Negli anni recenti la necessità di creare modalità multiplayer adatte a tutti i palati ha un po' oscurato quelli che erano stati i cardini dell'online competitivo in un nemmeno troppo remoto passato, ossia lo sviluppo della skill dei singoli giocatori e la capacità di elaborare tattiche di squadra per riuscire a vincere. Purtroppo, il diffondersi del genere tra le masse ha costretto molti sviluppatori a regalare soddisfazioni facili un po' a tutti, pena server deserti a causa di giocatori frustrati dall'incapacità di portare a segno anche una sola uccisione regolare.
Natural Selection 2, nato come seguito di una famosa modification di Half-Life 2 e già molto apprezzato nella comunità dei pro-gamer, nonostante non ne sia ancora stata rilasciata la versione definitiva, cerca invece di attirare proprio quel pubblico di giocatori delusi che non sopportano più i camper con gli stivali dai punteggi altissimi e le armi fine di mondo da usare per rovinare le partite a coloro che vorrebbero giocare tenendo quel minimo di fair play videoludico che avevano appreso in tempi non sospetti. Chiunque sia il nemico, l'unica vittoria che dovrebbe contare è quella ottenuta con le proprie forze e con l'aiuto dei compagni di squadra che il destino o la pianificazione delle partite online ci hanno assegnato (amen). Abbandonato il Source di Valve, Natural Selection 2 è oggi mosso dallo Spark, un motore proprietario sviluppato da Unknown Worlds Entertainment appositamente per il gioco. La scelta di creare una tecnologia propria è stata dettata da due motivi fondamentali: costi di sviluppo e, soprattutto, la maggiore malleabilità, richiesta per adattarsi al complesso gameplay di gioco, che fonde con grande successo le meccaniche degli FPS con quelle degli strategici in tempo reale.
A ognuno il suo
Natural Selection 2 non mette a confronto due team simili con qualche differenza di facciata, ma due razze completamente diverse. Alieni contro Marines spaziali si affrontano su grandi mappe labirintiche per un gameplay asimmetrico difficilissimo da gestire, che ha richiesto al team di sviluppo un enorme tempo di affinamento di ogni singola meccanica, a partire dai tempi di respawn, spesso ritoccati di pochi decimi di secondo, per passare ai diversi oggetti consumabili, modificati in conseguenza dei test eseguiti dai giocatori.
Il fine ultimo è creare quell'equilibrio fra le due fazioni indispensabile per allungare la vita del titolo nel cuore dei giocatori e, magari, farlo diventare un nuovo faro della scena pro.
Si comincia decidendo da che parte stare, quindi si entra in azione. Apparentemente Natural Selection 2 si gioca come un qualsiasi sparatutto, ma con un team di giocatori capaci e disponibili, è possibile scoprirne le profonde articolazioni. Un compagno può infatti andare a utilizzare un pod di comando per avere una visuale a volo d'uccello della mappa da cui osservare la situazione. Da qui diventa comandante della squadra e può indirizzare le azioni della squadra dando ordini e cercando di prevenire le mosse degli avversari. Il suo ruolo, comunque, non si limita solo alla supervisione e all'indirizzamento degli altri, perché può anche distribuire oggetti utili come medikit, armi e scudi. Insomma, un buon comandante può fare davvero la differenza e giocare in un team affiatato con qualcuno che ha buone capacità strategiche rende l'esperienza di gioco magnifica.
Totalmente aperto
Una delle caratteristiche di Natural Selection 2 più acclamate dalla comunità, ma anche più controverse per i rischi che comporta, è il suo essere completamente aperto alle modifiche dei giocatori. Già ora, con il gioco ancora in beta, sono diverse le modifiche implementate su alcuni server. Gli sviluppatori hanno deciso di mettere a disposizione dei modder anche l'editor usato per comporre le mappe, in modo da dargli l'assoluta libertà d'intervento sui contenuti.
Alieni da battaglia
Le prime partite offrono delle impressioni sbagliate. Viene infatti la tentazione di tirare in ballo due titoli di Valve: Team Fortress 2 e Left 4 Dead. Madornale errore. Avrete ben capito che alieni e marine sono molto differenti da usare.
Mentre i primi offrono un gameplay più tradizionale, basato sulle armi da fuoco, i secondi sono dei terribili predatori capaci di azioni imprevedibili. La sola possibilità di camminare su ogni superficie con naturalezza e velocità, anche sul soffitto, rende i singoli scontri degli spettacoli di tatticismo e di pianificazione degli attacchi. Ogni volta che si avanza allo scoperto si viene inevitabilmente massacrati. Anche muoversi da soli è un modo per far segnare un punto facile al nemico.
Le armi dei marine sono inizialmente piuttosto deboli, ma la verità è che al principio di una partita anche i simpatici e bavosissimi alieni non dispongono di grosse risorse. Con il progredire del gioco i comandanti di entrambe le squadre potranno sviluppare nuove tecnologie che aiuteranno a conquistare le aree nemiche.
Gli alieni acquisiranno nuove, terribili capacità, mentre i soldati maneggeranno armi sempre più distruttive come lanciafiamme e jet-pack. Con lo sviluppo di alieni e marine, lo svolgimento delle partite cambia drasticamente. Un bravo giocatore di Natural Selection 2 è quello che sa padroneggiare tutte le fasi della partita, scandite proprio dallo sblocco delle nuove tecnologie e dallo sviluppo degli alieni. Questi ultimi possono evolversi in modi particolarissimi, acquisendo la capacità di volare, oppure quella di creare blocchi lungo i corridoi per impedire i movimenti degli avversari. I poteri sono così diversi tra loro che prima di ogni partita è consigliabile decidere con il team come evolversi, oppure osservare attentamente lo svolgersi del match e scegliere di conseguenza. Procedere a caso o scegliere una risorsa fin troppo battuta può rivelarsi deleterio.
Dal passato al presente
Come accennato, abbiamo già scritto in passato di Natural Selection 2. Rispetto a quella versione i cambiamenti sono stati tantissimi. In primo luogo tutte le mappe sono state riviste e ora appaiono migliori sia dal punto di vista meramente grafico, sia da quello del design.
Una delle paure di allora, il netcode, è stata brillantemente dissipata e possiamo affermare che durante le nostre partite non abbiamo mai sofferto di lag eccessivo o di disconnessioni improvvise. In generale comunque, tutto il gameplay è stato enormemente raffinato e ora molti degli squilibri del passato sono del tutto assenti. Insomma, Natural Selection 2 offre un'azione solidissima che non sfigura dinanzi ai classici del genere e che piacerà sicuramente ai giocatori che non vogliono scendere a compromessi. L'ultima versione rilasciata è ancora considerata una beta, anche se è decisamente stabile. Abbiamo però notato un sensibile incremento dei tempi di caricamento rispetto al passato, probabilmente dovuti ai miglioramenti grafici introdotti. Speriamo che nella versione definitiva siano risolti.
CERTEZZE
- Gameplay sempre più profondo e raffinato
- Ottima mescolanza di due generi
- Level design sempre migliore
DUBBI
- La natura open è una grande promessa ma ha alcuni punti oscuri
- Riuscirà a sfondare in un'epoca di free2play?