Ne abbiamo visti, attraverso giochi, documentari e film, di impavidi cavalieri. Ne abbiamo conosciuti a dozzine e li abbiamo visti fare di tutto, persino brandire spade laser. Li abbiamo visti con grandi armature e vestiti miseri, con cavalli imponenti e ronzini, con compagni improbabili e bellissime fanciulle. Quello che non si era mai visto, fino ad oggi, era un cavaliere armato esclusivamente di pala. Un'arma sottovalutata e che ha un'utilità incredibile se chi la brandisce deve farsi strada non solo tra i nemici ma attraverso ostacoli di ogni genere. Ostacoli che possono diventare persino strumenti se la pala è abbastanza robusta e i bicipiti abbastanza forti. E il personaggio di cui stiamo parlando è straordinariamente capace, tanto che nelle sue mani il comune attrezzo si trasforma in uno strumento capace di far impallidire Mac Guyver. La pala, infatti, consente di scavare, di spostare enormi rocce, di pulire il percorso dai nemici ed è persino capace di deviare i proiettili se brandita con perizia.
Cavaliere operaio
Showel Knight è un platform/RPG vecchio stile previsto per PC, WiiU e 3DS che include sia schermate che si sviluppano in senso orizzontale che in senso verticale, costringendoci a badare a diverse minacce e rendendo le meccaniche di movimento importanti quanto quelle di attacco. Un'impostazione, quella scelta dagli sviluppatori, che rende il level design decisamente importante...e quanto mostrato fino ad ora ci rende piuttosto ottimisti.
Il titolo, infatti, non si fa mancare trappole, boss, time run e nemmeno svariate aree segrete nel tentativo di riproporre buona parte della storia dei platform e delle loro varianti esplorative. E come vuole la tradizione, per raggiungerne alcune aree nascoste è necessario rimuovere gli ostacoli e magari procedere verso una direzione apparentemente bloccata, mentre nel caso di altre, sempre secondo i dettami della vecchia scuola, diventa necessario balzare sulla capoccia di alcuni nemici per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Anche la grafica, prevedibilmente, rispetta l'animo vintage del titolo e, almeno per quanto riguarda gli ambienti, si rifà in tutti i sensi ai migliori frutti del passato con blocchi di terreno squadrati, profondità dell'immagine affidata esclusivamente al parallasse e palette di colori a 8 bit. Al pari dell'ambiente anche effetti come esplosioni, luci, animazioni e proiettili sono evidentemente ispirati ai grandi classici bitmap con toni violacei e verdastri che vengono mescolati ad architetture prive di qualsivoglia pretesa di credibilità. Meno semplificati, invece, i boss ma anche in questo caso la scelta ha radici lontane, sempre ancorate alla storia dei classici 2D che dei grandi mostri disegnati con cura hanno spesso fatto il proprio cavallo di battaglia. In questo caso il dettaglio e la risoluzione sono ovviamente più alti, con un look più moderno, ma giri e movimenti sono indubbiamente familiari così come lo sono le scelte stilitiche con ombreggiature e riflessi vintage. La stessa filosofia è alla base anche degli effetti sonori della colonna sonora, con un pizzico di modernità che si mescola alle sonorità tipiche del videogioco d'annata.
Profondità bidimensionale
In sostanza, Showel Knight combina la già ricca formula dei platform/RPG con una versatile pala e con il movimento dell'eroe che riveste un ruolo più importante rispetto alla media del genere. Un titolo, insomma, che non vuole rinunciare a nulla e che non si fa mancare il classico negozietto, che tra l'altro rappresenta l'anima ruolistica di cui andiamo cianciando da tre paragrafi, dove il protagonista può acquistare oggetti, upgrade e potenziamenti per la pala. Si tratta di una meccanica non certo nuova ma che risulta incredibilmente apprezzata dagli amanti del genere e che, al pari della cooperativa a quattro giocatori, è indubbiamente tra le concause del gran successo della campagna Kickstarter.
La speranza, ovviamente, è di vedere il genere rinfrescato dai controlli rifiniti e reattivi di oggi, esattamente come è successo con il semplice ma stravolgente Super Meat Boy, ma con qualche ulteriore novità come una modalità fatta di peculiari sfide tra cui corse a tempo, ondate di nemici da sconfiggere e persino mini giochi che sovvertono le regole della modalità principale del gioco. Il tutto, inoltre, è condito dagli extra garantiti dal raggiungimento dalla somma di 300.000 dollari su Kickstarter. Extra che includono la possibilità di utilizzare i boss nel Battle Mode o di giocare il titolo con un twist sessuale. Niente di sconcio, sia chiaro: la svolta transgender inverte il sesso di protagonista e dei boss influendo sulla componente narrativa e aggiungendo un pizzico di profondità al titolo. E non si tratta dell'unica chicca del titolo che include anche un player musicale utilizzabile per riprodurre le musiche del gioco. I brani devono essere prima scovati nel livelli del gioco - è probabile che ne vengano aggiunti di particolarmente ostici da trovare - e quindi portati a un bardo, vero e proprio juke-box dell'antichità. L'uscita è prevista per settembre.
CERTEZZE
- Feeling classico ma giocabilità moderna
- Contenuti in quantità
- Dinamiche fresche grazie all'introduzione della pala
DUBBI
- Una formula del genere richiede un level design di altissima qualità
- La longevità è tutta da verificare