Deponete pennelli e acrilici e lasciate in cantina i pesanti raccoglitori ad anelli che dalla nascita di Magic: The Gathering sono aumentati di numero fino a farvi sfrattare da genitori o consorti.
Anche le coppie più fortunate, che dividono la passione per i giochi di carte collezionabili, e che da tempo vivono in giardino per fare posto ai mazzi, possono riprendersi la loro casa. Avrete capito che per Bitflip Games è molto importante superare i problemi di spazio che i giochi strategici da tavolo causano agli appassionati, a causa del numero crescente di miniature e carte richieste. Se visitate il sito ufficiale lo trovate scritto a chiare lettere. D'altronde è lì che tra qualche mese potrete scaricare Minion Master, uno strategico da tavolo digitale con miniature e carte collezionabili. Noi lo abbiamo provato in anteprima per voi e abbiamo scoperto che, sotto la sua apparente semplicità, nasconde un sistema tattico insolito e profondo. Via dunque, che ci venga servita la prima mano di carte.
Tutta testa, queste pedine
All'inizio della partita ogni giocatore riceve cinque carte. Su ogni carta c'è scritto il potere necessario per giocarla e quello che si ottiene scartandola. Perciò per giocare delle carte dovremo scartarne altre. Una clessidra in bella vista ci avverte che non abbiamo tutto il tempo del mondo: in Minion Master le partite sono rapide e i tempi morti ridotti quasi a zero, grazie anche al fatto che i giocatori agiscono in contemporanea. Le carte scartate sono subito sostituite con altre pescate casualmente dal mazzo. In generale le carte sono di due tipi: personaggi e abilità. I personaggi sono le miniature che vediamo sullo schermo, mentre le abilità servono per potenziarle. Ogni miniatura ha i suoi punti vita ma quando muore perdiamo anche noi un punto vita dalla nostra riserva. Il giocatore che per primo esaurisce i suoi punti vita ha perso la partita. Sembra un gioco banale, soprattutto quando si scopre che le miniature si muovono e attaccano da sole, ma è qui che viene il bello. Ogni unità ha infatti una propria intelligenza artificiale che ne determina il comportamento. Basta passare sopra una miniatura con il puntatore per scoprirne i punti deboli e le traiettorie di movimento sul tabellone di gioco, che sono influenzate dalla presenza di pianure, corsi d'acqua, paludi e altri ostacoli. Nel dubbio è sufficiente osservare il colore di un esagono per capire che tipo di terreno sia. Ma dicevamo delle miniature.
Facciamo un esempio introduttivo di quelli mostrati dal gioco stesso. Supponiamo di avere un cavaliere circondato dai tre coboldi. Una brutta situazione per il prode a cavallo ma, se esaminiamo i coboldi, scopriamo che attaccano prima i nemici più deboli. Ecco allora che giochiamo una carta per evocare tre fanti vicino al cavaliere. A quel punto i coboldi si getteranno su di loro, lasciando libero il nostro cavaliere di fare strage tra le loro fila. Provate ad aggiungere all'equazione sciamani, arcieri, lupi mannari e psicopatici con maschera da hockey e mannaia e avrete un'idea di quanto la semplicità di Minion Master sia solo apparente. Vi garantiamo che sono sufficienti tra i dieci e i trenta minuti per disputare una partita stimolante e niente affatto banale. Soprattutto se giocata contro avversari umani. In Minion Master infatti si può combattere in cooperativa o tutti contro tutti fino a un massimo di sei giocatori. Un pandemonio. Inoltre chiunque può creare una mappa e condividerla all'istante con gli altri partecipanti. Non solo: ogni partita si può personalizzare stabilendo il numero massimo di punti da spendere per la composizione del mazzo. Proprio come avviene in molti giochi di carte da tavolo. Ma ora qualcuno di voi si sarà già posto la domanda cruciale: le carte si pagano? Proviamo a rispondere.
Il prezzo della guerra
Sì, le carte si pagano. Con l'acquisto del gioco abbiamo diritto a un certo numero di carte che comprendono due fazioni giocabili, una fantasy e l'altra horror. Inoltre se diamo soldi e fiducia agli sviluppatori fintanto che il gioco è in fase beta, otteniamo gratuitamente anche le prossime due espansioni, che introducono tra l'altro una nuova fazione. Altrimenti ci tocca pagarle. Sul sito gli sviluppatori si sbracciano con cartelli in evidenza per spiegare che saranno sempre attenti a bilanciare le carte in tempo reale, così da evitare fenomeni tipici dei giochi di carte da tavolo, ovvero la lista delle carte vietate e ristrette.
Questo dovrebbe portare anche un vantaggio molto più importante: evitare che il giocatore più forte sia quello che spende più soldi, indipendentemente dall'abilità. I buoni propositi ci sono tutti insomma e Bitflip Games sembra ben cosciente di tutto ciò che i giocatori potrebbero odiare, e intenzionata a offrire loro un'esperienza di gioco equa e onesta. Comunque gli appassionati di giochi da tavolo sono i primi a volere nuove carte da comprare, perché la varietà strategica è il sale di questi giochi. Resta solo da vedere se l'intelligenza artificiale del computer sarà sufficiente per i giocatori che non hanno amici da sfidare. Contare sulla presenza di un'assidua comunità online è infatti un rischio. Purtroppo il computer durante la nostra prova si è rivelato abbastanza facile da battere. Staremo a vedere come si comporterà nel gioco finito. Le carte intanto sono già disegnate molto bene e le miniature scolpite in modo delizioso, sebbene vederle saltellare per il campo di battaglia sia un po' ridicolo. L'unica perplessità riguarda i colori, abbinati secondo lo stile "pugno nell'occhio". È chiaro che la varietà cromatica serve a distinguere i tipi di terreno tra loro ma il risultato finale è di un kitsch da fare male. Perfino il sito ufficiale sembra più un negozio di ricambi per auto. Però a qualcuno questo aspetto da scatola dei giochi infantili potrebbe anche piacere. Se siete tra quelli, fatecelo sapere. Noi torniamo tra qualche mese per un giudizio definitivo.
CERTEZZE
- Vince il più bravo, non il più ricco
- Bilanciamento delle carte
- Sostegno costante degli sviluppatori
DUBBI
- Giocare contro il computer è poco stimolante
- Alla lunga può rivelarsi costoso