svolgono fondamentalmente fra Okinawa e Tokyo, in quest'ultimo caso nel tradizionale quartiere fittizio di Kamurocho. Lo ritroviamo nel primo dei dodici capitoli che compongono la campagna e poi successivamente, quando gli eventi costringono Kazuma a "tornare a casa" per risolvere la questione e occuparsi di un improvviso e misterioso attacco al clan Tojo. È chiaro, si tratta di una versione grezza dello scenario che abbiamo riscoperto con Yakuza 0 (in quel caso riportato indietro al fascino degli anni '80) e poi con i due Kiwami, dunque l'impatto iniziale non è dei migliori.

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Le strade della città appaiono vuote nonostante ci siano diversi PNG che passeggiano (molti dei quali inspiegabilmente gobbi), l'effettistica è quella che è e l'interazione generale è limitata, con pur brevi caricamenti che accompagnano l'accesso a qualsivoglia edificio o attività commerciale. Dopo aver sperimentato la migliore versione di sempre di Kamurocho pochissimo tempo fa, con lo spin-off Judgment, non è insomma piacevolissimo tornare così indietro nel passato. Si tratta tuttavia di un'esperienza interessante per i fan di Yakuza, specie quelli che dieci anni fa non hanno giocato con il terzo capitolo, per un motivo o per l'altro, e possono dunque recuperarlo adesso, godendo come detto di una narrazione che si conferma al top.

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Il secondo scenario, una zona di Okinawa, non alza purtroppo il livello qualitativo: parliamo di un quartiere abbastanza piccolo, con qualche scorcio affascinante (vedi le tipiche gallerie commerciali, costellate di negozi di vario genere) ma, in generale, poco da offrire nel concreto. Dal punto di vista tecnico, insomma, Yakuza 3 non trae grandissimo vantaggio dall'opera di rimasterizzazione: anche ai tempi il gioco aveva una grafica un po' datata, e con l'upscaling gli sviluppatori non hanno modificato geometrie e conta poligonale. Ciò significa che ritroveremo un Kazuma più blocchettoso del solito, personaggi con le "manone", animazioni ben poco sofisticate e anche un sound design molto povero, con diversi effetti che lasciano a desiderare e la mancanza delle tradizionali musichette d'intermezzo durante i dialoghi in-game. Allo stesso modo, torna il sistema di salvataggio vecchio stile, con le cabine telefoniche e un caricamento separato per savegame e impostazioni.

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Il prezzo è giusto?

Disponibile su PlayStation Store al prezzo di 59,99 euro, The Yakuza Remaster Collection offre tre giochi rimasterizzati a circa 20 euro l'uno: una cifra che riteniamo adeguata, forse leggermente alta, ma il problema è un altro. Il pacchetto consente infatti di scaricare da subito il solo Yakuza 3, rimandando il download del quarto e del quinto capitolo rispettivamente a ottobre e febbraio: un'attesa non da poco a fronte di un pagamento anticipato, con l'aggravante di non poter acquistare i titoli singolarmente.

Trofei PlayStation 4

Yakuza 3 include un totale di 50 Trofei, che si ottengono sconfiggendo tutti i boss presenti nella campagna ma anche e soprattutto dedicandosi alle missioni secondarie e portandole a completamento, ottenendo una quantità di denaro spropositata e prestando la giusta attenzione a tutti i bambini dell'orfanotrofio Sunflower.

Gameplay e struttura

La formula tradizionale della serie non cambia ovviamente con Yakuza 3: si tratta del primo capitolo approdato su PlayStation 3, che ha provato dunque a espandere i confini anche tecnici dell'esperienza rispetto alle tante limitazioni di PS2 ma pagando dazio dal punto di vista tecnico proprio per via della scarsa maturità del franchise. Abbiamo dunque delle sequenze cinematiche, senza dubbio la cosa più bella da vedere anche in questa remaster, che portano avanti la trama fra una sezione di gameplay e l'altra. L'approccio è il solito: inizialmente si viene un po' guidati nell'esplorazione e negli incarichi che bisogna portare a termine, passando dal punto A al punto B e affrontando lungo il tragitto nemici casuali, nell'ambito di una progressione che spesso culmina con un boss fight. Il sistema di combattimento non ce lo ricordavamo così grezzo, ma è inevitabile che anche da quel punto di vista Yakuza 3 paghi dazio: presa confidenza con le prime combo e con i potenziamenti su quattro categorie, che sbloccano bonus o mosse aggiuntive a seconda del caso, si lotta bene e i colpi restituiscono una discreta sensazione d'impatto.

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Dopo i primi tre capitoli, tuttavia, viene dato maggior spazio al free roaming ed emerge il carattere della serie, nota anche e soprattutto per le numerose missioni secondarie (che qui ritroviamo nella loro interezza: nella prima versione occidentale per PS3 diverse erano state tagliate) e le tante attività collaterali disponibili all'interno delle ambientazioni: dal golf alle freccette, passando per i giochi da tavolo giapponesi, i coin-op degli immancabili Club SEGA e i cabaret club. Il piacere di andare semplicemente in giro, approfittando di un viaggio virtuale in Giappone, è purtroppo molto sminuito dal fatto che Yakuza 3 sia una semplice remaster, con grafica portata in alta risoluzione e qualche texture "critica" sostituita al volo: un lavoro molto diverso rispetto a quello effettuato con i già citati Yakuza Kiwami e Yakuza Kiwami 2, e un vero peccato per chiunque avrebbe voluto godere del medesimo trattamento per gli episodi che ancora mancavano su PS4.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (12)
7.9
Il tuo voto

Yakuza 3 non delude per quanto concerne storia e narrazione, ma è un gioco che sente tutto il peso dei propri anni e l'opera di rimasterizzazione purtroppo non aiuta più di tanto. Il fascino di esplorare ambientazioni come il classico Kamurocho o le strade di Okinawa viene molto sminuito dalla componente tecnica, che non può in alcun modo rivaleggiare con quanto visto nei remake e negli ultimi episodi della serie in termini di ricchezza, complessità, effettistica e atmosfera. Ci si limita dunque a seguire le missioni principali con poche eccezioni, nell'ottica di un'operazione di recupero doverosa (specie per chi ha completato Yakuza Kiwami 2 e attendeva con ansia di poter continuare la saga di Kazuma Kiryu) ma che lascia un po' di amaro in bocca.

PRO

  • Storia e narrazione ottimi come al solito
  • Campagna consistente, tante missioni secondarie
  • Si combatte bene...

CONTRO

  • ...ma anche in quel frangente è un salto nel passato
  • Tecnicamente sente tutto il peso dei suoi anni
  • Prezzo e impostazione della Collection discutibili