Gli hardcore gamer lo sanno bene: un buon controller può fare la differenza, a maggior ragione se parliamo di mouse. Riuscireste a distinguervi nel multiplayer di un qualsiasi FPS utilizzando un apparecchio a rotella degli anni '90? Ecco, appunto. Il mouse deve disporre di una reattività altissima, di grande precisione e al contempo essere realizzato con materiali solidi, capaci di durare nel tempo e di giustificare, dunque, una spesa più alta della media.
Sono questi gli elementi che caratterizzano uno dei due prodotti oggetto della nostra prova, il G100s. Si tratta di un prodotto all'apparenza molto semplice e sobrio, in linea dunque con il suo predecessore, il G100. Il dispositivo non è infatti dotato di tasti laterali né di un design insolito, bensì riprende le linee più tradizionali di questo genere di apparecchi, con l'unica variante del pulsante superiore, posto poco sopra la rotella, per regolare i DPI e approfittare, dunque, di uno scorrimento più "concentrato" per le situazioni in cui tale feature dovesse rendersi utile, ad esempio un colpo di precisione dalla distanza con un fucile da cecchino, o finanche un ritaglio effettuato a mano su Photoshop. Tramite la pressione del tasto, il mouse moltiplica fino a dieci la propria risoluzione, passando da 250 a ben 2500 punti per pollice. Si tratta solo di una delle tante possibilità garantite dal Logitech Gaming Software, che tramite la sua interfaccia ci consente di creare un profilo e salvare una serie di comandi personalizzati da assegnare ai pulsanti, anche se la mancanza di input extra non può che limitare tali funzionalità.
Leggero e durevole
Fra le caratteristiche tecniche del G100s spicca la resistenza alle sollecitazioni, visto che Logitech parla di ben venti milioni di click, dunque di un prodotto destinato a vivere a lungo e ad accompagnarci, fedele, in tantissime sessioni di gioco. In realtà le sensazioni tattili raccontano un'altra storia: il dispositivo è davvero leggero, il che rappresenta senz'altro un pregio, ma contestualmente le plastiche utilizzate danno l'impressione di essere molto sottili.
Lo si nota in particolare se si proviene da un mouse più "duro" e pesante, nel nostro caso un economico Logitech LS1. La casa produttrice assicura la presenza di superfici trattate in modo differente a seconda delle zone del mouse, per assicurare comfort ed evitare qualsiasi tipo di problema possa sorgere dall'uso prolungato, ma effettuare una verifica della resistenza alla frizione sul lungo periodo sarebbe impossibile. È invece possibile apprezzare fin da subito i terminali "lisci" della parte inferiore, che consentono uno scorrimento molto fluido sul mousepad. Una volta in gioco, le peculiarità del G100s si fanno valere: la reattività del puntatore ci è sembrata ottima, anche se bisogna abituarsi al feedback della rotellina per l'eventuale cambio arma. Si nota inoltre la capacità del dispositivo di rimanere "fresco" anche quando lo impugniamo per un'ora o più, il che costituisce indubbiamente un extra per le applicazioni ludiche più impegnative e "logoranti". Alcune scelte riguardanti l'aspetto del mouse potrebbero non piacere in quanto, a nostro avviso, conferiscono al prodotto un'estetica datata, vedi ad esempio le "strisce" e i disegni simmetrici. In linea di massima, però, la qualità del G100s appare fuori discussione e perfettamente in linea con il prezzo di listino, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 euro.
Anche l'orecchio vuole la sua parte
Veniamo dunque al secondo prodotto Logitech in prova, le cuffie G230 vendute a poco meno di 70 euro. La prima cosa che colpisce di questo headset è l'estetica, un mix di nero e rosso che risalta ma in modo gradevole, visto l'equilibrio che i designer hanno saputo trovare per le due tonalità. La seconda cosa è la grande attenzione al comfort, decisamente inusuale anche per cuffie più costose: i padiglioni ruotano di 180 gradi, il che consente loro di adattarsi perfettamente alla posizione delle nostre orecchie, completamente circondate e dunque isolate rispetto a eventuali rumori esterni;
l'imbottitura superiore è soffice e il capo non viene mai a contatto con le plastiche, dunque è possibile indossare l'headset anche per lunghi periodi di tempo senza accusare dolori di sorta (ma chiaramente vi sfidiamo a farlo in estate inoltrata). Una menzione a parte merita inoltre il cavo, che ha la consistenza e la leggerezza di una cordicella, dunque non pesa in alcun modo né costituisce un ostacolo rispetto all'uso del prodotto. La presenza di due semplici jack da 3,5 mm, uno per l'uscita audio e uno per l'entrata microfonica, rende le cuffie G230 un'ottima scelta anche se non dobbiamo utilizzarle esclusivamente con i videogame. Tale vocazione viene rafforzata dall'eccellente realizzazione del microfono ad archetto, che si piega in base alle nostre esigenze e non ingombra in alcun modo, quasi come non ci fosse. Insomma, sul fronte dell'ergonomia Logitech ha fatto un lavoro straordinario, ma come sono le prestazioni? Abbiamo fatto varie prove e siamo rimasti soddisfatti dalla resa dell'audio, molto chiaro sulle frequenze medio-alte ma al contempo sufficientemente corposo sulle basse. La sensazione è che la qualità sia migliore nell'uso con i videogame rispetto alla musica o ai film, ma stiamo parlando di sfumature che potreste cogliere o meno a seconda del momento e che non influiscono in modo sostanziale sul nostro giudizio finale, che non può che essere entusiastico.